venerdì, Aprile 19, 2024

Quanto siamo consapevoli del nostro stato emotivo? Ce lo dice la regolazione emotiva

La regolazione emotiva è la capacità che abbiamo di essere consapevoli del nostro stato emotivo, e quindi come regolarlo in modo da avere reazioni emotive proporzionate agli eventi che succedono, e per affrontare gli alti e bassi della vita, di instaurare relazioni con le altre persone. È un processo che ci permette di gestire lo stato emotivo. La emozioni sono regolate da diverse strategie, come la rivalutazione cognitiva, e secondo uno studio, gli individui che la utilizzano possono essere più sensibili ai segnali emotivi provenienti da un ambiente naturale circostante e, quindi, ottenere benefici, come una maggiore vitalità soggettiva.

La regolazione emotiva

Quanto siamo consapevoli del nostro stato emotivo? Ce lo dice la regolazione emotiva.

La regolazione emotiva è la capacità che abbiamo di essere consapevoli del nostro stato emotivo. Quindi, la capacità di regolarlo in modo da avere reazioni emotive proporzionate agli eventi che succedono. Come pure per poter affrontare gli alti e bassi della vita, di instaurare relazioni con le altre persone. È un processo che ci permette di gestire lo stato emotivo.

Le emozioni

Infatti, le emozioni hanno la funzione di adattamento dei nostri comportamenti e sentimenti nella relazione con gli altri. Tutto questo serve per rispondere in maniera efficace al mondo esterno, dare significati e comprendere le informazioni che ci arrivano quotidianamente dalla vita che si svolge dentro e fuori di noi.

Esse, quindi, intervengono nelle relazioni che creiamo con gli altri. Come pure, servono per difenderci.

Gli individui con la Sindrome di Asperger o affetti dai Disturbi dello Spettro Autistico, non riuscendo a valutare in pieno le emozioni dell’altro, possono mettere in atto comportamenti disfunzionali quando interagiscono con gli altri.

Dunque, regolare le emozioni è importante anche per sviluppare una buona salute mentale e fisica.

A cosa serve la regolazione emotiva

Essa serve sia per la crescita che per l’aspetto relazionale e sociale. E anche per essere in grado di fare delle scelte in maniera equilibrata. Infatti, è importante che le emozioni siano proporzionate ad avere una vita sociale e affettiva adeguata, lontano da intensità troppo bassa o elevata.

Uno studio

Annalisa Theodorou, psicologa e ricercatrice, insieme con altri colleghi, ha effettuato uno studio su un campione italiano, relativo all’utilizzo della strategia della regolazione delle emozioni definita ‘rivalutazione cognitiva’. Il team ha considerato che le persone che utilizzano tale strategia possono essere più sensibili ai segnali emotivi che derivano da un ambiente naturale circostante. Quindi, possono ottenere maggiori benefici dall’esposizione alla natura virtuale come una maggiore vitalità soggettiva.

Vitalità soggettiva e rivalutazione cognitiva

Prima di descrivere lo studio, andiamo a definire il concetto di ‘vitalità soggettiva’, che è la sensazione positiva di vitalità ed energia. Come pure, descriviamo la ‘rivalutazione cognitiva’, che è una strategia di regolazione emotiva che consiste nel tentativo di cambiare il significato attribuito all’evento che genera l’emozione, alla situazione. E si modificherà l’impatto emotivo.

Campione e metodo

Quattro condizioni, una per tipo di ambiente per un campione di 187 studenti universitari, di età media di 21,17 anni. Essi sono stati esposti a quattro foto panoramiche a 360° dell’ambiente per un minuto ciascuna con un display di realtà virtuale montato sulla testa.

La vitalità soggettiva, prima e dopo l’esposizione, è stata misurata utilizzando la scala di vitalità soggettiva dello stato. La rivalutazione cognitiva è stata valutata utilizzando l’Emotion Regulation Questionnaire, nella versione italiana.

I risultati

I risultati di un’analisi di moderazione multicategorica hanno attestato due interazioni significative. Per gli individui con bassi livelli di utilizzo abituale della rivalutazione cognitiva, gli effetti dell’esposizione alla natura virtuale sulla vitalità soggettiva non erano significativi. Mentre per gli individui con livelli elevati, gli effetti erano significativi e positivi.

Ciò mostra come il potenziale della natura virtuale possa essere incrementato alla conoscenza di come utilizzare maggiormente la rivalutazione cognitiva.

Quindi, l’uso abituale della rivalutazione cognitiva permette di sviluppare il benessere a livello emotivo. Ed è connesso all’aumento delle emozioni positive e della vitalità soggettiva.

La disregolazione emotiva

Della regolazione emotiva, esiste anche il suo rovescio. Ovvero la ‘disregolazione’, che è il disturbo della regolazione emotiva. Consiste nell’incapacità di gestire le emozioni, sia piacevoli che sgradevoli. Ci si sente emotivamente instabili e privi di consapevolezza per esprimere le proprie emozioni.

La disregolazione può presentarsi nei bambini e negli adolescenti. Come pure negli individui con Disturbi dello Spettro Autistico e affetti dal Disturbo da Deficit di Attenzione/Iperattività. E ancora negli adulti.

Essa si manifesta quando ci si sente sopraffatti dalle proprie emozioni o quando non si riesce a dare un senso ai propri comportamenti.

Tra le conseguenze, ci sono:

  • modalità aggressive
  • comportamenti impulsivi
  • fragilità a livello emotivo
  • relazioni instabili.

Apprendere la regolazione emotiva

Essere capaci di regolare le proprie emozioni significa aver costruito nella nostra infanzia le basi per farlo, con le figure genitoriali e affettive. Se nell’infanzia c’è stato il cosiddetto ‘contenimento’, cioè accettazione, accoglienza e comprensione del bambino, si potrà apprendere questa funzione in maniera autonoma.

La regolazione delle emozioni nella terapia psicologica

Essere sopraffatti dalle emozioni è una delle esperienze che porta a sviluppare delle strategie disfunzionali per ridurre lo stress provocato. Ad esempio, evitare la situazione, utilizzo eccessivo di alcool o sostanze, abbuffate, sensi di colpa. In tal modo, l’individuo cerca di regolare i propri stati d’animo.

Nella terapia psicologica, si andrà a lavorare sulle emozioni. Nello specifico, su come nascono e come si mantengono i disturbi. E su come intervenire sugli schemi cognitivi, comportamentali ed emotivi, per riuscire a sviluppare, invece, strategie e comportamenti per regolare l’emozione.

https://www.periodicodaily.com/sappiamo-riconoscere-le-emozioni-limportanza-della-granularita-emotiva/

Donatella Palazzo
Donatella Palazzo
Psicologa individuale, familiare e di coppia, e scrittrice. Sessoanalista (Istituto Italiano di Sessoanalisi e Dinamiche Sessuali). Specialista delle Risorse umane. Progettista in ambito sociale e scolastico. Membro dello Staff della Casa Editrice Noitrè. L'attività comprende, tra l'altro, la valutazione dei contributi di prossima pubblicazione, l'organizzazione degli eventi da presentare al pubblico e altro in ambito culturale.

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