lunedì, Aprile 29, 2024

Le pressioni sociali per essere felici portano all’infelicità?

Le pressioni sociali per essere felici portano all’infelicità? Le società vogliono cittadini felici. Ma le pressioni esercitate per il raggiungimento della felicità, possono portare all’infelicità. La ricerca personale della felicità può avere conseguenze negative sul benessere, proprio per le pressioni della società per raggiungerla. Conosciamo meglio questo meccanismo, anche attraverso uno studio che coinvolge più nazioni.

Le pressioni sociali per la felicità

Le pressioni sociali per essere felici portano all’infelicità? Sembra di sì. Ma scopriamo i meccanismi di questa situazione.

La felicità è ‘la capacità di provare emozioni positive e l’attitudine a realizzare le proprie aspirazioni e sviluppare i propri talenti’. Quindi, è rappresentata dalla soddisfazione dei bisogni e la realizzazione di desideri. E’ ricondotta al benessere e alla soddisfazione di vita.

Percepire le pressioni della società per essere felici, richiama allo scarso benessere.

Lo psicologo Michael Argyle ha studiato la felicità. L’ha definita un’emozione che si manifesta attraverso un ‘senso di appagamento complessivo che può essere scomposto in termini di appagamento in aree specifiche della nostra vita’. Come pure, la felicità è strettamente connessa alle emozioni positive che si sperimentano nell’arco della vita.

La costruzione della felicità attraverso le pressioni sociali

Una ricerca che ha coinvolto quaranta Paesi evidenzia il legame tra la valutazione delle emozioni sociali e il benessere individuale.

Per ottenere una valida indicazione della felicità a livello di Paese all’interno di una particolare società, i ricercatori hanno valutato il punteggio dell’Indice di Felicità Mondiale dei Paesi coinvolti nello studio. Questo indice si basa sulla valutazione della vita media di un campione rappresentativo a livello nazionale.

Dai dati è emerso che alti livelli di felicità di ogni nazione, possono avere aspetti negativi per alcuni. Come pure che gli effetti dannosi della ricerca della felicità possono variare da nazione a nazione.

I risultati di questi studi sottolineano l’effetto della pressione sociale percepita per raggiungere la felicità. E che è collegata al benessere.

Ancora, sottolineano che l’importanza della felicità è promossa da manager e coach della felicità. Come pure da libri che supportano per coltivare maggiore apertura mentale. Inoltre, i social propongono stili di vita apparentemente perfetti, volti sorridenti e allusioni alla felicità.

Gli individui avvertono la pressione della società che li spinge a sentirsi felici. Ma questa, se è una strada a senso unico, diventa un rischio per l’individuo. Infatti, può nascere la credenza che si può essere soltanto felici. Quindi, che non si possano sviluppare sentimenti negativi. Ciò perché esiste la tendenza a considerare le emozioni negative come disfunzionali rispetto al benessere.

Felicità e benessere

Questa esperienza di pressioni sociali per essere felici, correlata all’infelicità, è connessa alle emozioni e al benessere.

Sentirsi sotto pressione per essere felici e non tristi, comporta la possibilità di sviluppare sintomi più forti di depressione, ansia e disagio generale.

Apprendere la felicità

Felicità e benessere psicofisico sono legate all’aspetto delle relazioni interpersonali e della capacità di partecipare alla vita della società. Come pure dipende dall’aspetto della salute e dell’istruzione. Ancora, dell’ambiente e dell’uguaglianza. Così, la felicità è collegata, principalmente, alle relazioni sociali, al lavoro, alla salute fisica e alle dimensioni economiche e sociali.

E’ fondamentale insegnare già in tenera età i processi interni che portano alla felicità. Porre gli strumenti educativi per sviluppare la fiducia e la resilienza. Anche attraverso tecniche di meditazione e di rilassamento. Infatti, tali tecniche migliorano il benessere emotivo. Ad esempio, la pratica della gratitudine, la meditazione e l’auto-compassione.

https://www.periodicodaily.com/il-manager-della-felicita-per-aumentare-il-benessere-in-azienda/

Donatella Palazzo
Donatella Palazzo
Psicologa individuale, familiare e di coppia, e scrittrice. Sessoanalista (Istituto Italiano di Sessoanalisi e Dinamiche Sessuali). Specialista delle Risorse umane. Progettista in ambito sociale e scolastico. Membro dello Staff della Casa Editrice Noitrè. L'attività comprende, tra l'altro, la valutazione dei contributi di prossima pubblicazione, l'organizzazione degli eventi da presentare al pubblico e altro in ambito culturale.

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