venerdì, Aprile 26, 2024

Accordo Francia Egitto: 30 jet per contenere la Turchia

Un accordo straordinario tra Francia ed Egitto riguardo i 30 jet che Il Cairo riceverà in un contesto antiespansionistico turco nel Mediterraneo. Nonostante le divergenze tra Francia e Egitto sulla questione siriana i due Stati riescono a fare fronte comune per gestire le mire di una Turchia sempre più aggressiva.

Accordo tra Francia ed Egitto una sorta di pecunia non olet?

I francesi fanno intendere con la vendita dei 30 jet all Egitto che i diritti umani non possono condizionare il business. Gli interessi economici della Francia nell’espandere la vendita di armi calpesta senza mezzi termini la risoluzione dell’Europarlamento che chiedeva l’embargo al Cairo. La Francia ha concluso la vendita di 30 jet per 4.5 miliardi di euro con l’aiuto delle banche francesi. Inoltre, il contratto comprende anche l’armamento, la manutenzione e l’addestramento dei piloti. In questo modo i francesi armano con tecnologia militare dell’ultima generazione un possibile alleato. L’Egitto, l’estate scorsa dava manforte al contenimento della Turchia nei suoi tentativi di espansione. Le esercitazioni congiunte tra Egitto, Francia, Grecia, Cipro e Arabia Saudita hanno dato un forte segnale alla Turchia.


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In cosa consiste l’accordo tra Francia e Egitto?

Nel dicembre 2020, l’Europarlamento votava con 434 sì una risoluzione secondo la quale gli Stati membri dovevano interrompere la vendita di armi all’Egitto. Nonché di prevedere sanzioni per i responsabili di violazioni dei diritti umani. Il Ministero della Difesa egiziano, annunciava in un comunicato il raggiungimento di un accordo con la Francia per l’acquisto di 30 jet Rafale, dal valore totale di 4,5 miliardi di dollari. Ai jet si aggiungono contratti per missili Mbda e altro equipaggiamento militare per altri 241 milioni. L’acquisto sarà pagato con un prestito di dieci anni. L’85% sarà coperto dallo Stato francese attraverso BNP Paribas SA, Credit Agricole, Societe Generale e CIC. Operazione simile a quella italo-egiziana, con le due fregate Fremm di Fincantieri. In questo caso l’acquisto è coperto almeno per metà da una rete di banche e istituzioni finanziarie, come la Cassa Depositi e Prestiti, Sace, Intesa Sanpaolo, Bnp Paribas e Santander.

La geopolitica francese un esempio di incoerenza.

Le azioni della Francia mostrano chiaramente un tentativo di espandere i suoi affari a discapito delle politiche UE. Anche se in Siria Francia e Egitto si trovano nelle parti opposte della barricata la loro pressione contro la Turchia favoriva Assad. L’Egitto rimane comunque un personaggio con un ruolo importante nella stabilità della regione. Il suo intervento in Siria e Libia ha sempre un carattere di contenimento all’espansione turca. I jet acquistati equilibrano le forze nel mediterraneo e trovano una Grecia rassicurata dall’impegno franco egiziano. La Francia d’altro canto si confrontava ultimamente con la Turchia in ambito di votazioni. Il sospetto è che la Turchia influenzi con la sua propaganda le elezioni in Francia. Allo stesso tempo la Turchia criticava l’Egitto di essere in combutta con un paese che discrimina la religione musulmana. Insomma, la Turchia riesce a spaccare un Unione Europea sempre più piccola nel contesto internazionale.

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