mercoledì, Maggio 8, 2024

Tutti pazzi per il padel

Nato in Messico negli anni Settanta, il padel è oggi uno sport di tendenza. Tanto da poter dire: “Tutti pazzi per il padel”. Nel giro di pochissimo tempo, è uscito dai confini. Ha avuto forte espansione prima in Spagna. Poi in Argentina e In America. Quindi in Brasile e in Europa. Uno sport pratico e divertente che piace davvero a molti.

Storia del padel

Nato in Messico negli anni Settanta, il padel è oggi uno sport di tendenza. Tanto da poter dire: “Tutti pazzi per il padel”.

La versione più accreditata, vuole la nascita del padel ad opera di un milionario del Messico. Egli è Enrique Corcuera. Voleva creare uno spazio per costruire un campo da tennis presso la sua abitazione. Ma lo spazio era poco, così decise di utilizzare una piccola area delimitata. Essa era chiusa da alcune murature e con della reti metalliche per impedire alla palla di uscire dal campo. Si origina così il padel.

Nel giro di pochissimo tempo, è uscito dai confini. Ha avuto forte espansione prima in Spagna. Poi in Argentina e In America. Quindi in Brasile e in Europa. Uno sport pratico e divertente che piace davvero a molti.

In Italia, la prima Federazione Italiana Gioco Padel è nata nel 1991. Ma è nel 2008 che viene riconosciuto dal CONI, Così, è stato inserito nell’ambito della Federazione Italiana Tennis.

In principio, si chiamava “paddle”. Significa ‘pagaia’. Ciò per indicare le particolari racchette di legno usate nel gioco.

Come si gioca

Un’ora e trenta minuti, instancabili e appassionati. Corrono veloci. Mentre si creano situazioni di gioco. Attraverso la corsa della pallina in un campo chiuso ai lati o delimitato ai lati. La pallina, dal terreno di gioco, rimbalza sui vetri delle pareti laterali e sulle racchette. Il gioco è solo in coppia, quindi due coppie giocano una contro l’altra. I campi sono sia all’aperto che al chiuso. Sono ben diversi dai campi da tennis.

https://www.periodicodaily.com/campo-da-tennis-fai-da-te-strano-ma-vero/

Durante i lockdown forzati causa Covid-19, si è sviluppato ancora di più perché si pratica all’aperto. E non è considerato uno sport di contatto.

Benefici del padel

Il padel fa bene al corpo. Ma anche alla mente.

Diversi muscoli sono impegnati durante il gioco del padel.

Gambe e glutei lavorano moltissimo. Come pure le braccia e gli addominali. E’ uno sport che aiuta a bruciare calorie. Quindi, fa dimagrire.

Inoltre, favorisce una sana attività cardiovascolare e cardiocircolatoria.

Il corpo sviluppa una maggiore agilità e reattività.

I benefici del padel coinvolgono anche la mente.

Tecnicamente, l’esercizio fisico permette al cervello di rilasciare endorfine. Queste sono fondamentali per combattere l’insorgere della depressione. Inoltre, permettono di aumentare l’autostima.

Col gioco del padel, migliorano la qualità del sonno e nell’umore. Come pure la gestione della quotidianità.

Certamente, aiuta ad alleviare lo stress e favorisce la socializzazione. Genera allegria ed è fonte di divertimento.

E’ uno sport di squadra, quindi si agisce in squadra e il singolo assume responsabilità anche rispetto al compagno di gioco.

Controindicazioni al gioco del padel

Non si può parlare di vere e proprie controindicazioni, piuttosto di rischi.

Certo, esistono patologie che non sono indicate al gioco del padel.

Soprattutto, i rischi sono gli infortuni. Ad esempio, distorsione alla caviglia e alle ginocchia. Come pure traumi al polso e stiramenti o strappi muscolari.

Valore del padel. Tutti pazzi per il padel

Vittoria e sconfitta nel padel sono un grande insegnamento. Il gioco del padel è uno spaccato che riproduce in piccolo una situazione sociale e/o personale.

Nella vita si vince e si perde. Si raggiungono obiettivi prefissati e si creano nuove sfide.

Si seguono dei percorsi. E sul campo, ogni giocatore può riflettere ciò che è nella vita. E come la affronta.

Donatella Palazzo
Donatella Palazzo
Psicologa individuale, familiare e di coppia, e scrittrice. Sessoanalista (Istituto Italiano di Sessoanalisi e Dinamiche Sessuali). Specialista delle Risorse umane. Progettista in ambito sociale e scolastico. Membro dello Staff della Casa Editrice Noitrè. L'attività comprende, tra l'altro, la valutazione dei contributi di prossima pubblicazione, l'organizzazione degli eventi da presentare al pubblico e altro in ambito culturale.

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