sabato, Luglio 27, 2024

Tuta salvavita: la prova di volo ha superato le aspettative

Una tuta salvavita a reazione che potrebbe essere indossata dai paramedici per aiutare a trovare persone in pericolo in luoghi remoti. E’ stata portata in un volo di prova nel Lake District e viene vista come una svolta.

Potrebbe salvare migliaia di vite: la tuta salvavita

Significherebbe che i paramedici potrebbero raggiungere i pazienti in pochi minuti “volando” verso di loro, piuttosto che trovarli a piedi. Il Great North Air Ambulance Service e il fondatore della Gravity Industries Richard Browning hanno effettuato il volo di prova. Si spera che la tuta da jet “medico volante” possa essere lanciata già il prossimo anno. Guarda il video per vedere l’invenzione in azione.

Eroi volanti: i paramedici nel Lake District testano tute jet

La tuta jet, testata da alcuni coraggiosi paramedici del Great North Air Ambulance Service, può raggiungere velocità impressionanti fino a 135km/h e può essere utilizzata in condizioni di scarsa visibilità e vento forte. Da Iron Man a James Bond, le tute jet sono elementi principali in molti film di successo. Ora, i paramedici di Lake District, regione nel nord-ovest dell’Inghilterra, si stanno rivolgendo a questa tecnologia futuristica nella speranza di raggiungere più rapidamente e facilmente gli escursionisti bloccati in aree remote.

La tuta salvavita

Sviluppata dall’inventore Richard Browning di Gravity Industries, è attualmente testata da alcuni coraggiosi paramedici del Great North Air Ambulance Service (GNAAS), tra cui Andy Mawson. Mawson, che è direttore delle operazioni presso GNAAS, ha descritto la formazione come “snervante“. Sebbene la tempistica del progetto non sia ancora chiara, Mawson afferma che prevede di utilizzare la tecnologia già nell’estate del 2022.

Mawson ha descritto l’addestramento

“Un po’ come andare in bicicletta senza rotelle per la prima volta”. “C’è ancora molto da sistemare. La sicurezza è fondamentale e io e gli altri paramedici dobbiamo essere sicuri di essere in grado. Forse in estate potremmo fare il primo volo verso qualcuno in difficoltà”, ha aggiunto.

La tuta salvavita jet

Si basa su cinque mini motori a reazione, due integrati in unità collegate a ciascuna mano e uno integrato in uno zaino. Può raggiungere velocità impressionanti fino a 135km/h, con un tempo di volo totale fino a 10 minuti. “Quello che stiamo davvero migliorando qui con questa attrezzatura, è il tempo in cui portiamo un paramedico altamente qualificato al fianco del paziente, non portando il paziente in ospedale“, ha spiegato il GNAAS.

GNAAS, che lavora a stretto contatto con le squadre di soccorso alpino

Ritiene che ci sia un grande vantaggio nel Lake District in quanto la tuta jet può essere utilizzata in condizioni sfavorevoli, come scarsa visibilità e vento forte, che rappresenterebbero dei problemi per un elicottero. Le tute si sono dimostrate efficaci con venti di 55km/h e, secondo i dati GNAAS, potrebbero essere utilizzate su 15-20 casi medici a settimana. I paramedici dovranno volare con un kit medico da 10 a 15kg, incluso un defibrillatore e dispositivi di monitoraggio del paziente che sono fissati in tasche sulle gambe e sul petto del pilota (vedi foto della gallery scorrevole in alto).

Nel 2020, la tuta salvavita jet è stata messa alla prova a Langdale Pike

Dove Browning ha volato su terreni difficili ad altezze fino a 6 metri alla ricerca di un gruppo di escursionisti. Come parte del test, Browning è stato in grado di raggiungere la vetta a 950 metri della montagna Helvellyn in meno di otto minuti (un paramedico a piedi impiegherebbe almeno un’ora). Browning ha dichiarato: “la tuta jet produce fino a 144kg di spinta; il rapporto spinta/peso risulta essere maggiore di qualsiasi altro jet da combattimento di cui siamo a conoscenza”.

Parlando l’anno scorso, Mawson ha dichiarato

“La tuta stessa è un modo molto conveniente per portare potenzialmente un paramedico in cima alla montagna per fornire assistenza immediata a qualcuno che potrebbe avere una caviglia rotta o un braccio rotto“. Ha aggiunto che è entusiasta di iniziare a usare le tute jet e spera che porteranno un po’ di gioia agli escursionisti bloccati.

La scorsa settimana, GNAAS ha annunciato di aver stretto una partnership

Con l’azienda di energia rinnovabile Ørsted. Mawson ha dichiarato: “pensiamo che il paramedico in tuta jet accelererà la risposta ad alcuni pazienti difficili da raggiungere nel Lake District e ci consentirà di raggiungere più pazienti. Ma per saperlo con certezza, la stiamo mettendo alla prova. Le prove più recenti nella zona, svoltesi all’inizio del mese, sono state un grande successo e hanno mostrato quanto lontano e quanto velocemente la tuta jet possa raggiungere luoghi altrimenti inaccessibili. Grazie a Ørsted, questo incredibile sogno potrebbe diventare realtà. La nostra spinta per creare la tuta è nata dal voler sfidare ciò che sembrava impossibile“, ha detto Browning.

Claudia Cornacchini
Claudia Cornacchini
Claudia Cornacchini è redattrice presso periodicodaily, dove scrive di attualità, cultura, salute, nutrizione, tra le altre cose. Ha conseguito un diploma di maestra d'arte ed è naturopata certificata.

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