lunedì, Aprile 29, 2024

Recensione libro “Un pianeta abitabile” di Valerio Rossi Albertini

Un pianeta abitabile” è un libro di Valerio Rossi Albertini, fisico, docente e primo ricercatore al Consiglio Nazionale delle Ricerche. Edito nel 2020, dopo aver firmato articoli. Ed anche dopo la pubblicazione dei più recenti “Perché il touch-screen non soffre il solletico?” e “Conosci il tuo nemico. Cos’è, da dove viene e cosa ci insegna il coronavirus”.

Il libro si presenta curato nella forma e nella struttura. Complici le fotografie, immagini, figure ed illustrazioni in esso contenute. Sulla copertina sono rappresentate le risorse preziose di cui disponiamo: il mare, quindi l’acqua, e una foresta, cioè la natura, con gli alberi. Senza non potremmo vivere. In mezzo al mare, una piccola imbarcazione che naviga. Potremmo interpretare la barca in riferimento a noi, che viviamo e abitiamo il pianeta. Metaforicamente, la barca naviga e noi viviamo. E dobbiamo impegnarci a salvare il mondo “cambiando il nostro modo di viverlo”, come descritto nel sottotitolo del volume.

Una panoramica

Il libro “Un pianeta abitabile” di Valerio Rossi Albertini presenta una varietà di tematiche che vanno dal cambiamento climatico al
problema della crisi energetica. Come pure tratta l’inquinamento, parlando di ‘mondo
consumato’. Fino a ideare la creazione di una smart city, attraverso tre passaggi che
consentono sia di rendere intelligenti le città sia di viverle in maniera intelligente.
Sono presenti numerosi esperimenti di fisica, e l’autore spesso nomina filosofi come
Platone ed Eraclito.
Nelle conclusioni è speranzoso, infatti parla di un ‘vento favorevole’ utilizzando la
metafora di una nave che non è più al punto di partenza, perché al termine del libro
abbiamo un bagaglio di conoscenze in più.
I saluti del libro, nel ‘congedo’, contengono le azioni per il clima condotte da Greta
Thunberg e il riferimento allo sciopero studentesco, unico nella storia, che si è tenuto
nel marzo del 2019, quando gli studenti di tutto il mondo hanno scioperato contro il
governo, contro la politica e le istituzioni, considerati come corresponsabili per la
situazione che il pianeta sta vivendo.

Finalità

Valerio Rossi Albertini, in questo libro, parte da una tesi che vuole dimostrare, ovvero
che ‘i problemi ambientali fatalmente si ripercuotono sulle vite degli esseri umani’.
Inoltre, intende dimostrare che ‘un altro mondo è possibile’, cioè un mondo da
lasciare alle future generazioni.

Obiettivi del libro “Un pianeta abitabile” di Valerio Rossi Albertini

L’intento è di dimostrare queste tesi raccontando in che modo gli uomini
rappresentano una specie infestante ai danni della Terra. Tanto da definirci “guastatori
inconsapevoli”, perché sfruttiamo le risorse fino a un punto di non ritorno. Vuole far
riflettere su come sia necessario acquisire consapevolezza di dover rimediare
immediatamente al male che stiamo agendo sul nostro pianeta, e ‘salvare il mondo
cambiando il nostro modo di viverlo’. Va fatto attraverso proposte concrete per
evitare di essere ospiti scomodi della nostra stessa casa.

Contenuti

Il libro è diviso in tre parti. In più, presenta una prefazione, un’introduzione e le
conclusioni, e un’ultimissima parte chiamata ‘congedo’.
L’autore parte dall’affermazione che la pandemia da Covid19 è la conseguenza di
come gli uomini si sono comportati verso il pianeta, verso la natura. Infatti, è il tipo
di relazione che l’uomo crea con la natura che permette di avere nella natura
un’alleata e che l’uomo non sia un suo nemico.
Nelle pagine seguenti, egli parla anche di ‘irreversibilità’ come fenomeno fisico di ciò
che non torna allo stato di partenza, definendola il punto di non ritorno.
La prima parte “Il clima ribelle” è sul clima e il riscaldamento globale. Si dice
preoccupato per il ciclo di vita della natura e per il riscaldamento globale. Infatti con
l’uso di combustibili fossili si rilasciano enormi quantità di gas serra, per cui si
alimentano il riscaldamento globale e l’effetto serra, che è la causa principale dei
cambiamenti climatici.
La seconda parte “Ci vuole energia” si concentra sull’energia e i consumi, trattando
anche la tematica delle auto elettriche in riferimento al problema della mobilità. Per
spiegare come la fusione nucleare sia una fonte di energia pulita, inesauribile e sicura,
parte dal disastro di Chernobyl del 1986, quando un reattore di una centrale nucleare
è esploso e si è incendiato, fino a descrivere la differenza tra ‘fissione nucleare’,
definita ‘cattiva’ e ‘fusione nucleare’, appunto definita buona. E ancora si sofferma
sulla rete elettrica proponendo un’alternativa all’attuale modalità di distribuzione della
corrente, attraverso una struttura tipo lo schema reticolare dell’Internet.
La terza parte “Il mondo consumato” affronta la problematica dei rifiuti. Descrive quanti anni impiegano
alcuni oggetti di plastica a decomporsi. L’attenzione è posta su questo aspetto perché
la plastica è un materiale realizzato per resistere. Ma troppe volte viene utilizzato una
sola volta. L’autore parla anche del male arrecato dall’eccesso di anidride carbonica
nell’atmosfera che influisce negativamente sulle masse oceaniche, che stanno
diventando sempre più acide. Ciò si ripercuote sugli esseri viventi. Ancora tratta il
tema dello smaltimento virtuoso dei rifiuti organici, attraverso il ‘compostaggio’ e i
‘biodigestori’. Termina questa parte del libro con la considerazione dell’incremento
demografico nelle città, dunque l’espansione delle città, a discapito delle campagne e
della natura, che vanno sempre più a scomparire. L’autore afferma che ciò provoca
danni all’ecosistema e alla salute fisica e mentale degli individui. Per invertire questa
tendenza egli fa appello alla tecnologia e fa riferimento ad una sua proposta. Essa
consiste nella creazione di una smart city, che permetterebbe di cambiare il mondo,
proprio iniziando a modificare il modo che gli esseri umani hanno di abitarlo.
Ed è nelle pagine conclusive che si sente speranzoso perché gravi danni possono
essere ancora prevenuti, attraverso l’utilizzo della tecnologia che si è resa colpevole
di processi distruttivi, ma ci potrà aiutare a venirne fuori. La situazione è critica, ma
non irreversibile. Le nuove scoperte possono condurre a capire come sfruttare le
risorse.

Punti di forza del libro “Un pianeta abitabile” di Valerio Rossi Albertini

Un punto di forza del libro è sicuramente il modo dell’autore di esporre i contenuti in
maniera semplice. Un altro punto di forza è la presenza di molti esempi e curiosità,
che offrono spunti di riflessione importanti. Ancora un altro punto di forza è
rappresentato dalle immagini e dai disegni, che aiutano nella comprensione dei
concetti.

Mi ha colpito di più…

Una tematica del libro che mi ha colpito è contenuta nella prima parte, dedicata al
‘clima ribelle’, cioè quella sull’ambiente e cambiamenti climatici, perché il
cambiamento climatico è una realtà che spaventa gli individui, a causa della minaccia
sul futuro della Terra.
Il cambiamento climatico è attribuito all’attività dell’uomo che modifica la
composizione dell’atmosfera globale. A questo, si aggiunge la variabilità naturale del
clima. Come conseguenze dirette, emergono povertà, fame e catastrofi naturali.
La denuncia maggiore è che l’uomo esercita un’influenza continua sul clima e sulla
temperatura terrestre. L’uomo è protagonista in negativo. Ma può diventarlo in
positivo, agendo prontamente sulle cause e ponendo rimedi contro le conseguenze,
quali: lo scioglimento dei ghiacciai e il connesso innalzamento del livello dei mari.
Come pure, la progressiva desertificazione di vaste aree terrestri.
Tutto questo può generare stati di preoccupazione e ansia sugli individui, ovvero eco-ansia.
L’eco-ansia rappresenta la reazione a livello psicologico e sociale ai cambiamenti
climatici quando è presente la preoccupazione per il futuro. Le persone soffrono di
tristezza, ansia e rabbia, stress e senso di colpa, disturbi del sonno e nervosismo.
Sensazione di soffocamento o addirittura depressione, nei casi più gravi. Questo si
collega al messaggio che il libro vuole mandare.

Il messaggio del libro

Il messaggio che il libro “Un pianeta abitabile” di Valerio Rossi Albertini vuole mandare è di sfida per impegnarsi a gestire in modo
sano le emozioni complesse che nascono dalle preoccupazioni sul cambiamento
climatico. Quindi, affrontare la crisi climatica come una sfida.

Qualche altra riflessione

L’uomo, con le sue attività e le sue azioni, accelera i cambiamenti climatici che si
verificano quotidianamente nell’ambiente. E’ importante dare uno sguardo al futuro.
Per questo, è importante pensare e agire per il futuro, facendo riferimento al
programma dell’Agenda 2030 per lo Sviluppo Sostenibile. In questa Agenda vengono
elencati 17 Obiettivi per lo Sviluppo Sostenibile, ad esempio come l’obiettivo del
modello dell’economia circolare che l’autore descrive nel libro, ovvero riutilizzare il
più possibile le risorse disponibili per ridurre l’uso di nuove materie prime.
Per fortuna, sempre più persone utilizzano energie rinnovabili e mettono in pratica
tutta una serie di misure che riducono le emissioni e aumentano gli sforzi di
adattamento.
Le finalità e gli obiettivi del libro sono rispettati, infatti sono presenti spiegazioni e
teorie che trovano riscontro delle ipotesi che l’autore formula all’inizio del volume. E
propone anche dei cambiamenti che ci vedono tutti protagonisti per salvare il mondo.

https://www.periodicodaily.com/ecoshock-come-cambiare-il-destino-dellitalia-al-centro-della-crisi-climatica/

https://www.periodicodaily.com/ecoansia-quando-il-cambiamento-climatico-influenza-la-salute-mentale/

Donatella Palazzo
Donatella Palazzo
Psicologa individuale, familiare e di coppia, e scrittrice. Sessoanalista (Istituto Italiano di Sessoanalisi e Dinamiche Sessuali). Specialista delle Risorse umane. Progettista in ambito sociale e scolastico. Membro dello Staff della Casa Editrice Noitrè. L'attività comprende, tra l'altro, la valutazione dei contributi di prossima pubblicazione, l'organizzazione degli eventi da presentare al pubblico e altro in ambito culturale.

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