Un altro giornalista è stato arrestato in Russia nel giro di pochi giorni. I giornalisti arrestati sono tutti accusati di “estremismo”. Negli ultimi mesi le autorità russe hanno intensificato la pressione sui media indipendenti e stranieri.
Un altro giornalista arrestato in Russia
Un altro giornalista russo è stato arrestato in Russia per “estremismo”. Sergei Karelin, che ha lavorato per l’Associated Press, è il secondo giornalista arrestato per tali accuse dopo Konstantin Gabov, che lavorava occasionalmente per l’agenzia di stampa Reuters, è stato arrestato sabato. Sia Karelin che Gabov sono accusati di aver contribuito a preparare video da pubblicare sul canale YouTube NavalnyLIVE, una piattaforma utilizzata dal team del defunto dissidente Alexei Navalny.
Negli ultimi mesi le autorità russe hanno intensificato la pressione sui media indipendenti e stranieri in uno sforzo concertato per mettere a tacere le voci dissidenti in seguito all’offensiva contro l’Ucraina. A marzo, anche la fotografa Antonina Kravtsova è stata trattenuta con l’accusa di “estremismo” dopo aver spesso coperto i processi di Navalny per SOTAvision, una delle poche organizzazioni mediatiche che documentano la repressione politica in Russia e considerata un “agente straniero” dalle autorità. Sergei Mingazov, un giornalista russo che lavora per la versione russa dei media Forbes, è stato arrestato venerdì e accusato di aver diffuso “false informazioni” sugli abusi dell’esercito in Ucraina. Tra gli altri giornalisti incarcerati c’è il reporter del Wall Street Journal Evan Gershkovich, che deve affrontare accuse di spionaggio che lui e le autorità statunitensi respingono, e la giornalista russo-americana Alsu Kurmasheva, che lavora per Radio Free Europe/Radio Liberty.
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