Marcella Gemelli, l’esperta ci consiglia

Ecco cos'è emerso da uno studio condotto dalla ricercatrice

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Marcella Gemelli

Esiste una linea sottile fra cambiamento e sconvolgimento. Il primo arriva in maniera più silenziosa. Lo si percepisce a poco a poco. Nei gesti quotidiani, in millimetriche modifiche del proprio fluire giornaliero. Al contrario, lo sconvolgimento piomba nel nostro mondo in maniera improvvisa e rumorosa. Non si può ignorare la sua presenza incombente. Se dovessimo rappresentare graficamente l’equilibrio tra cambiamento e sconvolgimento che ha caratterizzato questo 2020, ciò che otterremmo non sarebbe una linea retta. Assisteremmo alla presenza di alcuni sussulti, che renderebbero la nostra rappresentazione degna di una discussione costruttiva. Tuttavia, i tratti irregolari scemerebbero a poco a poco. E’ vero, quest’autunno ci sta ponendo di fronte nuove sfide. Ogni giorno siamo assillati da cifre a dir poco impronunciabili e preoccupanti. Tutto ciò ha un impatto gigante sulle nostre abitudini e la nostra mentalità. A spiegarcelo meglio, ecco uno studio effettuato da Marcella Gemelli.

Chi è Marcella Gemelli? Che cos’ha rivelato il suo studio?

Ad aver creato questa ricerca, non è di certo l’ultima arrivata sul campo. Marcella Gemelli è una ricercatrice presso l’Università dell’Arizona, Stati Uniti D’America. L’esperta si occupa di sociologia e dei mutamenti del comportamento umano. Il fattore pandemia non poteva sfuggire agli occhi della donna. Si tratta infatti di un qualcosa di talmente enorme da aver influenzato e in parte stravolto le abitudini delle persone. Ecco perché i suoi ultimi studi si concentrano proprio su questo. Su come il covid-19 abbia impattato la nostra quotidianità. Dalla ricerca sono emersi dati che ci pongono di fronte ad alcune riflessioni. Innanzitutto c’è da considerare l’assenza di modifiche. Sebbene il virus abbia tuttora un’influenza a livello globale, non tutto è cambiato. Esistono abitudini e pensieri che sono rimasti tali e quali a prima. Tra queste, la tendenza ad agganciarsi a un qualcosa, finalizzata a trovare una motivazione per vivere.

Sono tempi difficili. E trovare un qualcosa per il quale valga la pena svegliarsi al mattino, non è un’impresa da niente. Tuttavia, difficile non significa impossibile. Se il movimento terrestre ha rallentato il passo, dunque noi dovremmo fare lo stesso. Nel suo studio, la dottoressa Marcella Gemelli sostiene che adattare il proprio fluire all’attuale scorrere del tempo, possa essere una buona mossa per mantenersi motivati. Siamo tutti quanti abituati a correre. Quasi ci dimentichiamo di respirare, da quanto siamo presi dalla nostra vita. Al contrario, osservare un atteggiamento più tenue, non solo ci consente di migliorare il rapporto con noi stessi, ma anche il rendimento delle nostre performances. Anche perché un altro dato affiorato dalla ricerca è la stanchezza. Fisica e mentale

Difficoltà e consigli salvavita

Si dice che “tra il dire e il fare ci sia di mezzo il mare”. Nulla di più vero, anche per quanto riguarda questa situazione. Marcella Gemelli, all’interno della sua ricerca, propone infatti alcuni consigli, tenendo però conto delle condizioni psicofisiche che il virus ha indotto alla maggioranza delle persone. Ecco perché è fondamentale modificare il meno possibile la propria routine. Nel momento in cui ci troviamo costretti a trascorrere gran parte del nostro tempo fra le mura domestiche, è come se le ore si dilatassero. Ci si ritrova inseriti in un microcosmo, inabili di poter sfondare quel muro che ci separa dall’abitudine. Tuttavia, quel microcosmo può diventare un macrocosmo. E per far sì che ciò si realizzi, è fondamentale spostare la nostra prospettiva. Per molti rimanere a casa è sinonimo di ozio. Al contrario, questa tendenza ci schiaccia.

Dobbiamo racchiudere dentro casa il nostro macrocosmo. Come? Comportandosi come al solito. Alzandosi, lavandosi, vestendosi, proprio come se ci stessimo dirigendo al lavoro. E dedicando la giornata a noi stessi. O meglio, alla costruzione della propria essenza. Dunque, è bene barcamenarsi fra doveri e piaceri. Dunque, lavoriamo, studiamo, formiamoci. Restiamo informati sul mondo esterno senza vedere quest’ultimo come un qualcosa che non ci appartiene più. Poiché anche se al momento la nostra vita è come racchiusa in un guscio, prima o poi questo si romperà. E noi dovremmo essere pronti a riprendere quella normalità che agogniamo da mesi. Magari il giorno che tutto questo sarà finito saremo così abituati al buio da restare poi acciecati dal minimo bagliore di luce. Se invece cerchiamo di far comunque entrare un po’ di luminosità all’interno del nostro focolare domestico, ecco che i nostri occhi saranno protetti. E anche la nostra mente.

https://www.youtube.com/watch?v=VP7tIYRsAE0