Lo Yoga e il suo più ampio significato

La pratica di agire consapevolmente, l'Arte delle Azioni

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Il termine “Yoga” deriva dalla radice sanscrita “yuj” che significa “unire”. Unione intesa come unione profonda non solo tra corpo, mente e spirito, ma anche unione tra gli individui e dell’individuo stesso con una Coscienza Universale. Lo Yoga è quell’unione che porta equilibrio tra gli opposti, un’unione con il Tutto.

Lo Yoga come autodisciplina

Lo Yoga non è solo l’esecuzione delle ormai conosciute e bellissime “Asana” (posizioni). E’ un’autodisciplina che porta l’individuo a conoscere sè stesso, con tutti i limiti, le qualità e le possibilità proprie. Si tratta di una Via che si apprende soltanto praticando, e passo dopo passo ci rende più consapevoli di noi stessi, e di conseguenza delle nostre azioni. Diventiamo responsabili non solo per noi stessi ma anche degli altri e di tutto ciò che ci circonda: è uno stile di Vita.


Yoga vuol dire rigore? Un video per iniziare


Equilibrio mentale oltre la dualità

Nel secondo capitolo della Bhagavad Gita, composizione dell’epico poema sacro indiano “Mahabharata” si parla dell’importanza di compiere il proprio dovere senza alcuna aspettativa, nè di ricompensa, nè di riconoscimento. Krishna dice: “mantenere un equilibrio mentale è Yoga“. Questo significa che l’uomo deve affrontare le molte difficolta che si manifestano lungo il suo cammino, superando il concetto di dualità, percependo che tutto è perfetto. Se la nostra mente è in equilibro, niente può distruggere lo Spirito, il sè profondo che dimora dentro ogni essere vivente. Eperienza dopo esperienza, svolgendo il nostro compito con intento, perseveranza, sincerità e amore si comprende il distacco. L’approccio egoistico si allontana dal nostro essere, non cercando più la ricompensa per le azioni compiute, che diventano di conseguenza il modo per poter elevare la nostra Coscienza. Questo si intente come Yoga.

La mente inferiore e Superiore

Ci sono due livelli di Coscienza. Quello inferiore “Manas” la forma di mente che pone dubbi e domande e che può causare grandi difficoltà se esercita un predominio eccessivo. E quello superiore o Intelletto “Buddhi”, che è la nostra natura discriminante, Divina, che ci permette di discernere la verità dalla falsità, il potere della mente di formare e conservare concetti, ragionare, valutare e comprendere. Se permettiamo all’intelletto di controllare la mente possiamo raggiungere un livello di compostezza e centratura nella condotta, “Buddhiyoga”, unione del Buddhi al Karma, ovvero l’unione dell’intelletto al frutto delle azioni.

La pratica di agire consapevolmente

Questa attitudine nel nostro agire, nel nostro vivere in maniera concentrata, con dedizione e sincerità, incontra un ulteriore significato dello Yoga. Esso racchiude la sfera della “qualità delle azioni”, intesa come abilità, destrezza ed efficienza, definito dall’espressione sanscrita “karmasu kashalam”, letteralmente tradotto “l’arte delle azioni”.