sabato, Maggio 18, 2024

Le terapie per guarire dalla tricotillomania

In un precedente articolo, ci siamo soffermati sulla tricotillomania, fornendo una definizione e una descrizione di questa malattia. Essa è il bisogno più o meno irresistibile di arrotolarsi, accarezzarsi o tirarsi e strapparsi i capelli. Si tratta di un disturbo ossessivo-compulsivo che prevede diversi approcci a livello di terapie per guarire. Qui, andiamo a conoscere quali terapie possono essere seguite e utilizzate per guarire dalla tricotillomania.

La tricotillomania

La tricotillomania è il bisogno più o meno irresistibile di arrotolarsi, accarezzarsi o tirarsi e strapparsi i capelli. Si tratta di un disturbo ossessivo-compulsivo, che in Italia colpisce fino al 5% della popolazione. La maggior parte sono donne. Insorge maggiormente intorno al 10 anni. Tuttavia, i primi sintomi nei bambini possono manifestarsi anche prima. Gli esordi possono verificarsi a qualsiasi età. Bisogna sapere che chi ne soffre, fatica molto per smettere. Ma guarire dalla tricotillomania è possibile. Esistono diversi tipi di trattamento e approcci di terapia psicologica. Si procede attraverso una diagnosi e la valutazione dei sintomi. Si comprende se è presente la comorbidità. Sia di altre psicopatologie sia a livello endocrinologico. Come pure se sono presenti intolleranze alimentari. Si indaga sullo stile di vita e le intolleranze ai farmaci.

Le terapie e i trattamenti per la guarigione

Tra le terapie, si annoverano: la psicoterapia, che per la cura della tricotillomania è sempre terapia cognitivo-comportamentale; la terapia farmacologica e l’omotossicologia.

La terapia cognitivo-comportamentale

La terapia cognitivo-comportamentale, combinata con la terapia farmacologica, è efficace nel trattamento della tricotillomania. Infatti, permette ai pazienti di lavorare sull’autocontrollo e l’identificazione. Si supportano nella comprensione dell’azione di strapparsi i capelli. Se ne valutano le motivazioni.

La terapia farmacologica

Nella terapia farmacologica, si somministrano sistemi neurotrasmettitori. Questi influenzano i disturbi del controllo degli impulsi, andando quindi ad agire sulla manifestazione del strapparsi i capelli.

Tra di essi, ci sono: la noradrenalina, la  serotonina e la dopamina. Poi, il naltrexone. Questo è un farmaco che agisce sui disturbi della mancanza di controllo degli impulsi. Infatti, riduce la gratificazione e la sensazione di piacere che deriva dall’autolesionismo.

L’omotossicologia

L’omotossicologia è un metodo di cura che deriva dall’omeopatia. Consente di trattare il disturbo con farmaci omotossicologici che permettono di ristabilizzare le capacità metaboliche, enzimatiche e immunologiche. I rimedi omotossicologici risultano meno invasivi di quelli farmacologici. Inoltre, può essere utilizzata insieme ad altre forme di terapia. Essa agisce sia sulle cause fisiche che emozionali della malattia. Prevede l’attuazione dell’anamnesi e un controllo attraverso una visita medica. Infatti, si basa sulla dipendenza reciproca tra i disturbi che si sviluppano e la gestione delle omotossine. Queste includono ‘le sostanze tossiche provenienti dall’esterno dell’organismo e assunte dallo stesso tramite alimentazione, respirazione o contatto inclusi i farmaci necessari per le terapie’. Non solo, ma le omotossine sono i metaboliti connessi al complesso lavoro biochimico necessario per lo sviluppo dei comportamenti biologici e delle emozioni. Da questo lavoro biochimico si producono scorie che vanno eliminate. Così, le omotossine prodotte o introdotte in un organismo devono essere gestite ed eliminate. Altrimenti, si sviluppano malattie e comportamenti compulsivi.

La terapia con omotossicologia nella tricotillomania ha come obiettivo quello di migliorare lo stato generale del paziente. Ciò avviene drenando tossine ed elevando la sua omeostasi. Ciò permette di favorire il decorso della malattia. La persone che soffre di tricotillomania assume compresse o gocce perlinguali. Come pure esistono rimedi iniettabili che evitano di ridurre l’assunzione continua di farmaci.

Conclusioni

E’ importante, nelle terapie per guarire dalla tricotillomania, riconoscere il disturbo. Riconoscere di avere un problema è il primo passo. Comprendere i fattori scatenanti, le emozioni provate in quei momenti. Capire cosa potrebbe far stare meglio in quel momento in cui prevalgono emozioni negative. Insieme ad una figura professionale esperta, si deve elaborare un percorso di guarigione. Anche praticare tecniche di rilassamento, di visualizzazione e la mindfulness può essere di sostegno.

https://www.periodicodaily.com/la-tricotillomania-nei-bambini/

https://www.periodicodaily.com/la-meditazione-consapevole-ha-effetti-positivi-sul-benessere-psicofisico/

Donatella Palazzo
Donatella Palazzo
Psicologa individuale, familiare e di coppia, e scrittrice. Sessoanalista (Istituto Italiano di Sessoanalisi e Dinamiche Sessuali). Specialista delle Risorse umane. Progettista in ambito sociale e scolastico. Membro dello Staff della Casa Editrice Noitrè. L'attività comprende, tra l'altro, la valutazione dei contributi di prossima pubblicazione, l'organizzazione degli eventi da presentare al pubblico e altro in ambito culturale.

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