sabato, Luglio 27, 2024

La tricotillomania nei bambini

Classificata come disturbo ossessivo compulsivo del comportamento, la tricotillomania nei bambini rientra nell’ambito della psicopatologia delle condotte motorie, insieme ad esempio all’impaccio motorio, alle disprassie e ai tic. Si caratterizza per l’impulso di tirare e strappare i capelli dal cuoio capelluto. Si manifesta dai 2 ai 6 anni ed è legata a traumi. Certamente, può colpire soggetti di qualsiasi età. Tuttavia, l’adulto che ne soffre, inizia a manifestare il disturbo da bambino. Proprio per questo è importante far luce su questo disturbo, per comprenderne anche cause, rischi e un percorso di guarigione.

Cos’è la tricotillomania?

Classificata come disturbo ossessivo compulsivo del comportamento, la tricotillomania nei bambini rientra nell’ambito della psicopatologia delle condotte motorie, insieme all’impaccio motorio, alle disprassie e ai tic. Si caratterizza per l’impulso di tirarsi e strapparsi i capelli dal cuoio capelluto.

Si manifesta dai 2 ai 6 anni. E’ legata a traumi. Certamente, può colpire soggetti di qualsiasi età. Tuttavia, l’adulto che ne soffre, inizia a manifestare il disturbo da bambino.

Quindi, la tricotillomania è il bisogno più o meno irresistibile di arrotolarsi, accarezzarsi o tirarsi e strapparsi i capelli. Così, possono comparire grandi vuoti in testa. Si tratta di alopecia, quando i capelli sono strappati a ciuffi. In alcuni casi, il bambino mangia i suoi capelli provocando un tricobezoario.

Come si manifesta?

L’agire viene attuato sia di un corpo in movimento che deve Raggiungere uno scopo sia di un corpo che si relaziona con l’ambiente che può influenzare quell’azione. Così una condotta motoria può riscontrare difficoltà nel mettersi in pratica, e possono derivare da un danno organico evidente delle vie motorie oppure non sono spiegate da deficit neurologici o intellettivi. Dunque, ogni condotta motoria disfunzionale può essere originata da diverse cause.

Fasi della tricotillomania

La tricotillomania presenta tre fasi. Esse sono:

  • transitoria, quando si vive un periodo di stress forte, e passa una volta che è trascorso l’evento stressante;
  • episodica, cioè si manifesta tutte le volte che si verifica un evento percepito come stressante;
  • continua, quando il soggetto si strappa i capelli tutti i giorni, e alle volte di notte. In questo caso, si tratta di una forma grave.

Le cause

Gli studiosi riconducono questa modalità come se fosse una carezza, un’autostimolazione del cuoio capelluto. Ma anche come un fatto aggressivo. E nello specifico aggressione rivolta verso se stessi. Questa condotta può comparire in situazioni di frustrazione, stress, paura, ansia o di carenza. Ad esempio, separazione dai genitori, morte di uno di loro e nascita di un fratellino. Rappresenta solo una delle condotte anomale all’interno di un quadro più vasto.

Ci sono situazioni familiari complesse e abusi psicologici o sessuali. Come pure eventi dolorosi e disturbi della personalità, l’onicofagia.

Ad esempio, una causa può essere anche il passaggio dalla scuola primaria alla scuola media. Come pure l’inizio della pubertà e le prime relazioni adolescenziali. Tutto questo può generare stress e condurre alla tricotillomania, nei soggetti predisposti.

Esordio

Si può manifestare già a partire dai 10-24 mesi. E in particolare modo, da quel momento fino al 6 anni. Si possono verificare degli episodi sporadici, che non sempre sfociano in un disturbo. Questo si può manifestare nuovamente tra i 10 e i 12 anni, quando si vivono cambiamenti a livello fisico ed emotivo.

Effetti

Le conseguenze sono negative. Sono sia fisiche che emotive.

Conseguenze fisiche

Come conseguenze fisiche, possono manifestarsi:

difficoltà nella ricrescita dei capelli;

danni all’apparato dentale e formazione di tricobezoari;

sanguinamento e infezioni del cuoio capelluto o della cute;

conseguenze associate allo strappo, come nausea e dolore addominale. Ed anche ostruzione e possibile perforazione delle pareti intestinali.

Conseguenze emotive

Le conseguenze emotive riguardano evitare di frequentare luoghi pubblici, dove non è possibile nascondere gli effetti del disturbo. Così, via via, si evitano situazioni di aggregazione anche per praticare sport, a scuola. Chiaramente, la qualità della vita ne risente.

Questo porta un progressivo evitamento di situazioni in ambito sportivo, scolastico e relazionale, con conseguente peggioramento della qualità della vita.

La guarigione

La guarigione è possibile. Ma chi ne soffre, spesso nega il problema. Quindi, diventa più complicato. A tal proposito è necessario rivolgersi ad un professionista che valuterà il malessere psicologico della persona, per poter iniziare il percorso di terapia più adatto, dunque un intervento psicologico. Specialmente se il problema persiste. E deve coinvolgere anche la famiglia del bambino con tricotillomania. Ciò poiché la famiglia è un sistema. Dunque, i membri insieme devono imparare a gestire l’emotività del soggetto ed elaborare ciò che emerge di problematico.

https://www.periodicodaily.com/le-5-cause-di-perdita-capelli-che-spesso-ignoriamo/

Donatella Palazzo
Donatella Palazzo
Psicologa individuale, familiare e di coppia, e scrittrice. Sessoanalista (Istituto Italiano di Sessoanalisi e Dinamiche Sessuali). Specialista delle Risorse umane. Progettista in ambito sociale e scolastico. Membro dello Staff della Casa Editrice Noitrè. L'attività comprende, tra l'altro, la valutazione dei contributi di prossima pubblicazione, l'organizzazione degli eventi da presentare al pubblico e altro in ambito culturale.

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