domenica, Maggio 5, 2024

Influenza stagionale 2023/2024, come sarà?

Nonostante le previsioni del tempo annunciano sole e temperature alte, fino ai 30°, quindi ben oltre la media stagionale del periodo, almeno per tutta la prossima settimana, si registrano già a settembre i primi casi di influenza stagionale 2023/2024, per cui ci chiediamo come sarà. Così andiamo a scoprirne qualcosa di più, come i ceppi ed evidenziando in cosa si differenzia dal Covid-19. Come pure l’aspetto della cura e della prevenzione.

L’influenza stagionale 2023/2024

Influenza stagionale 2023/2024, come sarà? Complice il sole caldo oltre ogni aspettativa, come pure oltre le medie stagionali del periodo, stentiamo quasi a credere che già nelle prossime settimane l’influenza stagionale avrà fatto capolino, per arrivare al consueto picco nei mesi invernali più freddi. Infatti, i medici ci informano che sono attesi circa sei milioni di casi di influenza stagionale 2023/2024 causata dalla variante H1N1 e dieci milioni di contagi da virus simil-influenzali, ovvero quelli definiti ‘cugini’. Cioè che procurano sintomi simili a quelli dell’influenza.

Diffusione dell’influenza stagionale 2023/2024

Essa è influenzata dai ceppi virali attualmente in circolazione e da eventuali nuovi ceppi. Come pure da come questi variano rispetto alle stagioni precedenti. E ancora dalle condizioni del tempo.

Un altro fattore da tenere presente è la presenza in contemporanea dell’influenza stagionale e del virus che provoca il Covid-19. I sintomi sono simili quindi sono importanti, secondo gli esperti, gli aspetti della prevenzione e dell’evoluzione dei sintomi.

Primo caso di influenza stagionale 2023/2024

Sappiamo che già a settembre è stato accertato a Parma il primo caso di influenza. Così, nonostante le condizioni climatiche, l’influenza stagionale è già in circolazione. Si tratta di primi casi sporadici e si stima che l’influenza stagionale 2023/2024 sarà di media intensità a livello di diffusione. Infatti, pur non potendo prevedere l’impatto dell’influenza che avremo in Italia, sappiamo che in Australia, dove l’inverno arriva prima, non è stata particolarmente intensa.

Naturalmente gli esperti condividono la preoccupazione per le persone anziane e quelle fragili, alle quali consigliano la vaccinazione. Anche per la copresenza di influenza stagionale e Covid-19 per cui queste categorie corrono il rischio di sviluppare sintomatologie più gravi.

Conosciamo l’influenza

L’influenza stagionale è una malattia respiratoria. Essa è causata dai virus influenzali che appartengono alla famiglia degli ‘Ortomixoviridiae’. Comprende tre generi: l’influenza di tipo ‘A’, che è quella più comune. Poi quella di tipo ‘B’ e il tipo ‘C’, poco diffusa.

Ha la caratteristica della contagiosità. Come pure quella di di mutare, cioè cambiare a livello genetico tanto da assumere caratteristiche diverse di anno in anno.

In Italia ci si ammala nei mesi freddi. Tuttavia è possibile contrarla anche nei mesi non invernali.

Come contraiamo l’influenza?

L’influenza stagionale è contratta in seguito a contatti con la saliva o con le secrezioni respiratorie di persone infette. Dunque, attraverso tosse e starnuti. Come pure attraverso il contatto con oggetti contaminati che tocchiamo, portandoci poi le mani alla bocca, al naso o agli occhi.

Le cause dell’influenza stagionale 2023/2024

Dunque, l’influenza è causata da virus. Nella stagione 2023-2024 l’OMS, Organizzazione Mondiale della Sanità ha incluso nella formulazione dei vaccini i seguenti ceppi.

Vaccini Egg-based

  • Simile al virus A/Victoria/4897/2022 (H1N1)pdm09;
  • simile al virus A/Darwin/9/2021 (H3N2);
  • simile al virus B/Austria/1359417/2021 (derivante da B/Victoria );
  • simile al virus B/Phuket/3073/2013 (derivante da B/Yamagata).

Vaccini Cell- or recombinant-based

  • simile al virus A/Wisconsin/67/2022 (H1N1)pdm09;
  • simile al virus A/Darwin/6/2021 (H3N2);
  • simile al virus B/Austria/1359417/2021 (derivante da B/Victoria);
  • simile al virus B/Phuket/3073/2013 (derivante da B/Yamagata), solo nei quadrivalenti).

Tuttavia pensiero comune di più esperti è quello che evidenzia l’importanza di tenere in considerazione la formulazione quadrivalente, almeno dai 2 anni in poi. Infatti, nelle scorse stagioni influenzali i virus inseriti nel vaccino tradizionale non corrispondevano a quelli in circolazione. Ciò ha avuto pochi effetti negativi per chi ha scelto la ‘formulazione con quattro ceppi’.

La stagione fredda permette una maggiore diffusione del virus?

Si e no.

Infatti, il virus dell’influenza si diffonde maggiormente nella stagione fredda, ma non per le temperature in sé. Per questo, ci sono ipotesi:

cambiamenti nelle mucose dell’apparato respiratorio che sono riconducibili alla temperatura fredda;

ridotta risposta immunitaria;

il virus ‘viaggia’ più velocemente nell’ambiente;

fattori sociali, come cene e occasioni di incontro per le festività che cadono nei mesi più freddi e si resta in ambienti chiusi.

I sintomi dell’influenza

Si parla di influenza quando sono presenti contemporaneamente almeno tre sintomi chiave, rappresentati da febbre alta che compare improvvisamente, insieme ad almeno un sintomo respiratorio, come tosse, mal di gola, naso chiuso, e almeno un sintomo sistemico. Ad esempio senso di ossa rotte, dolori muscolari, mal di testa. Spesso in combinazione variabile, sono:

  • febbre alta improvvisa;
  • tosse secca e stizzosa;
  • mal di testa;
  • stanchezza e debolezza,
  • brividi;
  • dolori muscolari, addominali e articolari;
  • diarrea, nausea e vomito;
  • mal di gola;
  • naso congestionato e starnuti;
  • aumento delle secrezioni nasali;
  • lacrimazione bruciore agli occhi;
  • perdita di appetito;
  • ridotta qualità del sonno.

Il ‘tempo d’incubazione’, cioè del periodo che passa tra il contagio e le prime manifestazioni, cambia da uno a quattro giorni.

Come distinguere influenza e COVID-19?

Certamente non attraverso i soli sintomi. Infatti, l’unico sintomo che potrebbe differenziare l’influenza dal Covid-19 è la perdita dell’olfatto nel secondo.

Così, il dubbio si può sciogliere sottoponendosi al tampone rapido molecolare.

Influenza stagionale 2023/2024: che fare?

Da studi post Covid-19 siamo a conoscenza delle modalità di gestione dell’influenza stagionale. Ha subito trasformazioni dovute forse alla paura di ammalarsi gravemente. Infatti, in Italia si registra un aumento di chi si rivolge alle figure mediche di riferimento in caso di influenza.

Dunque, si ipotizza che anche per l’influenza stagionale 2023/2024 ci si rivolgerà ai medici di base. Come pure ai farmacisti.

Cura e terapie

Gli esperti affermano che quando i sintomi sono lievi non è necessario contattare il medico. Come pure non bisogna assumere farmaci ‘antivirali’. Ma è bene stare in casa, non uscire e evitare i contatti con altre persone.

La situazione è diversa se a presentare i sintomi dell’influenza sono soggetti a rischio o se c’è preoccupazione per il proprio stato di salute. Come pure se i sintomi persistono. Così si può contattare telefonicamente il proprio medico.

A parte anziani e soggetti fragili, sono considerati a rischio:

  • bambini piccoli;
  • donne in gravidanza;
  • chi soffre di malattie croniche.

Il medico valuta i casi in cui prescrivere farmaci antivirali.

Prevenire l’influenza stagionale 2023/2024

Prevenire l’influenza, a detta degli esperti, è vaccinarsi. Anche se il vaccino antinfluenzale protegge solo dal virus influenzale. Non da quelli che procurano le diverse sindromi da raffreddamento tipiche dell’inverno.

Ogni anno il Ministero della Salute pubblica una circolare dove sono contenute le raccomandazioni per la prevenzione dell’influenza attraverso le misure di igiene e protezione individuale e la vaccinazione.

Circolare ‘Prevenzione e controllo dell’influenza: raccomandazioni per la stagione 2023/2024’

Per l’influenza stagionale 2023/24 la circolare è stata pubblicata con tre mesi di anticipo rispetto a quella della scorso anno, il 21 aprile 2023.

Il documento riporta la descrizione dell’influenza e le misure di prevenzione. Come pure le indicazioni dell’OMS sulla composizione, dosaggio e somministrazione dei vaccini antinfluenzali. E ancora le raccomandazioni attuali per età e gruppi di rischio specifici indicando la scelta (o le opzioni) di vaccino antinfluenzale attualmente disponibile per l’uso in Italia. “…in considerazione della situazione epidemiologica relativa alla circolazione dei virus respiratori nella stagione 2022-2023, compatibilmente con la disponibilità di vaccino, di anticipare la conduzione delle campagne di vaccinazione antinfluenzale a partire dall’inizio di ottobre e offrire la vaccinazione ai soggetti eleggibili in qualsiasi momento della stagione influenzale, anche se si presentano in ritardo per la vaccinazione. Questo può essere particolarmente importante se si tratta di una stagione influenzale tardiva o quando si presentano pazienti a rischio. Pertanto, la decisione di vaccinare dovrebbe tenere conto del livello di incidenza della sindrome simil-influenzale nella comunità, tenendo presente che la risposta immunitaria alla vaccinazione impiega circa due settimane per svilupparsi pienamente“.

Oltre alla somministrazione di vaccinazioni e all’eventuale uso di farmaci antivirali, per limitare la diffusione dell’influenza è indispensabile una buona igiene delle mani e delle secrezioni respiratorie.

Regole d’igiene

E’ importante applicare costantemente semplici regole d’igiene che possono aiutare a diminuire la diffusione del virus e a prevenire i disturbi respiratori causati dai virus. Tra le altre:

  • lavarsi spesso le mani per proteggersi dai germi. Con acqua e sapone o, in assenza, si possono utilizzare a gel a base alcolica;
  • quando si tossisce o starnutisce, coprirsi naso e bocca in modo da non contagiare chi sta vicino;
  • evitare il contatto ravvicinato con i malati;
  • se malati, evitare i contatti con gli altri;
  • disinfettare le superfici con cui si entra in contatto in casa, sul posto di lavoro e a scuola;
  • utilizzare le mascherine protettive;
  • favorire il funzionamento del sistema immunitario. Ciò accade dormendo il numero giusto di ore in relazione all’età e praticando attività fisica. Ancora, idratarsi bevendo molta acqua e seguire un’alimentazione sana.

https://www.periodicodaily.com/loms-teme-che-linfluenza-aviaria-possa-adattarsi-piu-facilmente-alluomo/

    Donatella Palazzo
    Donatella Palazzo
    Psicologa individuale, familiare e di coppia, e scrittrice. Sessoanalista (Istituto Italiano di Sessoanalisi e Dinamiche Sessuali). Specialista delle Risorse umane. Progettista in ambito sociale e scolastico. Membro dello Staff della Casa Editrice Noitrè. L'attività comprende, tra l'altro, la valutazione dei contributi di prossima pubblicazione, l'organizzazione degli eventi da presentare al pubblico e altro in ambito culturale.

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