sabato, Luglio 27, 2024

Cambiamento climatico: i pericoli della mentalità Net-Zero

Il presidente americano Joe Biden fin da subito ha deciso di mettere il cambiamento climatico al centro delle politiche degli USA. Ha firmato una serie di ordini esecutivi nel tentativo di invertire le politiche della precedente amministrazione. Tuttavia, per far ritornare gli USA alla guida mondiale per combattere il cambiamento climatico, Biden dovrebbe guardare oltre la mentalità Net-Zer per contrastare i pericoli del cambiamento climatico.

Come si impegneranno gli USA per combattere il cambiamento climatico?

Il neo presidente americano Joe Biden ha fatto del cambiamento climatico una priorità della sua agenda. Biden ha firmato una serie di ordini esecutivi per combattere il cambiamento climatico. Tra questi vi è il rientro degli USA nell’accordo di Parigi e dare la priorità all’energia verde rispetto ai combustibili fossili. John Kerry, la persona incaricata di guidare l’agenda climatica dell’amministrazione a livello globale, ha definito la COP-26 di novembre l’ultima possibilità per raggiungere un consenso globale sul clima. Come si impegneranno gli USA per combattere il cambiamento climatico? Secondo le prime indiscrezioni dovrebbero assumere l’impegno di raggiungere lo zero netto di carbonio entro il 2050. Tuttavia se l’obbiettivo sarà solo quello di limitare il riscaldamento globale a 1,5 gradi, non sarà sufficiente. Infatti quando la realtà della situazione impone che alcuni paesi e settori debbano fare sacrifici più di altri, la mentalità Net-Zero diventa pericolosa.

Cambiamento climatico: quali sono i pericoli del Net-Zero?

Il raggiungimento dello “zero emissioni nette”, significa che qualsiasi anidride carbonica rilasciata nell’atmosfera dalle attività di un’azienda deve essere bilanciata da una quantità equivalente rimossa. Net-zero è il pensiero corretto e un obiettivo buono e ambizioso nel contesto ma potrebbe essere difficile da applicare. Ad esempio, la relativa immaturità della tecnologia necessaria per decarbonizzare la flotta marittima e aerea globale significa che il raggiungimento delle zero emissioni nette per quelle industrie andrà oltre il 2050. Inoltre le economie in via di sviluppo hanno minori possibilità di potere rispettare gli accordi di energia pulita e le numerose sfide che devono affrontare rendono un’impresa ardua arrivare alle zero emissione nette entro il 2050. Le industrie si stanno impegnando a raggiungere l’obbiettivo di zero emissioni nette, tuttavia anche questo processo potrebbe richiede più del tempo necessario.

Pertanto gli USA, così come le altre economie sviluppate, dovrebbero pensare ad altre soluzioni oltre Net-Zero. La COP-26, che si svolerà a Glasgow alla fine di quest’anno, offre ai governi un’opportunità di trovare una soluzione oltre Net-Zero.

Biden deve riprisitnare la credibilità degli USA

L’amministrazione Biden ha fin da subito invertito le politiche della precedente amministrazione che aveva fatto del cambiamento climatico una bufala. Biden è consapevole degli strumenti che ha a disposizione e che è importantissima la cooperazione internazionale. Tuttavia, un repentino cambiamento della sua amministrazione non cambierà automaticamente l’immagine offuscata dall’isolazionismo che gli USA si erano creati sotto Trump. Forse, allora, un impegno ad andare oltre lo zero netto ripristinerà la credibilità degli Stati Uniti.


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