sabato, Luglio 27, 2024

BMW M3 2022: brutta da vedere, bella da guidare

Designata come Model Year 2022 (ma in realtà la vedremo già quest’anno), la BMW M3 ha lasciato tutti a bocca aperta. Come la sorella M4, anche la berlina sportiva dal nome leggendario ha diviso gli appassionati per la sua griglia anteriore “a reni”, che ha suscitato interesse e non poche critiche. Ma quello che conta su una BMW che porta il marchio M è il piacere di guida, e la nuova generazione della M3 non sembra difettare da questo punto di vista. Disponibile in due versioni, M3 base e Competition, la vettura sarà in vendita a partire da 95.900 €.


Critiche allo stile, BMW risponde: “chi se ne frega”


BMW M3 2022, quale differenza tra base e Competition?

La base di partenza delle due versioni è la stessa, il motore S58. E’ un sei cilindri in linea, 3 litri di cilindrata, con due turbocompressori single scroll, di vecchio stampo. Cambia la potenza massima, che sulla M3 standard è di 480 CV, e sulla Competition è di 510. BMW dichiara che la differenza di prestazione deriva dalla diversa pressione di sovralimentazione, 1,3 bar per la base e 1,7 bar per la versione più spinta.

Altra differenza è la trasmissione. La M3 ha la trazione posteriore, e soprattutto un cambio manuale a sei marce che farà la gioia degli appassionati più nostalgici. L’unica assistenza è un dispositivo elettronico di rev match, che funziona in scalata. La Competition invece ha solo il cambio automatico a 8 marce e la trazione integrale xDrive, mutuata dalla M5. Se l’uso di una trasmissione automatica può far venire l’orticaria ai fan della guida, la M3 Competition si fa perdonare con il Drift Mode, mappatura che trasmette la potenza alle sole ruote posteriori, per derapare in tutta sicurezza.

Altra differenza tra le due vetture è il prezzo. Se per una M3 base “bastano” 95.900 €, per la Competition bisogna sborsare 100.400 €. Diamo inizio alle danze!

Come vanno le due versioni

Una BMW M3 deve far divertire chi la guida, ed il Model Year 2022 non fa eccezione. E’ così brillante da far dimenticare la bruttezza del muso, troppo impegnato come sei a godere dell’erogazione esplosiva (ma fluida) del motore e dell’equilibrio dell’assetto. Il grip offerto dalle gomme è elevato, e per innescare una derapata bisogna impegnarsi parecchio. Ma sei ripagato con una manovra che delizierà pilota e pubblico. Tra le altre cose, la M3 base ha tra i suoi optional l’M Drift Analyzer, il quale valuta l’esecuzione della tua performance. Basandosi sull’angolo di sterzo, e la lunghezza del traverso, ti da un voto da 1 a 5 stelle. Riuscirete a raggiungere il punteggio massimo?

La Competition unisce tutto questo ad una trentina di cavalli in più, la trazione integrale e qualche Kg risparmiato. Ma si paga lo scotto di doversi servire di un cambio automatico, che non è proprio il massimo della vita. Il manuale è decisamente più adatto per la guida estrema, ma c’è da dire che le trasmissioni di oggi sono davvero ben fatte, e possono dare qualche soddisfazione anche nell’ambito della guida veloce. E qui, nasce il dilemma: quale scegliere? Presumendo dal fatto che costano entrambe molto, la scelta è una questione di gusto personale. Se amate la guida “all’antica”, la M3 base è quella giusta. Se invece puntate sul massimo del massimo, la Competition è quella che fa per voi.


Il sound della BMW M3 e M4 non convince


Riccardo Trullo
Riccardo Trullo
Aspirante giornalista sportivo e membro orgoglioso della famiglia Periodicodaily. La mia specialità è il motorsport, in particolare la MotoGP ed il panorama americano di NASCAR, IndyCar, IMSA. Non disdegno la F1, campionato che seguo da una vita. E già che ci sono, butto un occhio nel settore delle auto di serie.

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