È iniziato il World Economic Forum. Il tema di quest’anno dell’evento è “Cooperazione in un mondo frammentato”. L’evento riunisce i leader del governo, delle imprese e della società civili di tutto il mondo. Il cancelliere tedesco Olaf Scholz è l’unico leader del G7 che parteciperà all’evento.
Al via il World Economic Forum
È iniziato ieri, 16 gennaio, l’incontro annuale del World Economic Forum (WEF), che si svolgerà a Davos, in Svizzera, fino al 20 gennaio. L’evento riunisce i leader del governo, delle imprese e della società civile per affrontare lo stato del mondo e discutere le priorità per l’anno a venire. Il tema di quest’anno è “Cooperazione in un mondo frammentato”. Il forum si concentrerà su diverse sfide, tra cui l’aumento del costo della vita, la persistente crisi dell’approvvigionamento energetico e alimentare e il pesante debito nazionale. Tutte queste sfide minacciano di contrastare la volontà collettiva e la cooperazione necessarie per affrontare la crisi climatica. Il WEF discuterà anche delle divisioni economiche e sociali che si stanno trasformando in divisioni politiche con persone molto distanti su immigrazione, genere e diritti riproduttivi, religione, cambiamento climatico e altro ancora, contribuendo al declino delle democrazie. Si parlerà inoltre della de-globalizzazione che è sempre più in “voga”.
Chi parteciperà?
Al WEF, secondo gli organizzatori, parteciperanno più di 2.700 leader provenienti da 130 paesi, tra cui 52 capi di stato e di governo.
Per l’Europa parteciperanno:
Alain Berset, presidente della Confederazione Svizzera 2023 e consigliere federale dell’interno
Alexander De Croo, primo ministro del Belgio
Andrzej Duda, presidente della Polonia
Christine Lagarde, presidente della Banca centrale europea
Sanna Marin, primo ministro della Finlandia
Roberta Metsola, presidente del Parlamento Europeo
Kyriakos Mitsotakis, primo ministro della Grecia
Mark Rutte, primo ministro dei Paesi Bassi
Pedro Sánchez, primo ministro della Spagna
Maia Sandu, presidente della Repubblica di Moldavia
Olaf Scholz, cancelliere federale della Germania
Leo Varadkar, taoiseach d’Irlanda
Ursula von der Leyen, presidente della Commissione europea
Aleksandar Vučić, presidente della Serbia
Per le Americhe:
Chrystia Freeland, vice primo ministro e ministro delle finanze del Canada
Avril Haines, direttore dell’intelligence nazionale statunitense
John F. Kerry, inviato presidenziale speciale degli Stati Uniti per il clima
Katherine Tai, rappresentante commerciale USA
Gustavo Francisco Petro Urrego, presidente della Colombia
Martin J. Walsh, Segretario del lavoro degli Stati Uniti
Per l’Africa:
Aziz Akhannouch, capo del governo del Marocco
Najla Bouden, primo ministro della Tunisia
Samia SuluhuHassan, presidente della Tanzania
Félix Tshisekedi, presidente della Repubblica Democratica del Congo
Il portavoce del presidente sudafricano Cyril Ramaphosa ha annunciato che il leader non parteciperà all’evento a causa della crisi energetica in corso nel Paese.
Per l’Asia:
Ilham Aliyev, presidente dell’Azerbaigian
Ferdinand Marcos, Jr, presidente delle Filippine
Yoon Suk-yeol, presidente della Corea del Sud
Internazionale:
Fatih Birol, direttore esecutivo dell’Agenzia internazionale dell’energia
Mirjana Spoljaric Egger, presidente del Comitato Internazionale della Croce Rossa
Antonio Guterres, segretario generale delle Nazioni Unite
Kristalina Georgieva, amministratore delegato del Fondo monetario internazionale
Tedros Adhanom Ghebreyesus, direttore generale dell’Organizzazione mondiale della sanità
Ngozi Okonjo-Iweala, direttore generale dell’Organizzazione mondiale del commercio
Catherine Russell, direttore esecutivo dell’UNICEF
Jens Stoltenberg, segretario generale della NATO
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