Verso Narragonia: Conversation Piece Part VII alla Fondazione Memmo

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Apre al pubblico domani, lunedì 8 febbraio 2021, a Roma il nuovo appuntamento della Fondazione Memmo del ciclo di mostre Conversation Piece Part VII: Verso Narragonia. La mostra vede protagonisti Jos de Gruyter & Harald Thys, Benedikt Hipp e Apolonia Sokol.

Verso Narragonia: siamo tutti sulla nave dei folli?

Ispirandosi al poema di Sebastian Brant, La nave dei folli, la mostra ci guida verso un non luogo, lasciandoci il tempo di riflettere sulla diversità. Il testo di Bran racconta del viaggio di una nave stipata di folli, attraverso diverse mete fantastiche: Narragonia (il “paradiso dei folli”), il Paese di Cuccagna (terra di abbondanza e piacere) fino al tragico epilogo del naufragio dell’imbarcazione. Su questa idea, gli artisti coinvolti in questa esposizione, hanno dato una loro interpretazione al concetto moralista contenuto nella favola: il giudizio spesso distorto da luoghi comuni che la società emette su chiunque non si omologhi alle gabbie delle convenzioni. E quando ci si discosta molto da questi schemi si diventa, per la società comune, pazzi.


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La visione degli artisti sulla follia

Nei loro lavori gli artisti mostrano come la follia si stata fonte di ispirazione, così come lo è tutto quello che è diverso, strano. L’arte dovrebbe essere artificio che scardina le consuetudini del pensiero corrente. Dovrebbe risucire a far riflettere sulla condizione dell’essere umano. A volte non ci riesce. In questa mostra si. A partire dall’’installazione del duo belga formato da Jos de Gruyter e Harald Thys: 23 teste in gesso con capelli finti di politici, dittatori, attori di film di serie B, assassini, vittime, personaggi pubblici noti e figure storiche, vive o morte. I busti si somigliano tutti a dimostrazione che nella realtà, per quanto diversi, una volta scollegati dal contesto storico/culturale in cui si vive, diventiamo tutti simili e senza reale significato. Nella seconda sala ci si scontra con l’immensa opera pittorica di Apolonia Sokol. Un dipinto di oltre cinque metri di larghezza, che raffigura un’imbarcazione popolata di figure. Ispirati a modelli tratti dalla storia dell’arte, tutti soggetti ritratti da Sokol, sono persone da lei conosciute, incontrate, vissute. Tutte accostate a importanti tempi di attualità. E Infinie Benedikt Hipp, che presenta una serie di dipinti e sculture che ricordano parti anatomiche e dissezionate di un corpo umano.