
Apre il 30 gennaio alla Galleria de’ Bonis la mostra di Renato Guttuso, Antonio Ligabue e Fausto Pirandello. Un percorso tra le opere di tre pittori del Novecento che hanno rappresentato la forza della natura e l’azione dell’uomo. I lavori riuniti a Reggio Emilia sono quelli proposti alla fiera dell’arte di Bologna.
Antonio Ligabue: Il tormento di un’anima naif
Cosa propone la mostra alla Galleria de’ Bonis?
L’evento “Arte Fiera arriva in Galleria. Uomo, natura e ambiente nella storia dell’arte” nasce dall’emergenza sanitaria. Il distanziamento sociale ha limitato spostamenti e relazioni e l’incertezza ha preso il sopravvento. Quando anche una passeggiata al parco diventa rischiosa, si cercano modi diversi di gestire attività e rapporti interpersonali. L’esposizione rappresenta la natura non controllata e antropizzata e l’uomo a confronto con se stesso. Considerando la situazione attuale, gli organizzatori hanno pensato di rendere fruibile l’evento anche a distanza. Infatti, gli interessati possono richiedere una visita guidata in videochiamata al numero 338.3731881. Stanislao de’ Bonis poi cura approfondimenti e video sui social per far conoscere al pubblico gli artisti. I contenuti dedicati alla mostra sono disponibili martedì, venerdì e sabato su Facebook, Instagram e YouTube.
Lo spazio espositivo
La Galleria de’ Bonis nasce come centro di promozione dell’arte contemporanea a Reggio Emilia. Offre visibilità agli artisti emergenti e ha una vasta sezione di opere italiane del 20° secolo. Il centro culturale è un punto di riferimento per lo studio di Renato Guttuso e la valutazione delle sue opere.
La mostra
Il percorso mette in risalto la sensibilità e il vissuto artistico-culturale degli artisti. Nei paesaggi di Guttuso si avverte lo stupore dell’uomo di fronte agli eventi naturali. Una mareggiata ad Alghero e l’eruzione dell’Etna rappresentano l’energia degli elementi. Ligabue descrive la natura selvaggia e animalesca, la lotta tra predatore e vittima. Le nature morte e i ritratti di Pirandello segnano una divisione tra ciò che è inanimato e umanità. Le querce mosse dal vento sono quasi un’astrazione, irreali, mentre colpisce l’ambientazione spoglia delle sue bagnanti.
L’esposizione è visitabile fino al 27 febbraio in galleria da martedì a sabato dalle 10 alle 13 e dalle 16 alle 19. Giovedì soltanto la mattina.