Virginia, si cambia: stop alla pena di morte

In Virginia la Camera ha dato voto favorevole all'abolizione della pena di morte: a questo punto si attende la firma del governatore Ralph Northam che sancirà l'entrata in vigore della nuova legge.

0
851
Virginia abolizione esecuzioni capitali
Stati Uniti: la Virginia abolisce la pena di morte

È svolta storica in Virginia. Dopo l’ultima votazione, con una maggioranza di 57 favorevoli a fronte di 41 contrari, lo stato americano del Sud-Est ha varato l’abolizione della pena di morte. Si tratta della prima realtà meridionale degli States a prendere una decisione di questo tipo. C’era aria di cambiamento già da qualche giorno, ovvero da quando il Senato si era già espresso per l’adozione della nuova legge sulla cancellazione della pena capitale. Mancava soltanto la decisione della Camera dove il quorum maggioritario è giunto in seguito alla scelta di tre repubblicani di schierarsi dalla parte dei democratici.

Il governatore democratico Ralph Northam – che si è esposto in prima persona affinché arrivasse lo stop alla pena di morte – è già pronto a firmare la normativa che inserirà la Virginia tra i 22 Stati federali che hanno messo definitivamente da parte le esecuzioni capitali. Quando il provvedimento diventerà ufficiale, le due persone che attualmente si trovano nel braccio della morte andranno incontro ad una riconversione della pena in ergastolo.

Il racconto di un demone e dei suoi demoni

La votazione di Richmond è stata particolarmente significativa poiché, dal momento della sua fondazione, nello Stato del Sud degli USA sono stati giustiziati almeno 1.400 detenuti, un dato che – stando alle informazioni divulgate da Death Penalty Information – risulta tra i più alti di sempre, secondo soltanto al Texas da quando la Corte Suprema ha reinserito le condanne a morte a partire dal 1976.

Virginia: aspro dibattito politico prima della cancellazione della pena di morte

La strada verso l’abolizione della pena di morte in Virginia è stata piuttosto tortuosa. Il confronto in Aula è stato decisamente serrato e dai toni anche piuttosto duri. I democratici si sono detti favorevoli allo stop alle pene capitali perché considerate ormai una condanna brutale e superata, e non a caso sono sempre di più i Paesi che in tutto il mondo l’hanno messa da parte.

Inoltre il Partito democratico statunitense ha sottolineato che spesso le esecuzioni hanno colpito superficialmente e ingiustamente i cittadini afroamericani, i malati di mente e i poveri.

I repubblicani invece si sono detti preoccupati perché, a loro parere, con la chiusura del braccio della morte diversi assassini potrebbero tornare in libertà. Tutto ciò sarebbe un grosso pericolo per le vittime, i rispettivi familiari e per tutti i cittadini onesti della Virginia.

La pena di morte in Kazakistan è stata abolita

La proposta di eliminare le esecuzioni capitali, se fosse stata avanzata l’anno scorso, quasi certamente non sarebbe stata approvata. Michael Stone, direttore di Virginians for Alternatives to the Death Penalty, ritiene che la svolta di questi giorni sia legata ad una rinnovata sensibilità sulla questione delle discriminazioni razziali nell’applicazione della giustizia penale. Stone è convinto che l’abolizione della pena di morte in Virginia rappresenti anche una vittoria del movimento Black Lives Matter, nato dopo il decesso di George Floyd. Infatti ha spiegato che l’energia trasmessa da questa iniziativa e un nuovo desiderio di riforme: “Hanno davvero premiato in modo significativo i nostri sforzi”.