Nuove ombre si addensano sul vaccino AstraZeneca. Dopo l’iniziale smentita dell’EMA, si è levata anche la voce della presidente della Commissione Europea. Vediamo i fatti.
Vaccino AstraZeneca, cosa è successo?
La notizia è di ieri: il lotto ABV2856 del vaccino AstraZeneca è stato fermato dall’Aifa su tutto il territorio nazionale. Una decisione presa in via del tutto precauzionale, considerando due decessi avvenuti in terra di Sicilia. Si tratterebbe in totale di 500.000 dosi in ogni lotto.
Campagna degli 007 russi contro i vaccini occidentali
Il caso di Catania
Si premette che al momento non è stato stabilito alcun nesso di casualità fra i decessi e la somministrazione del vaccino. Il primo caso è un poliziotto, Davide Villa, agente della Squadra Mobile di Catania e deceduto per una trombosi a 50 anni. Per la sua morte è attualmente aperto un fascicolo alla Procura di Catania, senza indagati, con l’accusa di omicidio colposo.
Il caso di Siracusa
Il secondo caso è Stefano Paternò, sottufficiale di Marina, deceduto in seguito ad arresto cardiaco a 43 anni. Vaccinato ad Augusta, un’inchiesta alla Procura di Siracusa ha disposto l’autopsia e il sequestro del lotto di vaccini incriminato. Al momento gli indagati sono dieci, sempre per omicidio colposo. “Si tratta di un lotto che è stato commercializzato sia in Italia che in Europa. Stiamo indagando e purtroppo non è facile visti i numerosi soggetti coinvolti. Non dobbiamo creare allarmismo ma le nostre scelte sono dettate dalla tutela della salute pubblica” ha spiegato all’Ansa Sabrina Gambino, Procuratore Capo di Siracusa.
Il caso di Trapani
Anche a Trapani c’era stato un caso sospetto: si trattava del maresciallo dei Carabinieri Giuseppe Maniscalco, 54 anni, in servizio alla Procura di Trapani. L’autopsia ha però precisato che non esiste alcun nesso tra la somministrazione del vaccino e la morte.
Vaccino AstraZeneca, pronti i PM
“Poche ore dopo aver disposto i primi accertamenti sulla morte e sulla somministrazione del vaccino mi sono recato all’hub di Siracusa per vaccinarmi con la prima dose di AstraZeneca. Ritengo sia fondamentale avere fiducia nella campagna vaccinale per superare questa emergenza” ha fatto sapere Gaetano Bono, Sostituto Procuratore e titolare dell’inchiesta sulla morte di Stefano Paternò. “Mi hanno somministrato la prima dose del vaccino proprio dopo poche ore aver saputo della morte di Paternò. Sono convinto che la campagna vaccinale deve andare avanti, perché prima saremo vaccinati e prima supereremo questa emergenza sanitaria. Non si può non avere fiducia”.
Carmelo Zuccaro si vaccina
Stessa cosa, più o meno, ha dichiarato Carmelo Zuccaro, Sostituto Procuratore di Catania, che si sta occupando delle indagini sulla morte di Davide Villa. Anch’egli sottoposto alla vaccinazione ieri. “L’ho fatto con la coscienza tranquilla di esercitare un mio diritto alla salute e un dovere nei confronti degli altri. Farsi vaccinare è l’unica misura che può portarci fuori da questa pandemia”.
Situazione in Campania
Anche l’unità di crisi della Regione Campania sta monitorando tutti i pazienti che hanno ricevuto il vaccino dal lotto fermato. Sembra che al momento tutto sia sotto controllo, ma i detti pazienti verranno tenuti sotto sorveglianza medica.
Draghi telefona alla von der Leyen
Stando così le cose, il premier Mario Draghi ha sentito telefonicamente Ursula von der Leyen, e secondo fonti interne la conclusione è stata che non c’è nessuna evidenza del nesso tra i casi di trombosi avvenuti in Europa e il vaccino. La Presidente ha però comunicato che l’Ema ha avviato un’ulteriore review accelerata. “No comment. La comunicazione è nelle mani del ministro. Al momento è tutto in evoluzione. Bisogna ancora accertare il nesso di casualità” ha spiegato Giorgio Palù, presidente dell’Aifa, mentre usciva da un incontro con il ministro Giorgetti.
Non solo Italia
Come è logico pensare, l’Aifa sta effettuando tutte le verifiche del caso, in collaborazione con i Nas e l’Istituto Superiore della Sanità. Ma anche altri Paesi hanno sospeso in via precauzionale l’inoculazione di AstraZeneca: fino a questo momento Danimarca, Norvegia e Islanda. La Francia ha invece deciso di proseguire: “Ho investito della questione l’Agenzia Nazionale per la Sicurezza del Farmaco. Secondo loro, non c’è motivo di sospendere” ha fatto sapere il ministro della Salute francese, Olivier Véran.