Dopo l’inizio del conflitto tra il gruppo palestinese Hamas e Israele, una nuova ondata di antisemitismo sta minacciando il mondo. Negli USA i crimini d’odio contro gli ebrei dopo i 7 ottobre sono cresciuti del 300%.
Una nuova ondata di antisemitismo
Dopo gli attacchi di Hamas del 7 ottobre e la risposta indiscriminata di Israele, esplode l’antisemitismo nel mondo. Negli USA c’è un clima di paura crescente per gli ebrei. Le scuole diurne ebraiche hanno cancellato le lezioni. Le sinagoghe sono state chiuse. I social media pulsano di odio contro gli ebrei. Alla Cornell University, università dell’Ivy League nelle zone rurali di New York, gli ebrei americani temono così tanto per la propria vita da non poter mangiare nemmeno insieme. Altrove, in uno dei tanti altri incidenti, la casa di Beverly Hills di un sopravvissuto all’Olocausto è stata imbrattata di graffiti antisemiti. Ci sono stati anche numerosi casi di antisemitismo in Europa.
Il direttore dell’FBI Christopher Wray ha avvertito che l’antisemitismo sta raggiungendo “livelli storici” negli USA. “In effetti, le nostre statistiche indicherebbero che, per un gruppo che rappresenta solo circa il 2,4% del pubblico americano, rappresentano qualcosa come il 60% di tutti i crimini d’odio a base religiosa”, ha detto Wray. L’Anti-Defamation League ha registrato un aumento del 400% degli episodi di antisemitismo negli USA dal 7 ottobre. Studi accademici hanno dimostrato che l’antisemitismo spesso aumenta nei momenti di crisi del conflitto israelo-palestinese. Il presidente Biden ha presentato nuove misure per contrastare l’antisemitismo nei campus universitari e gli alti funzionari hanno sottolineato la necessità di combattere l’odio antiebraico.
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