venerdì, Maggio 24, 2024

Hygge, alla ricerca della felicità

L’hygge è il cosiddetto ‘metodo danese’ che corrisponde al benessere, alla confortevolezza e alla convivialità. Rappresenta quella che viene descritta come intimità per favorire l’instaurarsi di relazioni sane e il segreto per gestire lo stress che rende i Danesi il popolo più felice al mondo. Scopriamo in cosa consiste, descrivendo anche l’ ‘effetto danese’, cioè l’elevato benessere in Danimarca attraverso i dati di uno studio e presentando i risultati di un rapporto dell’Happiness Research Institute, e quali pratiche seguire per vivere felici.

Cos’è hygge?

Ci riferiamo all’hygge come la ricerca della felicità perché è il metodo danese che corrisponde al benessere e permette di raggiungere la felicità. Per i Danesi è un vero e proprio stile di vita positivo che si caratterizza per l’attenzione alla vicinanza all’altro e alla condivisione e consente di gestire lo stress.

Infatti ‘hygge’ è un termine utilizzato in Danimarca ed esprime il ‘piacere di stare insieme alle persone care in un’atmosfera di intimità’ ed è alla base del sistema educativo del posto. Tanto che i bambini vengano abituati già da piccoli ad aiutare gli altri e a impegnarsi nel gioco di squadra.

Per i Danesi essere uniti e intimi corrisponde a dare un senso alle proprie vite.

E ‘hyggja’ esprime, in Germania, si potrebbe tradurre con ‘accogliente’ e ‘piacevole’. Dunque significa ‘sentirsi soddisfatti’. Potrebbero essere le parole che più si avvicinano a questo concetto molto profondo.

In cosa consiste lo stile di vita hygge?

Esistono dei punti fermi che rappresentano lo stile di vita hygge. Alcuni di essi sono delle azioni da mettere in pratica nella vita di tutti i giorni. Ad esempio:

  • trovare un rifugio per sé, cioè un luogo dove essere sereni e sentirsi al sicuro;
  • intimità con gli altri. Dunque il senso di appartenenza ad una squadra deve vincere sul singolo;
  • qui ed ora, senza distrazioni magari spegnendo lo smartphone;
  • creare l’atmosfera, magari utilizzando luci soffuse e candele;
  • praticare la gratitudine apprezzando ciò che si ha;
  • porre attenzione a ciò che si reputa come importante;
  • trascorrere il tempo in compagnia con gli altri;
  • leggere un libro sul divano;
  • l’amore per il Natele e per la natura;
  • passare una serata con gli amici;
  • condividere con gli altri.

Così lo stile di vita positivo hygge corrisponde al ritorno alle piccole cose per riscoprire la felicità che la filosofia danese propone.

Uno studio

Uno studio sull’ ‘effetto danese’ è stato condotto da Robert Biswas-Diener del Centro di Psicologia Positiva Applicata, Portland, USA, Joar Vittersø dell’Università di Tromsø, Tromsø, Norvegia e Ed Diener dell’Università dell’Illinois, Champaign, IL, USA. Dunque i ricercatori hanno posto attenzione all’elevato benessere in Danimarca per spiegarlo.

Il punto di partenza è stato aver individuato nel popolo danese un livello più alto di benessere rispetto a quello americano, anche nei Danesi con reddito più basso. Così hanno considerato che l’economia del benessere consente di risolvere problemi di benessere sociale. Ad esempio la solitudine e problemi di salute mentale. Essi prendono in esame il reddito e la felicità. Sono due variabili collegate. Attraverso lo studio analizzano le diverse misure del benessere in Danimarca e in America.

Il campione di entrambe le Nazioni hanno mostrato elevati livelli di benessere. Tuttavia gli Americani hanno generalmente riportato maggiori effetti positivi e negativi. E i Danesi hanno riportato livelli più elevati di soddisfazione e divertimento.

I ricercatori hanno sottolineato che il campione con basso reddito negli Stati Uniti ha mostrato effetti negativi più elevati e una minore soddisfazione di vita rispetto ai Danesi. Circa l’effetto positivo, la differenza maggiore tra i due Paesi è stata riscontrata tra gli intervistati ad alto reddito.

Dunque, per comprendere le differenze nel benessere di queste due Nazioni bisogna comprendere il benessere dei meno facoltosi.

Perché il benessere?

I risultati di questo studio hanno stimolato riflessioni da parte del Consiglio Nordico dei Ministri che, perciò, lo scorso anno ha commissionato un rapporto all’Happiness Research Institute, proprio per comprendere l’economia del benessere.

La richiesta è stata capire perché i paesi nordici hanno bisogno di un’economia del benessere quando hanno fatto così bene a farne a meno. Infatti, i Danesi sono bravissimi ad approcciarsi alla vita da cui possono trarre il meglio anche nelle situazioni svantaggiose e sviluppare alti livelli di felicità. La curiosità è stata posta alla modalità dei governi di attivare il benessere sociale. In realtà emerge che non ne sono stati affatto promotori. Infatti, la felicità degli abitanti della Danimarca è correlata agli alti livelli di reddito e ampi benefici sociali. Come pure al livello basso di corruzione e alle istituzioni statali ben funzionanti. Ancora al senso di autonomia, libertà e fiducia sociale tra i cittadini.

La comprensione dell’economia del benessere è direttamente correlata al benessere soggettivo. Le misure adottate dagli Stati per il raggiungimento del benessere conducono all’economia del benessere. Si arriva alla consapevolezza che è necessario costruire un’economia che possa soddisfare i bisogni delle persone e del pianeta. Questo obiettivo è raggiungibile, sempre secondo il rapporto, attraverso la collaborazione, la condivisione e la cooperazione tra i diversi settori e i diversi Stati.

Vivere felici con l’hygge

Esistono caratteristiche hygge che aiutano a vivere felici. In special modo si fa riferimento a quattro ‘virtù’ da praticare:

  • presenza, intesa come senso di connessione con ciò che si sta facendo. Dunque consapevolezza del qui ed ora;
  • gratitudine, emozione primaria per raggiungere la felicità. Essa va allenata per essere aperti a ciò che la vita può regalare;
  • intimità nella relazione con gli altri per arrivare alla serenità perché scevri da qualsivoglia necessità di proteggersi;
  • accoglienza come modo di essere. Dunque, non giudicare ma essere empatici attraverso un atteggiamento positivo.

Oltre a queste, esistono dei suggerimenti pratici hygge per migliorare la propria vita ed essere più sereni. Ad esempio, rendere la propria casa un posto accogliente, rigenerante e confortevole.

I suggerimenti pratici indicano di dedicare tempo a quello che è chiamato il ‘nido’. Questo è il posto dove ci si sente accolti e al sicuro. Dove ci si può rilassare e mettersi comodamente a riposo, appunto sorseggiando una bevanda calda.

Conclusioni

Dagli studi emerge che le relazioni sociali significative influenzano la qualità della vita migliorandola. Sapere di poter contare su qualcuno permette di avere la capacità di gestire lo stress e l’ansia che provengono dal timore di dover affrontare tutto da soli.

In tal modo, i legami rappresentano il segreto per raggiungere la felicità. Difatti, le relazioni felici producono effetti benefici sulla salute. Come? Allungando la vita di ciascuno. Come pure riducendo lo stress e fortificando il sistema immunitario.

Così l’hygge diventa un’arte, cioè quella di ampliare lo spazio della zona di comfort, includendo anche gli altri, oltre a ciò che fa stare bene con se stessi. Questa è la via per la felicità.

https://www.periodicodaily.com/hygge/

Donatella Palazzo
Donatella Palazzo
Psicologa individuale, familiare e di coppia, e scrittrice. Sessoanalista (Istituto Italiano di Sessoanalisi e Dinamiche Sessuali). Specialista delle Risorse umane. Progettista in ambito sociale e scolastico. Membro dello Staff della Casa Editrice Noitrè. L'attività comprende, tra l'altro, la valutazione dei contributi di prossima pubblicazione, l'organizzazione degli eventi da presentare al pubblico e altro in ambito culturale.

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