domenica, Maggio 19, 2024

Treno vs aereo: modi per rendere i treni più economici

Un recente rapporto di Greenpeace mette in evidenza lo squilibrio dei prezzi tra il trasporto ferroviario e quello aereo, che in alcuni casi arriva a 30 volte, mentre il trasporto aereo inquina fino a 80 volte di più.


All’arrivo in stazione, la SNCF ringrazia ora i passeggeri del TGV “per aver scelto il mezzo di trasporto più ecologico”. Secondo Ademe, il trasporto aereo rappresenta il 41% dell’impronta di carbonio del settore turistico e oltre il 7% dell’impronta di carbonio della Francia. Su alcune tratte, l’impatto climatico complessivo del trasporto aereo può essere fino a 80 volte superiore a quello del trasporto ferroviario, come ad esempio sulla tratta Lille-Lione. Ma è comunque necessario avere i mezzi per soddisfare le proprie ambizioni ecologiche, come evidenziato da un recente rapporto di Greenpeace che mostra come il viaggio in treno sia in media due volte più costoso di quello in aereo in Europa.


I treni sono fino a 30 volte più costosi degli aerei


Su 79 delle tratte analizzate su un totale di 112, il viaggio in aereo è più economico di quello in treno per la stessa data, a volte fino a 30 volte più economico sulla tratta Barcellona-Londra! Questo è tanto più vero quando il viaggio coinvolge diverse compagnie ferroviarie, e quindi con biglietti separati per ciascuna di esse. Secondo il rapporto, “i prezzi possono anche variare da un operatore all’altro: un biglietto Parigi-Berlino, ad esempio, sarà quasi tre volte più economico sul sito della Deutsche Bahn rispetto a quello della SNCF (79 euro contro 207 euro)”. Inoltre, le compagnie aeree low-cost sono più economiche dei treni in quasi tutti i casi, grazie alle loro strategie di prezzo aggressive, che spesso sono inferiori ai costi effettivi, con biglietti dalla Francia che a volte costano anche solo 1 euro.


La Francia sul podio dei peggiori risultati in Europa


Su 17 delle 20 tratte analizzate dalla Francia, le tariffe dei treni sono in media 2,6 volte più care. Questo dato colloca la Francia in un desolante terzo posto in Europa, dietro al Regno Unito (4 volte) e alla Spagna (3,9 volte). Su alcune tratte, come la Parigi-Valencia, il rapporto è addirittura di 8, e arriva a 12 in un giorno specifico, 6,7 per la tratta Marsiglia-Londra. Su 20 rotte analizzate, 19 sono gestite da una compagnia aerea low-cost… Con differenze di questo tipo, come possiamo incoraggiare seriamente le persone a scegliere modalità di trasporto più ecologiche, quando un viaggio Parigi-Valencia costa 322 euro in treno contro i 25,99 euro in aereo?


L’84% dei giovani è favorevole al riequilibrio delle tariffe


Secondo Alexis Chailloux, responsabile della campagna viaggi sostenibili di Greenpeace Francia, “questo rapporto dimostra, con dati alla mano, ciò che tutti coloro che viaggiano in Europa hanno già sperimentato: una differenza di prezzo impressionante tra le tariffe aeree e ferroviarie per lo stesso viaggio. Per invertire questa tendenza, è urgente porre fine alle anacronistiche esenzioni fiscali di cui gode l’industria aerea. In questo modo sarà possibile investire massicciamente nella rete ferroviaria e rendere più accessibili i viaggi in treno”. Tanto più che, come mostra il Barometro delle abitudini di viaggio dei giovani, l’84% dei giovani francesi è favorevole a un riequilibrio delle tariffe aeree e ferroviarie.


Disparità di tassazione tra biglietti ferroviari e aerei


Dopo il rapporto sui viaggi eco-responsabili e a basse emissioni di carbonio, Greenpeace dedica l’ultima parte del rapporto alle soluzioni per riequilibrare le tariffe dei viaggi in treno e in aereo. Mentre i treni sono spesso troppo costosi, gli aerei sono talvolta sproporzionatamente economici, grazie soprattutto a una tassazione iniqua. “Mentre le compagnie aeree non pagano né la tassa sulla paraffina né l’IVA sui voli internazionali e beneficiano di sussidi finanziati dal denaro dei contribuenti, le compagnie ferroviarie devono pagare l’imposta sull’energia, l’IVA e consistenti pedaggi ferroviari nella maggior parte dei Paesi”, spiega il rapporto. La perdita di entrate è stimata in 4,7 miliardi di euro all’anno per la Francia, che potrebbero salire a 6,1 miliardi di euro se il traffico riprendesse a pieno regime nel 2025.


Prezzi sociali e biglietti climatici


Un’enorme quantità di denaro che potrebbe essere investita per rilanciare i treni notturni in Europa, per aumentare il social pricing sui treni a lunga percorrenza o per introdurre in Francia un “biglietto climatico”, come avviene in Germania con un pacchetto al costo di 49 euro al mese per l’accesso illimitato ad autobus, metropolitane, treni locali e regionali, esclusi i treni ad alta velocità. Un sistema integrato di biglietteria e di pagamento in tutta l’Unione europea incoraggerebbe anche i viaggi in treno con più operatori. In ogni caso, c’è un senso di urgenza, poiché il traffico aereo in Europa è tornato a livelli pre-pandemici e i biglietti aerei a bassissimo costo vanno a beneficio soprattutto di persone con un certo capitale culturale ed economico, mentre quasi il 40% della popolazione francese non ha mai volato, secondo Gifas.

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