Stop ai glitter: sono dannosi per l’ambiente

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Stop ai glitter

Stop ai glitter, sono dannosi per l’ambiente! I glitter, quei brillantini colorati che adornano vivacizzando abiti ed accessori, ma non solo, sarebbero in realtà molto nocivi. L’impatto dei glitter con l’ambiente sarebbe, infatti, altamente dannoso. Parte dall’Inghilterra, dalle case produttrici inglesi, l’appello che invita a cessarne l’utilizzo. Esortate, in particolar modo, le azienda americane che ne fanno ampio ricorso. Non solo l’ambiente del fashion, i glitter spopolano anche tra gli addobbi festivi, giochi per bambini ed oggettistica.

Perché i glitter sono dannosi?

Quando riponiamo un abito, decorato con i glitter, nel nostro guardaroba non potremo fare a meno di notare che anche su tutti gli altri abiti si deposita parte di questi brillantini. Toccando un tessuto, o un oggetto, cosparso di glitter questi iniziano ad appiccicarsi alle nostre mani. Finiscono per terra, sulle superfici e tra i capelli. Volando, si depositano praticamente ovunque. Per quanto siano sfiziosi c’è da dire che sono davvero fastidiosi. Però non è questo il principale inconveniente che comportano. Ci siamo mai chiesti di cosa siano composti i glitter? I microscopici brillantini sono una combinazione di plastica ed alluminio. Già a primo impatto, questo dato fa storcere il naso. Ma non è tutto. Si tratta di una micro-plastica pericolosa per via del suo formato. Inoltre, l’utilizzo non è fondamentale . Il glitter è un puro vezzo, una vanità oppure, a seconda dei casi, un divertimento. Perciò, farne uso significa inquinare l’ambiente per capriccio.

Stop ai glitter, pericolose micro-plastiche

Da molto tempo ormai si discute dei danni che la plastica provoca all’ambiente. Numerosi studi si sviluppano sul tema, alla ricerca di soluzioni alternative. Nel 2020 uno studio ha reso noto il fatto che le micro-plastiche, disperdendosi con tanta facilità nell’ambiente, possono raggiungere tramite l’aria e le piogge ambienti incontaminati. È stupefacente scoprire sin dove possono arrivare. Sui fondali marini sono state rintracciate tonnellate di materiale simile. Non soltanto il mare ne è colpito. Tracce di micro-plastica sono rinvenute anche tra i ghiacci dell’Antartide e addirittura nella pancia di alcune balene. Queste scoperte hanno dell’incredibile. Ancor più sconvolgente è apprendere che ogni essere umano, ingerisce mediamente cinque grammi di micro-plastica, a settimana.

Stop ai glitter: la protesta parte dall’Inghilterra

Sulla base di queste nuove consapevolezze, scioccanti, diverse aziende inglesi tra cui Morrisons, hanno deciso di bandire i glitter dalla loro intera produzione. Un forte segnale che lancia un messaggio chiaro: i glitter sono altamente pericolosi per l’ambiente, per gli esseri viventi che lo abitano e per gli umani. Possiamo tranquillamente rinunciarvi in nome di un bene più prezioso: la salvaguardia della Terra su cui viviamo. “Abbiamo tolto glitter e plastica dalla nostra gamma festiva quest’anno, in modo che i nostri clienti possano godersi i loro addobbi senza preoccuparsi dell’impatto ambientale“. QUeste le dichiarazioni di Christine Bryce, direttrice di Morrisons. Quello contro le micro-plastiche, e più ampiamente contro ciò che inquina spudoratamente l’ambiente, è un vero e proprio movimento di protesta. Il buon esempio, si auspica, possa contagiare anche altre nazioni. Sensibilizzare il settore industriale su questi aspetti è di fondamentale importanza.

Sono solo i glitter il problema?

Certamente, i glitter non sono tra le decorazioni che più si confanno ai principi di moda solidale e sostenibile. Per via della loro composizione, del loro formato che li porta a depositarsi nei luoghi più impensabili. Tuttavia, è possibile che il movimento che sta dilagando, contro l’uso dei glitter, sia una maniera per far emergere un problema più grande. Partendo da un piccolo dettaglio come il glitter, forse, si potrà poco per volta scoperchiare un vero vaso di pandora. Infatti, introducendo tramite i glitter al tema delle micro-plastiche, si può giungere a parlare di più gravi conseguenze sull’ambiente. Come ad esempio, quelle provocate dal deterioramento di oggetti in plastica di dimensioni ben più ampie rispetto ai microscopici glitter. Ma da qualche parte, bisognerà pur partire.