Pulitzer 2020: dall’inchiesta sulle licenze dei taxi al romanzo sulla vita nei riformatori

Chi sono i vincitori del premio giornalistico più conteso al mondo

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Colson Whitehead, Michael R. Jackson, Benjamin Moser sono tra i vincitori dell’edizione 2020 dei Premi Pulitzer. Il primo, al secondo premio in tre anni, è l’autore di “I ragazzi della Nickel” edito in Italia da Mondadori. Le categorie premiate sono 22, 15 per il giornalismo e 7 per altri ambiti che variano dalla narrativa, passando per i testi teatrali fino arrivare alla poesia. Istituiti nel 1917, attualmente l’assegnazione dei premi è gestita dalla Columbia University di New York. Quest’anno i premi, a causa dell’emergenza sanitaria, sono stati assegnati tramite una diretta YouTube. Ad annunciarli è l’amministratrice Dana Canedy direttamente dal salotto di casa. Ci ha tenuto a ricordare, nel suo discorso di apertura, quanto il giornalismo sia fondamentale e indispensabile durante periodi di emergenza come quello che stiamo vivendo.

L’assegnazione dei premi ha sancito l’importanza nella letteratura mondiale di un autore come Colson Whitehead. Al suo secondo premio, è un autore in grado di scavare nella storia della società americana portando alla luce violenza e verità pericolose.

I premi assegnati al giornalismo

Per la categoria Local Reporting il premio è andato al Baltimore Sun per aver portato avanti l’inchiesta sui rapporti tra i sindacati della città e il sistema sanitario cittadino. Il “New York Times” invece è stato premiato nella categoria International Reporting per i suoi articoli sul governo di Vladimir Putin e i rischi che può provocare sul piano internazionale. Pro Publica e il “Seattle Time” invece sono i vincitori della categoria National reporting per i loro articoli riguardo gli incidenti navali nell’ Oceano Pacifico e per i problemi tecnici ai Boeing 737 MAX. Per quanto riguarda l’ Explanatory reporting è stato premiato il Washington Post per gli articoli sui cambiamenti climatici. Nella categoria Investigative reporting Ha vinto Brian M. Rosenthal del New York Times. L’inchiesta da lui curata si occupava del mercato delle licenze dei taxi a New York.

Nelle Breaking News invece ad essere premiato è Courier-Journal di Louisville. Si è occupato di svelare modalità razziste con cui venivano fatte concessioni dal governatore del Kentuchy. Nella categoria Criticism il premio è stato assegnato a Christopher Knight del Los Angeles Times. Il suo articolo è una forte presa di posizione riguardo i lavori svolti al Los Angeles County Museum of Art’s. Nel Commentary a vincere è Nikole Hannah-Jones del New York Times per un approfondito e ben strutturato saggio sulla schiavitù. La sezione Editorial Writing va a Jeffery Gerritt del Palestine Herald-Press mentre l’ Editorial Cartooning va a Barry Blitt del New Yorker. L’ultima categoria è invece Feature writing dove a prevalere è stato Ben Taub del New Yorker.

I premi alla fotografia, all’audio reporting e al public service

Foto delle proteste di Hong Kong

Nella fotografia è stato premiato lo staff fotografico della Reuters per le foto della protesta di Hong Kong e Channi Anand, Mukhtar Khan e Dar Yasin dell’Associated Press per quelle riguardanti lo condizioni di vita nel Kashmir. Per la prima volta, dopo anni viene introdotta una nuova categoria, l’ Audio reporting che vede la vittoria di This american life. La puntata riguardava le storie delle persone toccate dalla violenta politica migratoria di Trump. L’ultima sezione premiata del giornalismo è Public service. Il premio è andato all’Anchorage Daily News per articoli su casi di violenza sessuale in Alaska.

Premi per arte e letteratura

Quest’anno, a differenza degli anni passati l’assegnazione è stata molto variegata. Il premio alla miglior biografia è andato a Benjamin Moser per il suo Sotang. Per la poesia invece è stata premiata la raccolta The tradition di Jericho Brown. Per la categoria General non fiction i vincitori sono stati The undying di Anne Boyer e The end of the myth di Greg Grandin. Nel primo il tema principale è il capitalismo della cura del cancro negli Stati Uniti. Nel secondo invece,si parla della volontà dell’America di espandersi ‘senza limiti’. Il premio per il miglior testo teatrale è stato assegnato ad A strange loop di Michael R. Jackson. Un musical su identità, sessualità e questioni razziali.

Colson Whitehead

La vittoria come miglior romanzo è andato a I ragazzi della Nickel di Colson Whitehead che racconta la storia di un riformatorio in Florida. Per la categoria History il premio è stato assegnato a Sweet taste of liberty: a true story of slavery and restitution in America di W. Caleb McDaniel. Il libro narra la storia di una donna nell’Ottocento che fa causa all’uomo che l’aveva violentata e rapita. Il premio per la musica è dato a Anthony Davis per The Central park five. Una menzione onorevole postuma è andata a Ida B. Wells per il suo lavoro sulle violenze su gli afroamericani.