Paul Klee: l’arte oltre il pathos nell’ordine del movimento

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Paul Klee è un pittore tedesco della seconda metà dell’800 e prima metà del 900. Dal talento astrattista, le opere di Klee esprimono la volontà di un linguaggio indipendente, che comunica la visione reale. Oltre i messaggi di un artista, dove le pitture non hanno l’intenzione di emergere alla vista come semplici rappresentazioni e di riflesso. Sulle campiture di colore Klee dipinge l’essenzialità, in semplici linee, dove l’arte non trova espressione visibile, in quanto non riproducibile. Ecco un pensiero di Klee: “Non appartengo solo a questa vita, perché io vivo bene con i morti, come con i non nati. Più vicino di altri al cuore della Creazione, ma sempre troppo lontano”.

Paul Klee chi è?

Paul Klee nasce a Münchenbuchsee il 18 dicembre 1879 e decede a Muralto il 29 giugno 1940. La terra di origine rimane a nord dalle Alpi bernesi, sull’altopiano di Berna e la famiglia decide il trasferimento nella capitale svizzera, dopo la nascita di Paul. La madre è una cantante ed il padre insegnante di musica. Durante l’adolescenza, Paul apprende le conoscenze musicali e suona il violino, con l’ascolto di brani di artisti come Bach, Mozart, Wagner e Beethoven.

In realtà, l’interesse per la musica accompagna Paul per tutta la vita. Anche la passione per il teatro e la letteratura in prosa coinvolgono Paul, che segue. Alla fine degli anni Novanta, Paul frequenta l’Accademia delle belle arti a Monaco di Baviera, dove si trasferisce. Tra gli insegnanti di Paul, il professore Franz von Stuck gli trasmette le conoscenze della Jugendstil, una nota corrente letteraria. All’età di ventisei anni, Klee raggiunge Parigi, dove per la prima volta osserva le tele impressioniste e di altri stili pittorici. A fronte di ciò, Klee ammira le opere di numerosi artisti, dagli acquerelli su vetro ad altre rappresentazioni.

Dal 1906, Klee espone le proprie opere presso le mostre di Secessione di Berlino e quella internazionale di Monaco di Baviera. Durante lo stesso periodo, il pittore organizza una propria mostra presso il Kunstmuseum, della capitale svizzera. In seguito, l’artista stringe numerose amicizie con personaggi noti, come: Franc Marc, August Macke, Vasilij Kandinskij, Robert Delaunay. Sempre nel 1911, Klee segue l’influenza artistica cubista di Delaunay, che apprezza sugli studi del colore e della luce. Di fatto, la padronanza sull’utilizzo delle tonalità di luce calde giunge da un viaggio a Tunisi, dove il pittore coglie i colori accesi dal luogo. A tal proposito, ecco il pensiero di Klee sui colori: “Questo è il momento più felice della mia vita, il colore ed io siamo una cosa sola: sono pittore”.

Paul Klee: la carriera artistica

All’età di trentasei anni, Klee riceve la chiamata presso le armi ed ottiene il congedo nel 1918. Nonostante il periodo militare, la dedizione dell’artista alla pittura non sfuma mai. A ragion per cui, Klee prosegue con maggiore frequenza l’esposizione delle opere, dove nella mostra di Zurigo riscuote il successo del pubblico dadaista. Intorno agli anni Venti, il pittore compone un saggio dal titolo La confessione creatrice, che pubblica nel 1920. Consegue la teoria della forma e del colore, che Klee spiega in seguito presso il Bauhaus di Weimar. Durante lo stesso periodo, l’artista riceve l’offerta di lavoro come insegnante di pittura da Gropius, un architetto. Di fatto, Klee accetta il lavoro con entusiasmo e dagli allievi ottiene il nominativo di Budda. Dopo qualche anno, Klee termina la docenza dall’architetto ed insegna presso l’Accademia di Düsseldorf, dove il regime nazista lo costringe alle dimissioni.

Il pensiero artistico di Klee

A differenza dei pittori realisti o naturalisti, Klee esorta la ricerca di tutti gli elementi reali, affinchè l’arte trovi risposta nella natura degli stessi. Da un lato la creatività dell’artista tedesco urla all’immaginazione, dall’altro la pittura accoglie la spiritualità, che esplora la realtà nel significato esistenziale dell’uomo. Come una spiegazione che l’artista ricerca nella propria collocazione universale. Mentre, il rispetto di Klee volge sulla comprensione dell’immagine, che per il pensiero personale ed individuale umano diventa tale, pura conseguenza di un risultato riflessivo nobile ed accurato. Tra le opere principali del pittore tedesco ci sono: Strada principale e strade secondarie, Parto fiorente, Foglie figurate ed altre.

La morte

Il pittore tedesco astrattista decede a Muralto il 29 giugno del 1940, all’età di sessantuno anni.