giovedì, Aprile 25, 2024

Papa Innocenzo XII il 9 novembre 1697 approva la costruzione della nuova Cervia

La storia della città di Cervia (provincia di Ravenna) è molto antica. Risalgono al V secolo d.C. le prime (scarse) notizie sull’esistenza di un insediamento chiamato Ficocle che probabilmente sorgeva nell’area su cui successivamente sarebbero sorte le Saline. Dai pochi documenti disponibili si sa che si trattava di una sede vescovile, dunque doveva essere una realtà piuttosto importante a quei tempi. Il nome Ficocle sarebbe stato utilizzato anche dopo la distruzione del villaggio verificatasi nel 709 per mano dell’esarca Teodoro. In quegli anni si stava consolidando la comunità locale nelle zone umide dell’interno, gettando le basi per la nascita dell’identità culturale e sociale di Cervia. Nel XVII secolo arrivò un’altra svolta, con il Papa Innocenzo XII che diede il via libera alla ricostruzione della città vicino al mare, dove ancora oggi si trova il Comune della provincia di Ravenna.

Un momento importante nella storia di Cervia fu l’introduzione delle Saline che, stando alla documentazione storica, avvenne intorno al X secolo. Da quel momento si cominciò ad abbandonare la denominazione Ficocle. L’insediamento di Cervia Vecchia si trovava proprio dove oggi sorgono gli impianti per la produzione del sale. Il cambio del nome potrebbe essere legato al termine latino acervus (mucchio, cumulo) che stava ad indicare con molta probabilità i grandi quantitativi salini che si accumulavano nella zona durante le operazioni di raccolta.

Le saline di Cervia.

L’avvio delle Saline contribuì ad accrescere l’importanza di Cervia soprattutto da un punto di vista economico. Infatti, a quei tempi, il cosiddetto «oro bianco» era un prodotto molto richiesto, poiché veniva usato per conservare gli alimenti, per preparare dei composti farmaceutici e ovviamente per l’alimentazione. La crescente centralità della cittadina romagnola implicò anche uno sviluppo delle infrastrutture circostanti per migliorare i collegamenti con altri territori. Diventata un punto di riferimento rilevante a livello produttivo, negli anni seguenti Cervia fu al centro di interessi e scontri per assicurarsi la gestione delle Saline.

Si susseguirono infatti diversi poteri alla guida della città, come ad esempio la Signoria di Ravenna (Da Polenta) o di Rimini (Malatesta), mentre altre realtà quali Imola, Bologna e Ferrara) cercarono in tutti i modi di imporsi sul territorio. In un secondo momento la storica Ficocle passò sotto il controllo dello Stato Pontificio, quindi nel 1463 finì nelle mani della Repubblica di Venezia per poi tornare – ad esclusione del periodo napoleonico – sotto l’ala protettiva del Papato fino all’Unità d’Italia. Non a caso, dunque, fu proprio un pontefice, Papa Innocenzo XII, l’artefice della ricostruzione della città nelle vicinanze del mare.

La nascita della Nuova Cervia sotto Papa Innocenzo XII

Durante la seconda metà del XVII secolo, gli interessi della comunità cervese cominciarono a spostarsi verso la costa. La popolazione locale iniziò a lanciare una serie di appelli allo Stato Pontificio, affinché autorizzasse la fondazione di una nuova città nei pressi del mare, abbandonando così la precedente collocazione nell’entroterra. Un’esigenza dettata anche dall’epidemia di malaria che stava dilagando nell’hinterland e stava causando una pericolosa diminuzione della popolazione.

Inoltre, nelle petizioni inviate al pontefice, gli abitanti sottolinearono che un miglioramento della qualità delle condizioni igienico-sanitarie della zona avrebbe favorito una crescita della produttività nelle Saline che durante il Seicento erano tra le principali risorse finanziarie della Chiesa di Roma. L’obiettivo era dunque quello di separare l’area economica di Cervia da quella residenziale, e in più si riteneva che un eventuale commercio marino avrebbe favorito i contatti con altri acquirenti e, di conseguenza, gli introiti.

Festival dell’Aquilone 2020 a Cervia

Dopo aver valutato le richieste della comunità cervese, il 9 novembre 1697 Papa Innocenzo XII ne accettò le istanze e firmò un chirografo (un decreto scritto in prima persona) nel quale concesse il suo benestare alla costruzione di una nuova città sulla litoranea, chiedendo al contempo di utilizzare anche parte dei materiali del vecchio insediamento per innalzare i nuovi edifici.

Papa Innocenzo XII e la costruzione di Cervia Nuova.

L’anno seguente (1698) il vescovo Francesco Riccamonti pose simbolicamente la prima pietra nel luogo in cui sarebbe sorta Cervia Nuova. Lo stile scelto per la città fu quello di un Barocco settecentesco, e la struttura fu una sorta di quadrilatero circondato da mura rettangolari che ancora oggi rappresenta il centro storico del Comune romagnolo. La zona esterna accolse le case dei lavoratori delle Saline, mentre agli angoli del perimetro furono eretti un ospedale, una caserma e un teatro. La strada principale invece fu dedicata alle residenze dell’aristocrazia e del clero. Nella piazza centrale furono costruiti la Cattedrale e il Palazzo Priorale (dove oggi si trova il Comune). I lavori andarono avanti per una decina d’anni.

Patrizia Gallina
Patrizia Gallina
Patrizia Gallina è una giornalista e conduttrice sportiva presso le emittenti televisive della Liguria. Conosciuta come scrittrice, attrice, cantante e modella, è nata nella città di Genova. Ha conseguito la laurea in Scienze Umanistiche presso l'Università degli Studi di Genova. Coltivo da sempre la mia passione per l'arte, la fotografia, la moda, il giornalismo e il calcio.

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