Si è svolta a Cervia (RA) la 40ª edizione del Festival dell’Aquilone. Organizzata dal 24 al 27 a settembre con un’edizione speciale dedicata al centenario della nascita di Federico Fellini. La manifestazione negli anni trascorsi è stata sempre organizzata nel periodo primaverile. Ma il muro che abbiamo dovuto costruire quest’anno attorno a noi per precauzione ha tenuto fuori il contagio ma anche la gioia di poter partecipare a eventi artistici.
Back to fly
Torniamo a volare allora! Questo è lo slogan/consiglio dell’impresa culturale Artevento, organizzatrice del Festival dell’Aquilone. Ma anche a volare con la mente, con la creatività oltre che con qualsiasi aquilone. Torniamo ad occupare certi spazi stupendi in questo mondo. Una spinta all’azione più pacifica possibile senza convincersi che sia un’attività creata solo per i bambini.
I ladri del vento al Festival dell’Aquilone
Artisti provenienti da tutto il mondo (comunque dai Paesi dove è permesso viaggiare), carichi di gioia e di bagagli pieni di invenzioni. Persone di ogni età arrivate a Cervia per rubare un pò di vento. Famiglie intere con la passione per l’aquilone, tramandata come il più bello degli ideali. Ma anche tanti visitatori venuti a vedere un cielo pieno di colori.
L’aquilone è un oggetto senza propulsione comunque sempre più pesante dell’aria. Ogni volta che la forza di portanza generata dal vento lo fa sollevare, sembra un miracolo. Uno spettacolo che nel 2020 rappresenta ancora un evento sempre incredibile. Sguardi alzati finalmente, dopo lunghi periodi passati a guardare in basso o a leggere sul display dei nostri cellulari. Perché in città piene di palazzi e durante una vita piena di impegni è difficile fermarsi a guardare il cielo.
Far svolazzare un aquilone, dopo gli anni giovanili, è come volare attraverso un tunnel del tempo. Osservare i colori e le forme che volteggiano in cielo è un aiuto sicuramente per l’umore. Inoltre molti di questi oggetti non sono statici ma sono stati realizzati per ottenere un movimento grazie al vento.
Oggi se ognuno di questi aquiloni possedesse un’anima sicuramente penserebbe che sia lui a tenerci per un filo!
foto: Maria Rosaria Ebner