Il primo ministro ungherese Viktor Orban ha affermato che secondo lui il presidente russo Vladimir Putin non è un criminale di guerra. Orban ha poi attaccato gli USA e si è opposto a nuovi aiuti dell’UE per l’Ucraina.
Orban: per me Putin non è un criminale di guerra
Durante un’intervista con il quotidiano tedesco Bild, il primo ministro ungherese Viktor Orban alla domanda “per le Putin è un criminale di guerra?” ha risposto: “No, per me no”. Argomentando la sua posizione, Orban ha detto che ora siamo in guerra e possiamo parlare di crimini di guerra solo dopo la guerra. Orban ha anche detto che il mandato di arresto contro Putin spiccato dalla Corte penale internazionale dell’Aia non permette al presidente russo di muoversi liberamente per poter negoziare la pace.
Il premier ungherese ha anche parlato della rivolta del capo della Wagner Yevgeny Prigozhin. Ha detto che anche se la Russia è un paese molto stabile e naturalmente Putin sarà ancora presidente nel 2024, la rivolta di Prigozhin è un chiaro segno di debolezza. Tuttavia, ha subito sottolineato che, visto che l’attacco è stato respinto e risolto in 24 ore, è un segno di forza. Orban ha inoltre affermato di volere che Washington apra negoziati con i russi. Per Orban, infatti, una vittoria sul campo dell’Ucraina è impossibile. “Gli ucraini finiranno i soldati prima dei russi e questo sarà il fattore decisivo», quindi ciò che conta davvero è quello che vogliono fare gli americani. L’Ucraina non è più un Paese sovrano. Non hanno soldi. Non hanno armi. Possono combattere solo perché noi occidentali li sosteniamo. Quindi se gli americani decidono di volere la pace, ci sarà la pace”, ha detto il premier.
Orban si anche opposto ai nuovi aiuti dell’Unione europea per l’Ucraina. “Non è accettabile che Bruxelles voglia concedere 50 miliardi di euro di aiuti aggiuntivi all’Ucraina, mentre non sappiamo nulla sull’utilizzo dei fondi Ue inviati dall’inizio della guerra”, ha detto.
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