Nave Gregoretti: Salvini non ha commesso nessun reato

Il pm chiede il "non luogo a procedere" per l'ex ministro dell'Interno Matteo Salvini.

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Scontri sul decreto

A Catania vi è stato l’udienza preliminare per la richiesta di rinvio a giudizio dell’ex numero uno del Viminale, al tempo del governo Lega-M5S. L’accusa per Salvini era di sequestro di persona per il ritardo dello sbarco dalla nave Gregoretti di 131 migranti nel luglio del 2019 ad Augusta, nel Siracusano. L’ex ministro è presente nell’aula bunker del carcere di Bicocca assistito dal suo legale, l’avvocato Giulia Bongiorno.

Nave Gregoretti: cosa ha detto il pm su Salvini?


Salvini: rinvio a giudizio per il caso Open Arms


Il pm Andrea Bonomo ha chiesto il non luogo a procedere per il leader leghista. Il magistrato sostiene che non si possa parlare di “sequestro di persona” e che la condotta del ministro non costituisce reato. “Il governo condivideva la sua linea politica che era quella della ricollocazione dei migranti in via prioritaria. Non che sia giusto e condivisibile ma si può ritenere che Salvini abbia violato le convenzioni internazionali? Si può definire illegittima la sua scelta di assegnare tardivamente il porto di sbarco? A mio avviso no. Non dico che moralmente o politicamente la scelta sia stata giusta, ma non spetta a noi dirlo”.

Le parti civili

Di diverso avviso, naturalmente, le parti civili che, alcune in rappresentanza dei migranti trattenuti a bordo, altre di alcune associazioni, sollecitano invece il rinvio a giudizio di Salvini. Si tratta di AccoglieRete, Legambiente ed Arci, rappresentate rispettivamente dagli avvocati Corrado Giuliano, Daniela Ciancimino e Antonio Feroleto, e una famiglia di migranti che era a bordo della Gregoretti, rappresentata dall’avvocato Massimo Ferrante. Per questa udienza i giornalisti sono stati ammessi in aula.

L’avvocato di Salvini

L’ultima parte della ‘discussione’ è stata riservata all’avvocato Giulia Bongiorno, che ha risollecitato il non luogo a procedere nei confronti del suo assistito. “Oggi abbiamo chiesto che prima di valutare i fatti come reato o non reato venga stabilito il principio della insindacabilità dell’operazione dei politici. C’era un preciso orientamento politico di avviare lo sbarco dopo la redistribuzione e le procedure di redistribuzione. Sono scelte politiche che possono piacere o non piacere, ma sono insindacabili e sono alla base della separazione dei poteri. Credo sia importante che ci sia la consapevolezza, anche da parte della politica, che se le scelte sono fatte nell’interesse nazionale ci si trova nell’ambito di quella discrezionalità politica che non può essere contestata in sede giudiziaria”.

Nave Gregoretti e Salvini: la decisione a maggio

Confermata, al momento, la data definitiva di conclusione dell’udienza preliminare sul caso Gregoretti: il prossimo 14 maggio. In quell’occasione, quando il GUD (Giudice per le Udienze Preliminari) Nunzio Sarpietro leggerà, nell’aula bunker di Bicocca a Catania, la sua decisione. Due sono le strade percorribili: un decreto di rinvio a giudizio, con la fissazione della prima udienza dell’eventuale processo, o una sentenza di non luogo a procedere.