L’azienda automobilistica Tesla, lo sappiamo, non è nuova ad accessori innovativi. L’ultima trovata sono i laser da utilizzare come tergicristalli.
Come funzionano i laser come tergicristalli?
Cominciamo col dire che i tergicristalli, così come li conosciamo oggi, esistono addirittura sin dal 1903. Naturalmente non funzionavano proprio nello stesso modo, ma erano azionati a mano, e in seguito con l’ausilio del collettore di aspirazione del motore. In seguito si passò all’alimentazione elettrica: ma il principio era sempre lo stesso, passare una lama di gomma sul vetro per pulirlo. Da cui l’idea alternativa del laser, una cosa che forse soltanto Tesla poteva immaginare.
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Un’idea che viene da lontano
Per la verità, l’idea non è di oggi. Già due anni fa Tesla parlava di piani per implementare la tecnologia in tal senso. Lo scorso 7 settembre, infine, l’Ufficio Brevetti e Marchi degli Stati Uniti ha concesso all’azienda un brevetto per il sistema di rimozione dello sporco dal parabrezza utilizzando i laser. Diamo un’occhiata più da vicino a questa nuova e ipotetica tecnologia.
Il brevetto
Il nome è Pulsed Laser Cleaning of Debris Accumulated on Glass Articles in Vehicles and Photovoltaic Assemblies. Il sistema rileverebbe automaticamente lo sporco sulla superficie, e lo farebbe esplodere con un raggio laser pulsato ad una velocità ben precisa: questo impedirebbe che il laser penetri più in profondità dello spessore del vetro. Potrebbe però non servire solo a questo: Tesla lo spiega bene nel background del brevetto. “Lo sporco sulle lenti di una fotocamera montata su un veicolo può causare errori nell’acquisizione delle immagini”. Parliamo naturalmente della fotocamera, che l’azienda vorrebbe utilizzare in futuro per nuovi veicoli autonomi.
Non solo tergicristalli
“Come altro esempio, gli accumuli di sporco sui pannelli fotovoltaici per un periodo di tempo possono causare una diminuzione dell’efficienza di cattura dell’energia dei pannelli solari” prosegue Tesla. La tecnologia potrebbe dunque non essere utilizzata solo sulle automobili, ma anche in case, fabbriche, ovunque si raccolga energia solare.
