giovedì, Aprile 25, 2024

Israele verso la fine dell’era Netanyahu?

Israele si sta dirigendo verso la fine dell’era Netanyahu? Secondo quanto riferito dai media israeliani, il leader dell’opposizione, Yair Lapid, sarebbe vicino alla creazione di una coalizione che metterebbe fine ai 12 anni di regno di Netanyahu come primo ministro.

Israele verso la fine del dominio di Netanyahu?

Israele potrebbe avere un nuovo Primo Ministro che non si chiama Benjamin Netanyahu. Secondo quanto riportato dai media israeliani, il leader dell’opposizione, Yair Lapid, sarebbe vicino alla creazione di una coalizione che metterebbe fine all’era di Netanyahu. Dopo quattro elezioni parlamentari che hanno dato un risultato incerto, mercoledì scade il mandato di 28 giorni di Lapid per formare un nuovo governo. Sembrerebbe che il leader dell’opposizione abbia i numeri per terminare i 12 anni di Netanyahu come primo ministro. I media sottolineano che la possibilità di successo di Lapid dipende in gran parte dal politico di estrema destra Naftali Bennett, il cui partito, Yamina, ha sei seggi chiave in parlamento.

Bennett dovrebbe annunciare a breve la sua decisione sulla collaborazione con Lapid. Bennett potrebbe sciogliere la riserva oggi stesso, al termine della riunione del gruppo parlamentare di Yamina convocata per decidere l’adesione alla coalizione. Gli oppositori di Netanyahu hanno definito questa coalizoine come “il governo del cambiamento”. Tale governo dovrebbe essere composto da partiti di 8 delle 13 liste che hanno superato la soglia di sbarramento per ottenere una maggioranza di 61 seggi su 120. Secondo l’accordo di coalizione, Bennett diventerebbe premier di un governo partitico di rotazione che vedrebbe Lapid alla presidenza del consiglio solo nel 2023, mentre nella prima fase ricoprirebbe il ruolo di ministro degli Esteri (e premier “alternato”). Bennett rientra nelle trattative di governo abbandonate il 13 maggio all’apice dell’ultimo conflitto tra Israele e Hamas.

La paura di una quinta elezione in due anni

I commentatori politici israeliani, tuttavia, non danno nulla per scontato. Il giornalista politico Yossi Verter ha scritto al quotidiano di sinistra Haaretz: “Il governo del cambiamento anti-premier Benjamin Netanyahu non è ancora un fatto compiuto. È prematuro stappare lo champagne”. Se Lapid non riuscirà ad annunciare un governo entro mercoledì, è probabile che vi sarà la quinta elezione israeliana dall’aprile 2019, una prospettiva che Bennett ha detto di voler evitare.

Netanyahu lancia un appello

Per impedire un governo di centro di Yair Lapid, Netanyahu ha offerto Bennett e a Gideon Saar di “Nuova Speranza” la rotazione a tre nella premiership in un esecutivo tutto di destra. L’appello è stato sottoscritto dai partiti religiosi, dalla destra religiosa sionista di Smootrich e dallo stesso Netanyahu. Saar tuttavia ha declinato la proposta scrivendo su Twitter che il suo partito “resta allineato alla sua posizione” di rimpiazzare Netanyahu. Bennett comunicherà la sua decisione in giornata.


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