Iran, arrestate 8 persone legate alla CIA

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Novità sul fronte Iran. Stando al direttore del dipartimento di controspionaggio di Teheran, il governo ha arrestato otto membri della CIA sospettati di aver preso parte alle manifestazioni antigovernative contro il caro benzina dello scorso 16 Novembre. Il pugno duro del governo iraniano ha manifestato la propria autorità non solo attraverso una serie di arresti (Iran, arrestate alcune persone con doppio passaporto), ma anche con pesanti accuse nei confronti di Arabia Saudita e Israele accusati, assieme agli Stati Uniti, di essere stati alla “regia” delle sommosse popolari.

Immagini di proteste che hanno colpito Iran
Alcune immagini delle proteste che hanno colpito l’Iran

L’Ayatollah Ali Khamenei e il presidente Hassan Rohani hanno parlato di una grande “cospirazione” a guida Usa che tenderebbe a minare l’intelaiatura del paese mediorientale, già fortemente fragile dopo le pesanti sanzioni di Donald Trump che hanno ridotto al minimo le esportazioni di oro nero dell’Iran. Sempre secondo i funzionari governativi, degli otto ammanettati, sei sarebbero stati decisivi nel fomentare la protesta, mentre gli altri due invece avrebbero compiuto gli atti necessari a comunicare informazioni all’estero. Gli arrestati inoltre farebbero parte di un programma complesso che avrebbe come obiettivo principale addestrare persone al fine di destabilizzare dall’interno l’importante nazione sciita, colpita anche in maniera “indiretta” dopo che i disordini si sono spostati in paesi amici come il Libano.

Le vittime, un dato ancora poco chiaro

Per quanto riguarda invece il tema delle vittime delle sommosse popolari, il governo dell’Iran non ha ancora fornito dati ufficiali che schiarirebbero le tante perplessità sorte nelle ultime settimane. Inoltre l’azione di vietare l’utilizzo di internet dal 16 novembre non facilita di certo eventuali testimonianze dall’interno del paese.

Dall’altro canto Amnesty International accusa apertamente sia l’Iran che la comunità internazionale, la quale non sta agendo al fine di chiarire questi aspetti. Secondo l’agenzia non governativa le vittime causate dal rincaro del 50% della benzina sarebbero oltre 143.