Mes, salva Banche o salva Stati

La psicopatologia politica sta emergendo in questi ultimi giorni con il tanto discusso accordo tra Conte e il parlamento Europeo riguardo la riforma del Mes.

Che cosa è il Mes?

Il Meccanismo Europeo di Stabilità è un’organizzazione intergovernativa dei paesi che condividono l’euro come moneta, e ha il compito di aiutare i paesi che si trovano in difficoltà economica. È una componente molto importante dell’unione monetaria, serve a mettere in comune il denaro di tutti e a utilizzarlo nel caso in cui uno stato membro si trovi in difficoltà, visto che  condividendo la stessa moneta  le difficoltà di un paese possono avere conseguenze anche sugli altri.

Il MES venne creato nel settembre del 2012 e portò al superamento di altri due fondi creati in precedenza allo stesso scopo (EFSF ed EFSM).

Il MES può raccogliere sui mercati finanziari fino a 700 miliardi di euro. Questi soldi poi possono essere prestati agli stati in difficoltà, per esempio per ricapitalizzare i loro sistemi bancari. Gli stati che vengono aiutati dal MES, se rispettano alcune condizioni, possono ricevere anche l’aiuto illimitato da parte della BCE sotto forma delle famose OMT, un piano che di fatto permette l’acquisto senza limiti di titoli di stato del paese in crisi.

Di facciata sembrerebbe un sostegno molto utile per i paesi in difficoltà, addirittura spiegato così bene da l’impressione di una Europa unita pronta a fare il possibile per un suo membro in difficoltà.

Peccato però, che il trattato non si ferma qui, l’Europa interviene in aiuto di uno stato in difficoltà ma……

Per ricevere l’aiuto, uno stato deve accettare un piano di riforme la cui applicazione sarà sorvegliata dalla  “Troika”, il comitato costituito da Commissione Europea, Banca Centrale Europea e Fondo Monetario Internazionale.

Il piano di riforme di prevede misure molto impopolari, come taglio alla spesa pubblica, in particolare alle pensioni, privatizzazioni, liberalizzazioni e flessibilizzazione delle leggi sul lavoro, allo scopo di rendere nuovamente sostenibili i conti pubblici. Fino a oggi Grecia, Cipro, Portogallo e Irlanda hanno usufruito di programmi di aiuto del MES.

Rissa alla Camera – il video

Caso Grecia

Teoricamente fu creato per salvare la Grecia, ma in realtà servì a salvare le banche francesi e tedesche che a dicembre 2009, secondo un’ inchiesta del Sole 24 Ore del 2015 si ritrovavano in bilancio oltre 120 miliardi di prestiti incautamente erogati alla Grecia.

Intervenne quindi il Mes, fondo di investimento giuridicamente privato con sede in Lussemburgo ancorché partecipato dagli Stati dell’ eurozona.

Il Mes è figlio di una stagione di crisi generato appunto dalla crisi Greca, e adesso, in una fase di crisi bancaria, si pensi casualmente all’esposizione di Deuteusche Bank sul mercato dei derivati, pari a 20 volte il Pil tedesco.

Basti pensare che Bankitalia, non è propriamente antieuropeista ha manifestato profonde preoccupazioni a riguardo.

Siamo nella trappola di una follia politica.

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