In Francia proseguono gli incentivi per l’elettrico: ecco come

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Ne avevamo parlato anche noi, circa un mese e mezzo fa: in Francia il presidente, poi rieletto, Emmanuel Macron aveva promesso un nuovo leasing sociale per permettere a tutti di usufruire delle auto elettriche. Vediamo come stanno evolvendo le cose.

Come procedono gli incentivi in Francia?

L’idea era di erogare un incentivo per le elettriche di 100 euro al mese, tutto compreso. Sembrava che la misura fosse però scomparsa, o quantomeno si fosse allontanata, dopo la rielezione di Macron. Ha invece rifatto capolino nel progetto di Bilancio 2023, anche se non proprio come ci si sarebbe aspettati.


Contributo per le elettriche accade in Francia


Il primo passo nella giusta direzione

Com’era ovvio pensare, non tutto accadrà in un giorno, ma di certo è già un buon inizio. Un paragrafo della bozza dice così: si tratterebbe di “un nuovo schema di leasing che sarà lanciato per consentire alle famiglie a basso reddito l’acquisto e il noleggio di un impianto elettrico e di noleggiare un veicolo elettrico a prezzi e condizioni accessibili”. Parole abbastanza vaghe, e soprattutto prive della precedente cifra di 100 euro, il che fa pensare, forse, ad un contributo più alto. Nel pacchetto si è aggiunto però l’impianto di ricarica: questo potrebbe essere una colonnina condominiale oppure una wallbox condivisa.

Una dinamica tutta da scrivere

Il Ministro della Transizione Ecologica francese, Christope Bécu, davanti ad una Commissione dell’Assemblea Nazionale ha spiegato che “la dinamica è tutta da scrivere”. Il budget per la prima fase di applicazione è infatti di appena 30 milioni di euro, in quanto come possiamo immaginare la gran parte delle risorse pubbliche sta venendo impiegata per i rincari energetici conseguenti alla guerra in Ucraina. Sono quindi allo studio diverse valutazioni: ad esempio, selezionare categorie particolari tra i componenti familiari, tra le fasce di reddito o tra le esigenze di mobilità. Oppure decidere per un esaurimento delle risorse: o per un click day. Clément Beaune invece, Ministro dei Trasporti, preferirebbe una sperimentazione a tappeto, su alcune province, in modo da valutare l’impatto sull’ambiente.

Auto e piattaforme

Non meno importante la questione della piattaforma da utilizzare, decidendo se optare per una delle più diffuse oppure se crearne una da zero appositamente per questo scopo. Infine, l’auto: il presidente Macron vorrebbe che il veicolo “protagonista” dell’operazione fosse un modello francese, ma non è così semplice. La meno costosa è infatti la Renault Zoe, il cui costo si aggira però già sui 30.000 euro, mandando all’aria i calcoli fatti. La scelta potrebbe infine ricadere sulla Dacia Spring, il cui brand è controllato da un gruppo francese. Non esattamente la stessa cosa, ma sarà necessario accontentarsi.