Il trekking è lo sport più praticato dagli italiani nel 2020

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Gli italiani e il trekking

Dopo i mesi di immobilità forzata a causa della crisi sanitaria, gli italiani sono tornati a praticare una delle loro attività preferite: il trekking. Ebbene si, durante l’estate sono stati registrati numeri elevatissimi per quanto riguarda l’attività motoria degli italiani. Secondo l’Isnart, tra i vacanzieri della scorsa estate ben il 39% ha praticato il trekking. Un modo per tornare a contatto con la natura, per tornare a respirare aria pulita ed esente dallo smog cittadino. L’italiano si è reso consapevole che una ricongiunzione con i sentieri montuosi è fondamentale. Non solo dal punto di vista fisico ma anche, e soprattutto, dal punto di vista psicologico. Il successo del trekking lo dimostra anche l’app di tracciamento dedicata a coloro che praticano il questo sport regolarmente. Strava, app seguitissima dagli sportivi, ha intitolato il trascorso 2020 come un anno dedicato allo sport (an year in sport).

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Perchè camminare fa bene?

Camminre è un attività importantissima per il nostro corpo. Aiuta a prevenire problemi circolatori, accelera il metabolismo e consente al nostro sistema immunitario di fortificarsi. Camminare permette la metabolizzazione del glucosio e apporta a tutto il nostro corpo notevoli miglioramenti. Anche dal punto di vista psicologico una bella camminata può rilevarsi funzionale a stare bene. Aiuta l’umore e permette di migliorare l’autostima, oltre a far bene per diminuire i kili di troppo.

I luoghi preferiti dagli italiani per il trekking

Ad attrarre i viandanti del 2020 sono stati i cosiddetti percorsi brevi. Itinerari culturali facilmente raggiungibili e di particolare rilievo a livello europeo e nazionale. Qualche esempio? Via degli Dei tra Bologna e Firenze, Cammino dei Briganti tra Lazio e Abruzzo, Cammino Materano nella variante Via Peuceta da Bari a Matera, ed infine il Cammino di Oropa tra Santhià e le Alpi Biellesi, mappato e lanciato dall’Associazione del Movimento Lento.