venerdì, Aprile 26, 2024

Elezioni in Tunisia: aperti i seggi per le parlamentari

Sono aperti i seggi in Tunisia per le elezioni parlamentari. Si prevede una bassa affluenza alle urne a causa del boicottaggio da parte dell’opposizione.

Elezioni in Tunisia: cosa sta succedendo?

In Tunisia si sono aperti i seggi per le controverse elezioni parlamentari. Si tratta del primo voto da quando la Camera controllata dall’opposizione è stata sospesa dal presidente Kais Saied nel luglio 2021 e successivamente sciolta.  Il voto arriva tra le proteste e una grave crisi economica che ha messo in luce la profonde disuguaglianze tra la popolazione. Le elezioni si terranno però nell’indifferenza generale. È infatti prevista una scarsa affluenza alle urne. La coalizione dell’opposizione, il Fronte di Salvezza Nazionale, ha deciso di boicottare il voto. Secondo l’opposizione, il voto rappresenta l’ultimo passo nel consolidamento del potere di Saied, che ha incluso l’approvazione di una nuova Costituzione ad agosto che ha eliminato l’ibrida democrazia parlamentare tunisina. Le elezioni parlamentari segnano l’ultima tappa del processo politico avviato da Saied. Si è trattato di una campagna elettorale silenziosa a causa della legge elettorale voluta dal presidente che vieta ai partiti di presentare le liste e impone ai candidati di autofinanziarsi la pubblicità.  

Hashem Ahelbarra di Al Jazeera in diretta da Tunisi ha confermato la bassa affluenza alle urne. “Pochissime persone si sono finora presentate al seggio elettorale”, ha detto Ahelbarra. “Questo seggio era pieno di gente circa tre anni fa, quando ero qui a seguire le elezioni presidenziali”, ha aggiunto, riferendosi al ballottaggio del 2019 tra il presidente Saied e l’avversario Nabil Karoui. “L’opposizione ha affermato che questa sarà un’affluenza alle urne molto bassa. Dicono che questo è qualcosa che va contro lo spirito stesso della rivolta del 2011 in Tunisia che ha inaugurato conquiste democratiche senza precedenti nel paese e ha dato voce enorme al parlamento, al sistema giudiziario e alle altre istituzioni“, ha continuato Ahelbarra.


Leggi anche: Referendum sulla Costituzione in Tunisia: vince il sì

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