DetoxCirculArt: Francesca Pasquali e il tessile sostenibile

"Plot" è un lavoro che sensibilizza all'economia circolare nel campo tessile e della moda

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DetoxCircularArt
Plot di Francesca Pasquali

ARTE, FORMAZIONE, GIOVANI & CIRCOLARITÀ: sono gli ingredienti principali che costituiscono il progetto DetoxCirculArt presentato oggi dal Consorzio CIDJ. Un’iniziativa resa pubblica all’Accademia del Costume & Moda, nell’ambito del Salone del Mobile di Milano. Partecipa l’artista Francesca Pasquali.


Studio Catoir al Salone del mobile con French design


In cosa consiste il progetto DetoxCirculArt?

Realizzato in collaborazione con Accademia del Costume & Moda e l’Associazione TerraMedia, è un’iniziativa di sensibilizzazione. Il Presidente di Consorzio Detox, Andrea Cavicchi, spiega che mira a ottenere un cambiamento di approccio del sistema moda, alle tematiche dell’economia circolare realmente sostenibile. Quindi una proposta per la produzione tessile e abbigliamento. “Con la realizzazione di quest’opera vogliamo offrire ai giovani talenti che si apprestano a lavorare nel settore un’esperienza nel “materiale tessile riciclato”. Vogliamo che la loro creatività sia sempre più orientata verso un “pensiero circolare” per sperimentare da subito l’importanza di un reale EcoDesign”.

Un progetto che ha coinvolto gli studenti del corso di Costume e Moda

Il progetto DetoxCirculArt si rivolge all’arte, ai giovani e ai consumatori. Ha coinvolto l’artista contemporanea Francesca Pasquali, affiancata da dieci studenti del primo anno del Diploma Accademico di 1 Livello in Costume e Moda. I partecipanti erano coordinati e diretti dal docente Santo Costanzo con la curatela di Davide Sarchioni dell’Associazione TerraMedia.

Francesca Pasquali e PLOT

L’opera PLOT è il risultato di un workshop di riuso creativo in cui la materia di scarto trova nuova vita e acquisisce maggior valore. Il lavoro è partito a febbraio con un approfondimento dei cicli di produzione tessile e delle strategie di sostenibilità delle aziende del Consorzio. Proposte anche visite agli impianti di produzione dell’artista. Il lavoro, ideato da Francesca Pasquali e coordinato dal docente Santo Costanzo, si è sviluppato tra le trame e le tessiture. Gli studenti hanno realizzato un’installazione artistica attraverso l’impiego di preziosi scarti di stoffe risultati dalle produzioni delle aziende di Prato. Il risultato è grande installazione, concepita come un percorso tra differenti architetture che invita lo spettatore a percorrerla per farne esperienza diretta. Permette di addentrarsi nei meandri della materia tra gli intrecci di cimose in un gioco di rimandi formali e cromatici, associazioni tattili e sensoriali suggestivo.

Il significato del titolo dell’installazione

Il gioco è riproposto anche nel titolo Plot, comunemente impiegato nel linguaggio della critica letteraria o cinematografica. Nell’installazione allude alla trama e all’intreccio della materia tessile e alla sua elaborazione formale raccontando la storia dell’opera e della sua creazione. Riciclo e rigenerazione della materia trasformano lo scarto tessile in risorsa per indagare nuove pratiche di economia circolare attraverso la creatività contemporanea. L’opera occupa una delle sale del piano terra dell’Accademia Costume & Moda di Milano e sarà visibile dall’8 giugno al 22 luglio.

Un’installazione sensoriale

Francesca Pasquali ha commentato l’opera. “Dai grovigli di trame tessute, dal lento lavorio di mani, dai filamenti di cotoni e lane, gli studenti hanno dato vita a sinuosi intrecci di morbidi tessuti. Le stoffe invadono e abitano lo spazio in tutta la loro tridimensionalità. La materia di scarto, un tempo sterile e priva di valore, se non inserita in un processo di recupero, riscatta la sua essenza. Ci chiede di entrare, di essere percorsa, alla scoperta delle infinite possibilità che ci offre. Le cangianti maglie ammaliano lo spettatore invitandolo a ricercare lungo il percorso il proprio angolo accogliente. Un invito a attivare tutti i sensi, e farsi pervadere dalle sinuosità tessute. Nodi, fiocchi, intrecci, cappi: la materia diventa protagonista, si svela ai nostri occhi imperfetta e grossolana, ma nel suo profondo intrisa di intrinseca bellezza”.

Il metodo di lavoro dell’artista per il progetto DetoxCirculArt

Per realizzare l’opera d’arte Francesca Pasquali ha utilizzato circa 350 kg di scarti di filatura, ritagli di magazzino, cimose, frasami e ritagli di campionario. Sono materiali provenienti dai processi produttivi delle aziende del Consorzio e in particolare modo da: Antilotex Flock Italia, Archè, Azeta Filati, Berto Industria Tessile, Candiani Denim. Erano gli scarti anche di: Casati Flock, Emmetex, Progetto Lana, Lanificio dell’Olivo, Texcene, Texmoda, Jersey Mode. Andrea Cavicchi commenta così il risultato. “Crediamo che, per superare gli ostacoli alla circolarità dobbiamo anche attivare azioni dirette al consumatore, ai giovani e agli stilisti. Quindi sensibilizziamo comportamenti e scelte sempre più consapevoli”.

Gli studenti che hanno partecipato al progetto DetoxCirculArt

L’opera PLOT è realizzata col coordinamento del docente Santo Costanzo che ha guidato tutte le fasi del lavoro. Gli studenti del primo anno del Diploma Accademico di 1 Livello in Costume e Moda sono: Beatrice Catalani, Eugenio Chenna, Antonio Contartese, Noemi DeFelice, Matteo Longari. Ci sono anche: Sara Jacqueline Morandini, Arianna Regazzo, Daniele Rosati, Aurora Simone e Riccardo Vesprini. Gli allievi hanno potuto approfondire i vari aspetti della produzione industriale tessile e i relativi scarti di lavorazione. Quindi hanno toccato con mano le infinite possibilità che possono celarsi anche negli scarti tessili. Furio Francini, Amministratore Delegato Accademia Costume & Moda, ha commentato così. “Crediamo sia fondamentale per le nuove generazioni avvicinarsi a 360 gradi al tema della sostenibilità, poiché dovranno risolvere i problemi ereditati dal sistema economico di oggi. Siamo orgogliosi di supportare il progetto DetoxCirculalArt del Consorzio CID con gli studenti dei nostri corsi”.

Immagine da cartella stampa.