mercoledì, Maggio 8, 2024

Cosa vedere a Roma? Scoprilo con le canzoni di Carl Brave

“Pensavo fosse tutto okay, ma preferisco Roma quando ci sei qui tu con me” a cantare questo pezzo è Carl Brave accompagnato dalla voce di Frah Quintale nel brano Chapeau, uno di una lunga lista di omaggi alla città eterna: Roma. Ecco quindi cosa vedere a Roma seguendo le indicazioni delle canzoni

Roma la città eterna che non smette di vivere

Perché Roma è questo: è la città che non smette di vivere, la città della storia, dei sogni, del cinema. Nonostante sia diventata anche la città delle buche e dei notiziari alla Tv.
E’ la città di chi la vive ogni giorno e di chi la sogna da lontano, di chi è fiero di esserci nato e cresciuto e di chi la porta nel cuore pur vivendo altrove. È la meta delle vacanze singole e di quelle in coppia, dei giri nei pub e delle feste al Gianicolo, di chi vuole perdersi tra i turisti e di chi vuole isolarsi in uno dei tanti parchi. Eppure per quanto pensiamo di conoscerla c’è sempre qualcosa che sfugge, che si nasconde tra le sue vie e tra i suoi edifici antichi. Qualcosa che Carl Brave ci svela con le sue canzoni.

Chi è Carl Brave?

100% romano, precisamente di Trastevere, Carl Brave ottiene ufficialmente successo con la sua prima produzione in collaborazione con Franco 126 e la creazione dell’album Polaroid. L’obiettivo di questa traccia? Raccontare la loro città, parlare di Roma, della sua vita frenetica e della realtà con la quale tutti i ragazzi tra i venti e i trent’anni si scontrano ogni giorno. Un viaggio tra il Tevere, i sanpietrini, basiliche e pub.
Polaroid è la storia di Roma tanto nel significato quanto nelle parole, grazie ai modi e all’accento romano che gli permettono di riscontrare fin da subito un enorme successo. Nel 2018 arriva alla pubblicazione da solista dell’album Notti Brave, a cui seguirà pochi mesi più tardi Notti Brave (After) come una sorta di continuazione, in bilico tra il genere indie e la trap. Ma cosa ci racconta Carl Brave della sua città eterna?

Cosa vedere a Roma: breve percorso dentro Roma antica

“Te dimmi dove sei mi faccio tutta Roma a piedi” canta tra le strofe di Sempre in due insieme a Franco 126. Ed ecco di seguito un breve percorso da poter fare con una lunga ma piacevole passeggiata tra le antiche rovine della città.

  1. COLOSSEO
    Quasi inutile descrivere cosa sia. Il Colosseo è il cuore di Roma, il simbolo della città, il punto di partenza per ogni turista nonché il fiore all’occhiello che i romani vantano ogni giorno. “Se ti stesse dietro il Colosseo sparirebbe” canta Carl Brave nella canzone Noi perché forse, più bello/a del Colosseo ci può essere solo una cosa – o una persona.
  2. I FORI IMPERIALI
    Subito dopo il Colosseo si apre davanti ai nostri occhi una città nuova, nei limiti dei suoi anni. “Ai Fori turisti in carrozza che lentezza”. Se in sempre più film ricorre l’idea della vespa con cui girare Roma, Carl Brave in Pub Crawl si lamenta degli innumerevoli turisti che usano i più svariati mezzi per girarla. Ma qualsiasi sia il modo in cui la si voglia visitare, i Fori rimangono un punto fondamentale del soggiorno nel centro di Roma.
  3. BOCCA DELLA VERITA’
    “Ho detto una bugia alla Bocca della Verità, ti ho spaventata ho fatto finta che mi si stava a magnà”. La Bocca della Verità, che si trova nel portico della Basilica di Santa Maria in Cosmedin, non è altro se non un grande disco di marmo scolpito con un mascherone barbuto in cui la leggenda vuole si inserisca una mano. La curiosità sta in quello che si dice: infatti, se ciò che affermiamo inserendo la mano risulta essere una bugia, la Bocca della Verità si chiuderà mangiandoci la mano. Come appunto canta in Spunte Blu.
  4. PIAZZA VENEZIA
    Una volta lasciati i Fori alle spalle ci troveremo immersi dentro Piazza Venezia. “Che amarezza, piazza Venezia, corazziere fermo a fa la statuetta” si sente in Pub Crawl. A riversarsi sulla piazza troverete infatti il famoso Vittoriano (o Altare della Patria), impossibile ignorarlo, al cui interno si trova il Museo Centrale del Risorgimento. I corazzieri di cui parla nella canzone non sono altro se non i membri delle forze armate che ogni giorno fanno da guardie all’Altare proprio come delle vere statuette.
  5. VIA DEL CORSO
    “Via del Corso coatti in tuta coi Carrera”; nulla di strano fino a qua. Se non fosse che Via del Corso è una delle vie più conosciute di Roma in quanto collega Piazza Venezia a Piazza del Popolo ospitando ai suoi lati molte delle grandi firme di abbigliamento. Il termine “coatto” invece, usato nella canzone Tararì Tararà, si riferisce ad una persona grossolana, “tamarra” detto con un sinonimo.

Fori Imperiali e Foro Romano insieme in un percorso unico


Must to see in Rome

FONTANA DI TREVI


Probabilmente il secondo monumento romano più conosciuto nel mondo. Il posto dei sogni, dei desideri, come canta Carl Brave in Sempre in due: “Vorrei rubare i desideri a Fontana di Trevi”. Eppure Trevi è anche il posto in cui si torna, o meglio, in cui si promette di tornare. Infatti, secondo un’altra leggenda, se si lancia una monetina all’interno della Fontana si tornerà a Roma, prima o poi nella vita.

GIANICOLO E IL FONTANONE

Chiedete a qualcuno che vive a Roma e probabilmente vi racconterà di quella volta che è andato a festeggiare al Gianicolo con “quattro bire” e un gruppo di amici.
Sorge alle spalle dei vicoletti e dei bar che caratterizzano la zona di Trastevere, con una terrazza che si affaccia su tutta Roma. Il Gianicolo è il luogo perfetto da cui vedere il sole tramontare sulla città eterna e in cui restare fino a notte fonda a stappare bottiglie e ad ascoltare la musica.
“Mio padre mi racconta un’altra Roma, il bagno al Fontanone”. La fontana cui si riferisce Carl Brave in Solo Guai è ciò che caratterizza questo posto ovvero la Fontana dell’Acqua Pola, chiamata appunto dai romani “il Fontanone”.
“Il ghiaccio sopra al Fontanone mezza birra sul foulard” di nuovo in Camel Blu.

TRASTEVERE E IL BAR SAN CALISTO

Trastevere oltre ad essere la zona d’origine del cantante è uno dei quartieri più conosciuti di Roma. Il rione è infatti uno dei più graziosi e vivaci della città, tra le stradine lastricate di sanpietrini e le case color ocra. Tra un ristorante e un bar non può passare inosservata “la solita vecchia Santa Maria” che richiama in Solo Guai; ovvero la Basilica di Santa Maria in Trastevere, probabilmente la più antica di Roma tra quelle dedicate al culto della Madonna. Ma non finisce qua, infatti accanto alla Basilica è rinomato il bar a cui si rifà sia in Polaroid “Noi sempre in quel baretto, è ‘na vita che t’aspetto” che in Noccioline “Che stai a fa’? Noi sempre al bar”, e che si vede anche nel video di Pellaria. Il bar in questione è il bar S. Calisto, che si trova nell’omonima piazza. Durante un’intervista a Franco, alla domanda: “Se dovreste immortalare la vostra città in una sola polaroid, cosa fotografereste”, la risposta è stata: “San Calisto o Santa Maria, sono i posti che ci appartengono di più, sta piazza con sta chiesa incredibile.”

MERCATO DI PORTA PORTESE

Restando nel rione Trastevere, precisamente a Piazza Porta Portese appunto, ogni domenica potrete partecipare ad uno dei mercati più famosi di Roma, citato già al tempo del film Ladri di Biciclette di De Sica. “E ‘sta domenica Porta Portese è isterica” canta in Enjoy parlando di questo gigantesco mercato delle pulci tra i cui banchetti si può trovare davvero di tutto.


Anna Magnani illumina il mercato Trionfale con il progetto Popstairs


VILLA PANPHILJ

Uno dei posti meno conosciuti della città è il parco di Villa Panphilj, che si trova fuori dal Gianicolense e che viene omaggiato nella canzone Pellaria. “Villa Panphilj è verde pare l’Amazzonia”, infatti, il parco è il più grande parco pubblico urbano di Roma in cui è possibile fare davvero di tutto, dai picnic alle passeggiate all’esplorazione dei giardini. Il parco è grande 184 ettari e sul suo sfondo emerge il Casino del Bel Respiro visitabile purtroppo solo da fuori. Ma questa è solo una delle tante attrazioni che riempiono il parco.

PIAZZA CAVOUR

“Hai postato quella foto al Louvre, ma ti ho vista eri in piazza Cavour” è il testo di Comunque. In questo pezzo Carl Brave cita la piazza rettangolare che si trova nel quartiere Prati, poco distante dall’immenso Castel Sant’Angelo e quindi dalla zona del Vaticano e da Piazza San Pietro.
Piazza Cavour, dedicata allo statista Camillo Benso Conte di Cavour morto qui nel 1861, è una piazza molto elegante, con un giardino che regna al centro grazie alle sue palme, su cui si affaccia il Palazzo di Giustizia di origine barocca definito dai romani “Palazzaccio”.

Dove mangiare

SORA LELLA

“Da Sora Lella abbiamo fatto a la romana”. La trattoria di cui parla in Comunque si trova nel quartiere Trastevere e vanta il tipico menu romano. Il nome è un omaggio all’attrice e cuoca Elena Fabrizi – sorella di Aldo Fabrizi – detta appunto Sora Lella, che agli inizi della sua carriera recitò anche accanto a Totò. Il successo le arrivò però solo con i film di Carlo Verdone che, quando si presentò a Sora Lella, la sentì dire «Carlo Verdone l’attore? Ma me stai a cojonà o stai a ddì sur serio?».

CENCIO LA PAROLACCIA

“Turisti pagano insulti a la Parolaccia”. Il secondo tipico ristorante di Trastevere è quello cantato in Merci dove Carl Brave riassume esattamente le dinamiche del posto. Cencio la Parolaccia è infatti famoso per offrire, insieme ai suoi piatti (sempre fortemente romani), insulti. Come d’altronde avvisa il nome stesso.

PONTE MILVIO

“Famo ‘na colla pe’ una boccia a Ponte Milvio”. Sì, è lo stesso ponte che si vede nel film Tre metri sopra al cielo dove viene ripreso tra gli innumerevoli lucchetti d’amore tanto apprezzati da Federico Moccia. In Enjoy però si parla di altro. La zona infatti è una delle più ricercate quando è ora di uscire per fare serata con la sua lunga lista di locali e discoteche. Situato nella zona nord di Roma, è anche uno dei posti più costosi; non per niente, Carl Brave parla di una colletta per comprare una bottiglia.

CAMPO DE’ FIORI

Di giorno sede di un altro dei più noti mercati di Roma, mentre di notte si trasforma diventando un insieme di pub e locali all’aperto affollati da giovani. Infatti, a “Campo de’ Fiori, buttadentro stanno fuori” come racconta in Pub Craw.
Curiosità: per secoli questo posto è stato luogo di esecuzioni pubbliche tra cui quella del filosofo Giordano Bruno che nel 1600 venne bruciato sul rogo. Se immergendovi in questa piazza incappate in una statua del monaco incappucciato sappiate che è quello il punto dell’esecuzione.
Da Campo de’ Fiori è poi possibile raggiungere a piedi a sud il Lungotevere e l’Isola Tiberina – poco distante dall’ex ghetto ebraico – mentre a nord Piazza Navona e il Pantheon.

VIA LIBETTA

“Stacco un casco a caso a un sottosella a via Libetta” canta in Polarod con Franco 126; e infatti questa zona, situata nel quartiere Garbatella (dove si può trovare il famoso bar della serie “I Cesaroni“), è uno dei tanti centri della vita notturna romana con i suoi locali e i club. Fuori, per la strada, i ragazzi tendono, come dice la canzone, a legare i propri caschi ai sottosella dei motorini parcheggiati davanti ai bar, rischiando di non ritrovarli più come canta Carl.

IL PIGNETO

“Al Pigneto mio fratello contratta co’ un negro” in Lucky Strike si riferisce invece ad un quartiere sempre noto per la vita notturna e frequentato da universitari in quanto vicino all’università Sapienza. Il Pigneto era un vecchio sobborgo operaio che si trova più a sud-est di Termini, e che ora è diventato una zona piena di bar frequentati dai personaggi più alternativi e alla ricerca di posti nuovi.

CURIOSITA’

“ANCORA CHE STAMO A PELLARIA”

Pellaria è un’espressione romanesca che non ha una vera e propria traduzione in italiano. Fondamentalmente consiste in quella sensazione di pace mista a euforia che arriva dopo aver bevuto o fumato.

“MI SO IMBUCATO A QUESTO PUB CRAWL”

Un Pub Crawl non è altro se non un giro dei pub. Consiste più precisamente nel bere in diversi pub nell’arco di una sola serata. Solitamente è più una trappola per stranieri che si fanno prendere dall’euforia e pagano un biglietto per fare un vero e proprio tour guidato di alcuni pub e locali della città.

Video della canzone Pellaria di Carl Brave X Franco 126 (Prod. Carl Brave)
Giulia Taviani
Giulia Taviani
22 anni, nasco a Verona, mi sposto a Milano ma sogno Bali. A sei anni ho iniziato a scrivere poesie discutibili, a 20 qualcosa di più serio. Collaboro con Master X, Periodico Daily e nel tempo libero parlo di calcio su RBRSport. Ho scritto di cinema, viaggi, sport e attualità, anche se sono fortemente attratta da ciò che è nascosto agli occhi di tutti. A maggio 2020 ho pubblicato il mio primo libro "Pieno di Vita".

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