domenica, Aprile 28, 2024

Cosa contribuisce alla percezione negativa di sé?

Possiamo sperimentare paura della valutazione sociale che gli altri hanno di noi che può portare ad una percezione negativa di sé. Quando la paura diventa eccessiva e sono presenti specifici fattori, si può parlare di percezione negativa di sé nel disturbo d’ansia sociale. Andiamo ad approfondire questo aspetto. Quindi nello specifico come si verifica l’apprendimento sociale distorto della percezione di sé, nel disturbo d’ansia sociale. Lo facciamo attraverso uno studio che valuta i meccanismi di apprendimento sociale che causano e mantengono questa visione negativa di sé nel disturbo d’ansia sociale.

Visione negativa di sé e disturbo d’ansia sociale

Quando ci chiediamo cosa contribuisce all’apprendimento della percezione negativa di sé nel disturbo d’ansia sociale, dobbiamo tenere presente che l’individuo può sperimentare paura della valutazione sociale che gli altri hanno di sé. Questo può portare ad una visione negativa di sé. Quando la paura diventa eccessiva e sono presenti specifici fattori, si può parlare di percezione negativa di sé nel disturbo d’ansia sociale.

E’ necessario subito andare a definire l’ansia e il disturbo d’ansia sociale.

L’ansia è uno stato di tensione emotiva. Può originarsi come una reazione istintiva di difesa. Si riferisce a un prolungato stato di preoccupazione per il quotidiano. C’è apprensione su varie situazioni.

Il disturbo d’ansia sociale è una condizione di disagio e evidente paura che un individuo sperimenta in situazioni sociali dove è possibile essere giudicato dagli altri, per timore di mostrarsi imbarazzato, di apparire ridicolo o incapace e essere umiliato di fronte agli altri.

Chi ne soffre sperimenta forte agitazione che diventa reale ancor prima di trovarsi nella specifica situazione temuta. Ad esempio, si può provare la cosiddetta ‘ansia anticipatoria’ prima di uscire di casa. Come pure qualche settimana prima di un evento importante.

Accade che l’individuo che ne è affetto ha la tendenza ad evitare queste situazioni. Così, il rischio è l’isolamento e la perdita delle amicizie. Ciò peggiora la qualità della propria vita perché avverte forse disagio in tante attività.

E ancora valuta se stessi, il proprio carattere e il proprio aspetto in modo più negativo rispetto a chi non presenta ansia.

Questo disturbo è legato alla bassa autostima e all’autocompassione. Come pure basso affetto positivo e alti livelli di autocritica.

Così una persona che soffre del disturbo d’ansia sociale può manifestare un apprendimento sociale distorto della percezione di sé.

Lo studio

Il presente studio valuta i meccanismi di apprendimento sociale che causano e mantengono questa visione negativa di sé in chi soffre del disturbo d’ansia sociale.

I ricercatori sono Leonie Koban del Centro di Ricerca sulle Neuroscienze di Lione dell’Université Claude Bernard Lyon 1, Bron, in Francia, Jessica R. Andrews-Hanna del Dipartimento di Psicologia, Università dell’Arizona, Tucson, Arizona, Stati Uniti, Joanna J. Arco e Lindsay Ives del Dipartimento di Psicologia e Neuroscienze, Università del Colorado, Boulder, CO, USA, Tor D. Scommessa del Dipartimento di Scienze Cognitive e del Cervello, Dartmouth College, Hanover, NH, USA.

Reclutano per lo studio 44 soggetti divisi tra quelli con il disturbo d’ansia sociale e quelli che fanno parte del gruppo di controllo e sono ‘non ansiosi’.

Tutti i partecipanti si sono preparati mentalmente e hanno tenuto un discorso per essere valutati dai giudici. Sostengono cinquantadue prove e valutano le loro prestazioni. Inoltre, ricevono feedback sociali sulle loro prestazioni e ancora valutano come si sentivano riguardo a se stessi. Dopo una pausa, valutano la loro prestazione una seconda volta. In tal modo è stato possibile per i ricercatori osservare in che modo il feedback sociale positivo e negativo ha apportato cambiamenti nell’autovalutazione delle prestazioni e ha condotto a cambiamenti nello stato di autostima, che è stato chiamato ‘aggiornamento affettivo’. Quest’ultimo rappresenta il ‘modello di aggiornamento affettivo’. Consiste in un modello di apprendimento di rinforzo adattato per caratterizzare il modo in cui l’autostima veniva aggiornata dinamicamente in funzione del feedback dei giudici. I confronti tra diversi modelli supportano nel chiarire i meccanismi alla base del disturbo d’ansia sociale. Come pure i modelli possono offrire la possibilità di testare gli effetti degli interventi e lo sviluppo di nuovi trattamenti.

Ai partecipanti viene eseguita la Risonanza Magnetica Funzionale (o fMRI) che utilizza un potente campo magnetico per rilevare l’attività cerebrale e poi viene effettuata l’analisi fMRI delle immagini funzionali del cervello.

Risultati

Dal punto di vista comportamentale, i ricercatori confermano la scoperta di un apprendimento distorto negativamente delle informazioni relative al sé. Sottolineano che le risposte cerebrali più distorte e l’apprendimento sociale possono contribuire a mantenere un’immagine di sé negativa nei disturbi d’ansia sociale. In tal modo possono fornire obiettivi di intervento. E ancora spiegano come in un nuovo modello il feedback sociale altera la percezione di sé e di come questo processo potrebbe essere alterato disturbo d’ansia sociale.

A livello cerebrale accade che all’insula e alla corteccia midcingolata anteriore si rilevano errori di previsione del feedback sociale negativo. Le differenze individuali nella forza delle risposte positive e negative in queste aree contribuiscono alle differenze individuali nei pregiudizi affettivi.

Ancora emerge che lo stress può aumentare le differenze osservate tra il gruppo delle persone ansiose e il gruppo di quelle non ansiose. Così, è da approfondire se il ricordo dello stress può aver contribuito o aumentato a evidenziare le differenze di gruppo nei pregiudizi di apprendimento auto-correlati.

Questo studio si focalizza sulla comprensione dell’apprendimento sociale distorto per le informazioni autoreferenziali nel disturbo d’ansia sociale. Indaga i meccanismi cerebrali alla base di questi effetti.

I ricercatori mostrano che l’insula anteriore e i sistemi frontoparietali intervengono sugli effetti del feedback sociale sulla percezione di sé. Invece la corteccia prefrontale ventromediale può contenere gli effetti del feedback sociale sulla percezione di sé.

Rilevano che un limite del loro studio è rappresentato dal numero del campione di riferimento. Relativamente piccolo e prevalentemente bianco. Così i ricercatori ritengono che i risultati dovrebbero essere replicati in campioni più grandi e diversificati.

Conclusioni

Sappiamo che il disagio psicologico è causato dalla una scarsa stima di sé e dal senso d’inadeguatezza. Come pure dall’idea di essere poco capaci e di non sentirsi mai all’altezza di situazioni e persone. Tanto di sentirsi giudicati dagli altri, proprio come avviene nel disturbo d’ansia sociale.

Come intervenire?

Ad esempio:

  • svolgendo attività fisica;
  • praticando la meditazione;
  • stabilendo piccoli obiettivi;
  • prendersi cura di sé;
  • imparare a praticare la gratitudine.

https://www.periodicodaily.com/lansia-scolare-dai-rischi-alla-consapevolezza/

Donatella Palazzo
Donatella Palazzo
Psicologa individuale, familiare e di coppia, e scrittrice. Sessoanalista (Istituto Italiano di Sessoanalisi e Dinamiche Sessuali). Specialista delle Risorse umane. Progettista in ambito sociale e scolastico. Membro dello Staff della Casa Editrice Noitrè. L'attività comprende, tra l'altro, la valutazione dei contributi di prossima pubblicazione, l'organizzazione degli eventi da presentare al pubblico e altro in ambito culturale.

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