giovedì, Aprile 25, 2024

Incendio alla centrale nucleare in Iran

Domenica è divampato un grande incendio alla centrale nucleare di Natanz in Iran. A riferire l’accaduto è stato il portavoce dell’organizzazione iraniana per l’energia atomica,Behrouz Kamalvandi. Secondo Kamalvandi l’incidente risale a giovedì 2 luglio.

Le autorità locali non hanno subito ammesso la gravità della situazione. Lo stesso Kamalvandi aveva inizialmente minimizzato la vicenda parlando di un “incidente” ad un semplice capannone industriale in costruzione. Domenica, il portavoce ha sottolineato che questo incendio potrebbe rallentare il processo di sviluppo delle centrifughe utilizzate per l’arricchimento dell’uranio.

Le autorità iraniane hanno identificato la causa dell’incendio, ma hanno deciso di non riferirla al pubblico.

Le ipotesi dell’incendio alla centrale nucleare

Secondo alcuni funzionari, dietro a questo attacco ci sono degli hacker informatici. Subito dopo aver espresso questa ipotesi, gli stessi funzionari iraniani hanno avvertito di una futura vendetta per chiunque sia il paese colpevole.

L’agenzia di stampa statale iraniana IRNA ha invece incolpato Stati Uniti e Israele. Di conseguenza, il ministro della Difesa israeliano ha lasciato una dichiarazione. Le parole del ministro non smentivano ne’ confermavano le accuse, ha solo detto che non c’è necessariamente Israele dietro ad ogni incidente in Iran.

L’Iran e il nucleare

Gli iraniani sostengono da tempo che Natanz, il centro più importante del programma nucleare iraniano, abbia esclusivamente degli scopi civili.

Nel 2015 l’Iran aveva rallentato il suo programma nucleare dopo la rimozione di alcune sanzioni internazionali. L’accordo è durato ben poco, quando nel 2018 il governo Trump si è ritirato dal patto reintroducendo e intensificando tutte le sanzioni economiche nei confronti dell’Iran.

SourceIl Post

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