giovedì, Marzo 28, 2024

L’Iran ha emesso un mandato di arresto per Trump

Il governo iraniano ha emesso un mandato d’arresto per il presidente americano Donald Trump e altri 35 cittadini statunitensi. Questi sono ritenuti responsabili dell’uccisione del generale Qasem Soleimani, avvenuta a Baghdad per mezzo di droni. L’Interpol non ha preso in considerazione la richiesta.

Chi era Qasem Soleimani

Soleimani nacque vicino a Rabor nel 1957 da una famiglia contadina. A 13 anni diventò operaio e poi impiegato per la gestione del sistema idrico.

Nel 1979 si unì alle Guardie Rivoluzionarie, per combattere i laici e i comunisti nell’anno della Rivoluzione Islamica.

Si guadagnò meriti e rispetto tra i militari, soprattutto durante la guerra tra Iran e Iraq. Si sentiva però in parte responsabile della morte di tanti giovani soldati. In particolare, Soleimani disse questa sua nota frase: “Prima di mandare i miei uomini in battaglia, li avrei abbracciati uno a uno, per dirgli addio: chiedo perdono per non essere diventato martire io stesso”.

Alla fine della guerra con l’Iraq venne mandato al confine orientale per sostenere i ribelli afghani. Divenne un militare stimato, soprattutto per la sua impresa nell’interrompere i traffici di droga al confine.

Nel 1998 venne nominato al comando delle forze Al Quds, le maggiori truppe iraniane. Egli sfruttò la sua posizione per rovesciare i rapporti in Medio Oriente a favore dell’Iran.

La morte di Soleimani

Il 3 gennaio 2020 Soleimani è stato assassinato all’aeroporto di Baghdad su ordine di Trump, in quanto il generale rappresentava una minaccia per i soldati americani nella regione.

Dei droni americani hanno bombardato il convoglio di Soleimani, diretto verso l’aeroporto di Baghdad, distruggendolo completamente.

Il generale Qasem Soleimani era il secondo uomo più potente dell’Iran dopo la Guida Suprema: per questo molti esperti definiscono il suo omicidio un crimine di guerra.


Trump pubblicizza un video suprematista su Twitter


L’Iran emette un mandato d’arresto per Trump

Il governo di Teheran ha emesso un mandato internazionale per incriminare il presidente Donald Trump e altri 35 cittadini americani potenzialmente coinvolti nell’uccisione del generale Soleimani.

Il procuratore generale iraniano Ali Alqasimehr ha chiesto all’Interpol di spiccare un mandato d’arresto per Trump, che è stato accusato di omicidio e terrorismo.

L’Interpol ha dichiarato che non prenderà in considerazione il mandato proposto da Teheran.

Il rappresentante USA per l’Iran, Brian Hook, ha dichiarato in una conferenza stampa con l’Arabia Saudita che il mandato è solo una mossa propagandistica del regime iraniano e nessuno lo prenderà sul serio.

Questa è la prima volta che l’Iran emette un mandato per un presidente americano: ciò aumenterà le tensioni tra i due paesi.

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