Nel giro di 24 ore il bitcoin ha raggiunto il tetto dei 20.000 dollari, per poi sfondarlo ed arrivare a quota 23.449. Un nuovo record. L’aumento del 12% in 24 ore sta trainando anche le altre criptovalute, che fanno registrare numeri mai visti. Il solo bitcoin ha triplicato il suo valore nell’arco di quest’anno solare. E gli analisti sembrano convinti che sia solo l’inizio.
Cos’è il bitcoin?
Il bitcoin è una criptovaluta. Gli esperti di finanza non lo classificano come una moneta, ma come un mezzo di scambio altamente volatile. A differenza delle valute tradizionali, il bitcoin non ricorre ad un ente centrale né a meccanismi finanziari sofisticati. Il suo valore è determinato unicamente da domanda ed offerta. Per acquistare bitcoin è necessario aprire un portafoglio o conto virtuale. Dopo quest’operazione, ci si collega ad uno dei numerosi siti che offrono la valuta virtuale e la si acquista.
A cosa è dovuta la crescita della criptovaluta
Una delle ragioni di questa crescita esponenziale è ovviamente l’emergenza sanitaria, ma non solo. Anche l’incertezza finanziaria, l’interesse degli investitori e la decisione di PayPal di consentire pagamenti in bitcoin hanno dato una mano. Nella prima metà del 2020, più di 20 istituzioni finanziarie con un patrimonio compreso tra i 10 milioni e i 5 miliardi di dollari hanno dichiarato di possedere bitcoin. Insomma, questa criptovaluta sembra un’isola felice, ma è davvero così?
I pro e i contro della criptovaluta
Il fatto che non ci sia una banca alla quale fare riferimento, può essere visto come un bene da qualcuno. Per i bitcoin basta infatti la rete ed un portafoglio virtuale. A garantire sicurezza e trasparenza è la piattaforma tecnologica sulla quale avvengono le transazioni: Blockchain, che ne assicura anche la tracciabilità. I rischi che corre l’investitore è che la criptovaluta è soggetta ad alti e bassi imprevedibili. C’è poi la rete, che è territorio di caccia per hackers più o meno esperti.
