Ucraina: prove di trasferimenti forzati in Russia

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Human Rights Watch ha pubblicato un rapporto nel quale afferma che ci sono prove di trasferimenti forzati in Russia di cittadini dell’Ucraina. Inoltre afferma che i funzionari russi hanno utilizzato una forma di screening di sicurezza obbligatorio, che comprende anche la raccolta di dati biometrici.

HRW: ci sono prove di trasferimenti forzati in Russia di cittadini dell’Ucraina  

Un rapporto pubblicato da Human Rights Watch (HRW) afferma che ci sono prove di trasferimenti forzati di cittadini ucraini in Russia. Nel rapporto si legge che le forze russe hanno trasferito con la forza civili ucraini, compresi quelli in fuga dalle ostilità, nella Federazione Russa o nelle aree dell’Ucraina occupate dalla Russia. Il rapporto documenta anche una forma di screening di sicurezza obbligatorio, punitivo e abusivo chiamato “filtrazione”. Nel suo rapporto HRW sottolinea che questi trasferimenti forzati costituiscono crimini di guerra e potenziali crimini contro l’umanità.

L’ONG ha lanciato le accuse dopo aver ascoltato la testimonianza di decine di persone fuggite dai combattimenti nelle aree di Mariupol o Kharkiv. Secondo il rapporto, durante il processo di “filtrazione”, a cui migliaia di residenti dell’aerea di Mariupol sono stati costretti a sottoporsi mentre cercavano di fuggire, funzionari russi hanno raccolto dati biometrici dei civili, comprese impronte digitali e facciali, condotto preacquisizioni corporali, perquisito oggetti personali e telefoni e interrogati sulle loro opinioni politiche.

Alcuni sono riusciti a fuggire dalla Russia

Human Rights Watch ha affermato che, sebbene il numero totale di civili trasferiti in Russia rimanga incerto, molti sono stati sfollati e trasportati in un modo e in un contesto che li rende trasferimenti illegali forzati. A metà agosto, i media russi avevano riferito che oltre 3,4 milioni di ucraini erano entrati in Russa dall’Ucraina, inclusi 555 mila bambini. L’organizzazione scrive che alcuni ucraini sono riusciti ad aver accesso a smartphone e social network. Questi cittadini ucraini sono stati in grado di connettersi con gli attivisti che li hanno aiutati a lasciare la Russia per l’Estonia, a Lettonia o la Georgia.  Tuttavia, alcuni hanno avuto difficoltà al confine perché non avevano con sé i documenti di identità, in genere lasciati in Ucraina durante la fuga.


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