Ancora scosse nell’area Flegrea, distintamente avvertite dalla popolazione tra Agnano, Fuorigrotta, Bagnoli e Pozzuoli: stanotte l’evento tellurico stata registrato dai sismografi dell’Osservatorio Vesuviano alle 00.54ad una profondità 2 km e con epicentro tra l’area della Solfatara ed Agnano con una magnitudo 1,8 gradi della scala Ritcher.
L’evento, legato al bradisismo flegreo, ha avuto epicentro in mare al largo di via Napoli tra il Rione Terra di Pozzuoli ed il quartiere napoletano di Bagnoli. La scossa è stata preceduta da un boato ed è stata avvertita da gran parte della popolazione. Nella giornata di ieri si era registrata una scossa di 0,7 di magnitudo con epicentro nella conca di Agnano.
Breve lieve e superficiale, preceduta da un boato: è come i residenti hanno definito la scossa di terremoto di stanotte nella zona dei Campi Flegrei, ampio circondario che comprende tra le altre cose i territori di Agnano, Fuorigrotta e Bagnoli ma anche Pozzuoli. La scossa è stata registrata dai sismografi dell’Osservatorio Vesuviano alle 00,54 di ieri notte ad una profondità di 2 km e con epicentro tra l’area della Solfatara ed Agnano con una magnitudo 1,8 gradi della scala Ritcher ed è stata lo testimoniano molti residenti che ne hanno scritto sui social media preceduta da un boato avvertito dalla popolazione della zona Solfatara e dei quartieri costieri tra via Napoli e Bagnoli.
Prima e dopo la scossa principale sono state registrate scosse di minore intensità a una profondità di circa 4 chilometri. Nessun danno a persone e cose. È dalla fine del 2020 che l’area della cosiddetta “Terra del Fuoco” è interessata da numerosi eventi tellurici. Francesca Bianco, direttore dell’Osservatorio Vesuviano dell’Ingv (Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia), in merito alla vicenda ha confermato il movimento di sollevamento della zona, ma invitato alla calma:
“I Campi Flegrei dal 2006 si sono sollevati all’incirca di 70 centimetri. Da settembre di quest’anno la velocità di sollevamento è di un centimetro al mese, con il massimo sollevamento nella zona del Rione Terra. Quest’anno si è registrato anche un aumento di sismicità, di piccola entità, con magnitudo tra 0 e 1. Ma al momento posso rassicurare tutti che non ci sono elementi tali da immaginare una imminente eruzione vulcanica nei prossimi giorni. Nei Campi Flegrei è in corso una crisi bradisismica dal 2006 che è progredita nel tempo, tanto che nel 2012 si è passati al livello due di allerta gialla – su quattro livelli – associato al verificarsi di fenomeni anomali. Ma si tratta di fenomeni normali in questa situazione, anche se è chiaro che il nostro livello di attenzione resta alto”