“Studio di un logorato”: disegno attribuito a Van Gogh

Il Centro studi del Museo di Amsterdam ha verificato l'opera di proprietà privata, riconoscendone la paternità all'artista

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Studio di un logorato
Il disegno è in esposizione al Museo di Amsterdam fino al 2 gennaio 2022

Un disegno a carattere sociale di Van Gogh, “Studio di un logorato”, documenta il metodo di creazione delle opere dell’artista. Un lavoro a matita del periodo dell’Aia del 1882 che si può vedere fino al 2 gennaio 2022 al museo di Amsterdam.


Dal baule di Van Gogh un acquerello agreste


Da dove proviene “Studio di un logorato”?

Dalla collezione privata di una famiglia olandese che dopo aver conservato il disegno per un secolo ha deciso di farlo conoscere. L’estimatore ha portato l’opera al Museo Van Gogh di Amsterdam dove gli esperti lo hanno confrontato con altri lavori dell’artista e autenticato. Il raffronto più diretto è col bozzetto “Vecchio che soffre” realizzato nel periodo della maturità espressiva. Sulla base delle caratteristiche iconografiche quindi il Centro studi dell’esposizione permanente ha ascritto lo studio a Vincent.

Il bozzetto preparatorio di un dipinto

Nelle lettere al fratello Theo Van Gogh descrive l’ideazione e la produzione del disegno che diventerà un quadro. Il lavoro colpisce per l’espressività nella resa del soggetto, un uomo calvo seduto su una sedia, di sbieco, a gambe aperte che tiene la testa tra le mani. Un’opera che ha delle connotazioni sociali perché mostra un debole in un momento di sofferenza. Il problema dell’assistenza agli anziani soli era sentito nell’Olanda di fine Ottocento.

Il metodo di realizzazione del disegno

Lo studio è interessante perché permette di conoscere il metodo di lavoro di Van Gogh. Inizialmente l’artista ha realizzato una griglia per disegnare con precisione le proporzioni della figura. Ha poi creato gli effetti del chiaroscuro sulla carta da acquerello ruvida, utilizzando la matita con decisione. L’analisi dell’opera evidenzia ulteriori dettagli sulla tecnica del pittore. Sul retro del foglio infatti gli angoli sono danneggiati a causa dell’abitudine del maestro di attaccarlo al tavolo con amido. Il supporto è anche trattato con acqua e latte.