SpaceX Starship è quasi pronta a volare in orbita

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Ne stiamo parlando da molto tempo, ma la SpaceX Starship di Elon Musk è quasi pronta al suo primo volo. Vediamo cosa sappiamo finora.

La SpaceX Starship sarà presto in orbita?

La scorsa settimana la SpaceX Starship è stata impilata sopra il booster Super Heavy, e il prototipo è stato caricato per la prima volta. Si tratta quindi del razzo spaziale più alto del mondo, a quasi 400 piedi di altezza, come sostiene space.com. La composizione comprende il prototipo Starship SN20 e il prototipo Super Heavy Booster 4.


SpaceX pronto a lanciare il nuovo prototipo di razzo


Sulla rampa di lancio

Il CEO dell’operazione, Elon Musk, ha condiviso su Twitter le immagini del velivolo così impilato. All’inizio della scorsa settimana altre immagini erano trapelate, immortalando lo spostamento del razzo sulla piattaforma di lancio. Questa si trova presso la struttura Starbase di SpaceX, nel Texas meridionale. Alla domanda su come si sentisse a vedere il veicolo assemblato, Elon Musk ha risposto che “è un sogno diventato realtà”.

Anticipazioni per il futuro

Non è finita qui. Elon Musk ha svelato anche le prossime mosse per la preparazione del viaggio spaziale. Il primo passo sarà posizionare le piastrelle dello scudo termico finale; quindi la protezione termica dei motori booster; i serbatoi di stoccaggio del propellente a terra; e infine il QP, disconnessione rapida, del braccio della nave. Secondo Musk le tessere dello scudo termico sono complete al 98%, e il resto delle componenti richiederanno circa due settimane. Passato questo tempo, la nave sarebbe pronta al suo primo volo orbitale.

Reazioni entusiastiche

L’impresa ha suscitato molte reazioni, e diverse persone si sono congratulate con Elon Musk. Tra queste Thomas Zurbuchen, Amministratore Delegato della NASA, che gli ha scritto “Ho seguito tutto questo e sono entusiasta che SpaceX abbia raggiunto questo traguardo! Non vedo l’ora di vederlo volare!“. Ringraziando, Musk ha affermato di aver visto SpaceX Starship come la possibilità di una nuova generazione di missioni scientifiche, in quanto è più grande e potrebbe trasportare carichi più pesanti dei razzi normali. Un esempio è la prossima missione NASA Artemis diretta su Marte, ma anche altre in altri luoghi del Sistema Solare.