sabato, Luglio 27, 2024

Jean-Michel Blanquer vieta l’uso del “punto mediano” a scuola

Francia: il ministro dell’Istruzione ha pubblicato una circolare che vieta alcuni aspetti della scrittura inclusiva, intesa a promuovere l’uguaglianza di genere. Questa pratica complica inutilmente la lingua, secondo il ministro, e penalizza gli studenti con disabilità o difficoltà di apprendimento. “La lingua francese non può essere schiacciata. Se declinare al femminile mestieri e funzioni può sembrare “progresso”, infilare dei puntini in mezzo alle parole è un ostacolo alla trasmissione del nostro linguaggio per tutti, ad esempio per gli studenti dislessici”.

La scrittura inclusiva discrimina i bimbi in difficoltà?

Perché aggiungere complessità e instabilità a una lingua che i bambini hanno già difficoltà a imparare? Questa è la domanda che sta alla base di una circolare, pubblicata giovedì 6 maggio nel bollettino ufficiale dell’istruzione nazionale, e che vieta formalmente l’uso del punto mediano, una forma di scrittura inclusiva. Questo testo ricorda che, nell’ambito dell’insegnamento, “è richiesto il rispetto delle regole grammaticali e di sintassi”. Di conseguenza, “dovrebbe essere vietato il ricorso alla cosiddetta scrittura ‘inclusiva’, che utilizza in particolare il punto mediano per rivelare simultaneamente le forme femminile e maschile di una parola usata al maschile quando è usata in senso maschile generico”. 

Un ostacolo alla lettura

La scrittura inclusiva avrebbe l’effetto di modificare “il rispetto delle regole degli accordi usuali previsti nell’ambito dei programmi”, si legge nella circolare firmata da Jean-Michel Blanquer. “Inoltre, questa scrittura, che si traduce nella frammentazione di parole e accordi, costituisce un ostacolo alla lettura e alla comprensione della scrittura”. Interferisce con la lettura ad alta voce e con la pronuncia, continua il ministro. Che sottolinea con fermezza che di “inclusiva” ha solo nel nome, in quanto complica singolarmente il compito dei bambini con disabilità o difficoltà di apprendimento.


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Sì alla femminilizzazione

La circolare invita comunque alla femminilizzazione delle posizioni quando sono occupate da donne. “Il titolo delle posizioni ricoperte da una donna deve essere sistematicamente femminilizzato secondo le regole stabilite nella guida per aiutare a femminilizzare i nomi dei lavori, i titoli, ecc. Gradi e funzioni sviluppato dal Centro nazionale per la ricerca scientifica e dall’Istituto nazionale di lingua francese”.

Scrittura inclusiva: “Siamo fierissim·e·i”

“Siamo fierissim·e·i di aver pubblicato il primo manuale scolastico con scrittura inclusiva”, twittava appena quattro anni fa la casa editrice Hater. La prima ad adottare le regole grafiche e sintattiche raccomandate dall’Alto consiglio per l’uguaglianza (Hce) e dal ministero dell’Uguaglianza tra uomini e donne del governo francese di Emmanuel Macron. Grazie alle quali gli studenti francesi hanno iniziato a imparare la storia così: “Grazie agli agricoltor·e·i e agli artigian·e·i e ai commerciant·e·i la Gallia era un paese ricco”.

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