sabato, Luglio 27, 2024

Salvini “pronto alla prigione”

Giornata cruciale quella di oggi per Matteo Salvini e per la politica italiana.

La Giunta per le immunità del Senato si riunirà oggi pomeriggio alle 17 per decidere se mandare a processo l’ex Ministro dell’Interno per la gestione del caso Gregoretti. L’organismo, presieduto da Maurizio Gasparri, dovrà esprimere un verdetto dopo la discussa votazione di venerdì che ha visto il voto decisivo (e contestato) della presidente del Senato Maria Elisabetta Casellati. Però, vista la possibilità che i commissari dei partiti di maggioranza non partecipino al voto, si potrebbe ridurre tutto in un nulla di fatto, anche se la decisione definitiva toccherà, all’Aula il 17 febbraio.

Le parole di Salvini

Guareschi diceva che ci sono momenti in cui per arrivare alla libertà bisogna passare dalla prigione. Siamo pronti, sono pronto” ha detto Salvini a margine di un’iniziativa elettorale della Lega a Comacchio, rispondendo a una domanda sul caso Gregoretti e sul voto della Giunta per l’immunità del Senato.

Fate questo processo politico“.

I senatori della Lega questo voteranno: che si faccia questo processo politico, a chi ha difeso la sicurezza, i confini e l’onore di questo Paese. Voglio andare in quel tribunale a rappresentare milioni di italiani che vogliono vivere tranquilli a casa loro. E poi una volta per tutte si parlerà di una riforma della giustizia che in questo Paese serve come il pane. Mentre la sinistra scappa noi andiamo a testa alta a giudizio. Non abbiamo nessun tipo di paura“. E continua “Oggi decidono se sono un criminale o meno. Io prendo un detto della mia nonna: `Male non fare, paura non avere´. Siccome devono essere i delinquenti ad aver paura del processo, io ribadisco: mandatemi a processo. Se devo andare in galera per difendere il mio Paese ci vado a testa alta“.

Il sostegno della lega

E intanto ieri, Francesca Donato, europarlamentare della Lega, in collegamento con la trasmissione Agorà su Rai tre, ha affermato: “La maggior parte degli italiani, anche chi non vota Lega, è d’accordo con Matteo Salvini sul tema dell’immigrazione“. “Se un ministro nell’esercizio delle sue funzioni blocca dei migranti, allora tutti coloro che concorrono a questo ‘delitto’ sono colpevoli“.

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