Romania: il 25% dei migranti sono minori non accompagnati

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Migrazione Romania

Un’affluenza migratoria che chiede aiuto su tutti i fronti quella che coinvolge la Romania. Il 25% della percentuale totale, fa riferimento ai bambini, spesso non accompagnati. Le condizioni di accoglienza della migrazione in Romania non si mostrano adeguatamente all’altezza, ed è subito allarme. Così Save The Children lancia l’appello alle autorità rumene, affinché le stesse possano attuare un paio mirato alla situazione in bilico.

La nuova affluenza di migrazione in Romania?

Interviene direttamente l’organizzazione “Save The Children” nella questione rumena che ha visto un disagio estremo di ciò che si definisce accoglienza. L’accoglienza non risulta soddisfacente e nemmeno con un piano attuato in maniera organizzata. Molto spesso i rifugiati e, nella fattispecie i bambini, vivono in condizioni estremamente precarie. Il luogo d’accoglienza a Timisoara, nella Romania occidentale, ha ospitato molti rifugiati costretti a dormire sul pavimento, in attesa di un risvolto situazionale. In determinate strutture è una problematica anche la mancanza di cibo, quanto quella igienica. Bisogna quindi correre ai ripari ed è proprio in tale contesto che “Save The Children” rivolge la propria attenzione alle autorità rumene.


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La problematica dei minori non accompagnati

Particolare attenzione è rivolta verso i minori non accompagnati. Questi, infatti, soffrono maggiormente già per la mancanza di una figura di riferimento, ma a maggior ragione se consideriamo che non esistono strutture dedicate, dobbiamo mettere sul tavolo anche la problematica del dormire per strada o lungo i tratti delle ferrovie. Nella migliore delle ipotesi, questi, vengono accorpati nelle strutture del genere maschile, senza avere quindi un adeguato rifugio in cui sentirsi protetti. La situazione d’emergenza mondiale dettata dal Covid-19 ha incrementato le lacune già fortemente esistenti nel sistema sanitario. Si evince quindi il disperato aiuto che questi migranti devono ricevere. È necessario quindi aumentare la capacità delle strutture preesistenti sul territorio rumeno, associando a questo un adeguato sostentamento alimentare e psicologico dei gruppi in difetto, quali i bambini.