venerdì, Aprile 26, 2024

Regno Unito: parlamento approva l’accordo Windsor

Il parlamento del Regno Unito ha approvato l’accordo Windsor post Brexit siglato dal primo ministro Rishi Sunak con l’UE.  Alla vigilia del voto si era temuto per l’apertura di una crisi politico dopo l’opposizione all’accordo degli ex primi ministri Johnson e Truss.

Il Parlamento del Regno Unito approva l’accordo Windsor

Scongiurata la crisi politica a Londra. Il Parlamento ha infatti approvato in modo schiacciante l’accordo Windsor sulla Brexit, siglato dal primo ministro Rishi Sunak con l’UE, con 515 voti a favore e 29 contrari. Alla vigilia del voto si era temuto per un possibile “naufragio” dell’accordo dopo che gli ex primi ministri Boris Johnson e Lizz Truss avevano annunciato che avrebbero votato contro l’accordo Windsor. L’’accordo era stato criticato anche da alcuni parlamentari conservatori e dagli unionisti nordirlandesi.

Cosa ne pensano i nordirlandesi dell’accordo?

Un recente sondaggio mostra che le persone in Irlanda del Nord che sostengono l’accordo post-Brexit del primo ministro britannico Rishi Sunak superano di gran lunga quelle che si oppongono. Alla domanda se si opponessero all’accordo Windsor, solo il 16,9% degli elettori ha risposto sì. Complessivamente il 45% degli elettori non si è opposto all’accordo. L’Irish News e l’Institute of Irish Studies dell’Università di Liverpool hanno pubblicato i risultati mercoledì mentre la Camera dei Comuni si preparava per il primo voto parlamentare sull’accordo concordato il mese scorso da Downing Street e dall’Unione europea.

Cosa prevede l’accordo Windsor?

L’accordo, che riguarda il Protocollo dell’Irlanda del Nord post-Brexit, si articola essenzialmente in tre punti. Il primo è la garanzia di un transito delle merci senza controlli burocratici particolari, tramite una green lane, un “corridoio verde” automatico privo di ostacoli doganali di sorta. Fanno eccezione solo i prodotti considerati a rischio di esportazione verso Dublino a altri paesi UE: questi saranno sottoposti a controlli passando da un “corridoio rosso” alternativo, la red lane.  Il secondo punto prevede il diritto di accesso automatico per i nord-irlandesi a prodotto britannici essenziali come medicinali, sementi, piante. Il terzo riguarda la sovranità degli irlandesi del nord, attraverso le proprie istituzioni democratiche, sulle decisioni di Bruxelles che li riguardino in quanto ancora soggetti al mercato unico europeo, a differenza della Gran Bretagna: potranno esercitare un freno legislativo come strumento di salvaguardia. Qualora venisse attivato questo freno, il governo di Londra potrà esercitare un veto.


Leggi anche: Brexit: raggiunto accordo Londra-Bruxelles su Protocollo

Londra: a rischio la tenuta del governo?

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